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Attualità

Confagricoltura “Serve una politica europea sostenibile e competitiva”

MILANO (ITALPRESS) – Con la nuova legislatura europea “è indispensabile assicurare la coesistenza tra sostenibilità ambientale e sostenibilità economica, grazie alla diffusione delle innovazioni tecnologiche. In quest’ottica, vanno perciò riconsiderate alcune decisioni assunte che penalizzano le imprese agricole: dal regolamento sul ripristino della natura alle nuove regole sulle emissioni industriali estese agli allevamenti di suini ed avicoli”. Lo sottolinea Confagricoltura in occasione dell’Assemblea estiva che si è svolta a Milano.
Per la Confederazione “è urgente approvare il regolamento sulle nuove tecniche di ibridazione genetica così come modificare il regolamento sulla deforestazione che, non solo è inapplicabile dal punto di vista amministrativo, ma crea in primis una serie di problematiche agli operatori europei”.
“Stiamo vivendo una stagione complessa e difficile. Oggi l’agricoltura è diventata un’arma di guerra e alcune nazioni fuori dall’Europa la utilizzano come tale. In questa dimensione, noi agricoltori italiani in Europa dobbiamo garantire l’autosufficienza alimentare ai nostri cittadini, tanto per quella che è la qualità e la sicurezza alimentare, ma anche per la sicurezza degli approvvigionamenti e un giusto prezzo. Fare questo ovviamente richiede delle decisioni politiche serie, forti, che richiamino anche a un sano pragmatismo”, ha affermato il presidente Massimiliano Giansanti a margine dell’assemblea.
“Le scelte adottate dalla precedente Commissione – ha aggiunto – hanno molto condizionato l’andamento produttivo degli ultimi anni. Considerate, noi l’avevamo detto, unici in Italia e tra i pochissimi in Europa, che questa PAC era sbagliata. Ha fatto diminuire del 10% la produzione dell’Europa e ovviamente nel momento in cui diminuisce la capacità produttiva arrivano prodotti da fuori Europa che a volte non hanno gli stessi standard di sicurezza alimentare di qualità rispetto ai nostri. Rimettere al centro la capacità produttiva dell’Europa, poter garantire agli agricoltori che in fondo sono anche, e soprattutto, degli imprenditori che operano all’interno di un’attività economica, svolgendo anche una funzione sociale nelle aree interne piuttosto che nelle attività ambientali”, ha concluso Giansanti.
“Il 40% del Pil è legato all’export e il settore agroalimentare è una parte fondamentale. C’è il grande tema dell’italian sounding che noi vogliamo affrontare. Voglio lanciare una grande offensiva per occupare spazi che oggi sono in mano all’italian sounding”, ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un videomessaggio all’assemblea. “Il tema dell’agricoltura è fondamentale in Europa. Vogliamo che ci sia una svolta che chiuda la stagione del fondamentalismo ambientalista – ha aggiunto -. Ci auguriamo che la Commissione europea, dove ci sarà una rappresentanza autorevole dell’Italia, ma anche il Parlamento europeo, possano dare vita a una politica impegnata contro il cambiamento climatico, ma che abbia una visione più pragmatica”.
“Per il 2024 siamo molto ottimisti perchè i dati segnano un aumento dell’export estremamente positivo che ovviamente ricade sull’intera filiera. Gli investimenti del nostro governo sono superiori a quelli di qualsiasi altro governo che ci sia stato almeno negli ultimi trent’anni e va in diverse direzioni. C’è una ritrovata fiducia rispetto a una politica che guarda all’economia reale”, ha detto il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida a margine dell’assemblea.
Quanto all’Europa, per Lollobrigida “negli ultimi mesi l’atteggiamento sul green deal si è modificato. Oggi si parla di pragmatismo rispetto al Green Deal, che significa raggiungere gli obiettivi di sostenibilità intesa su tutti gli ambiti, ambientale ma anche economica e di reddito delle imprese”.
Per Enrico Letta, ex premier, presidente dell’Istituto Jacques Delors e curatore del rapporto “Much more than a market” sul mercato unico europeo, “la strada della trasformazione del continente verso una maggiore sostenibilità è giusta ma, come tutte le grandi trasformazioni, tutto dipende dall’accompagnamento di questa transizione. Se la facciamo contro coloro che producono e lavorano, questa transizione sarà un fallimento”, ha sottolineato.
“Dobbiamo porre a livello europeo la questione principale: dove e come si trovano quei 500 miliardi di euro all’anno essenziali perchè la transizione verde, giusta e digitale non diventi il disastro economico e sociale che vogliamo assolutamente evitare”, ha aggiunto.
-foto ufficio stampa Confagricoltura –
(ITALPRESS).

Attualità

Ferrara | Un eroe in Divisa: La storia di un giovane studente ritrovato

CC Ferrara

In un giorno che prometteva di essere speciale per un quattordicenne di Ferrara, la nuova avventura scolastica si è trasformata in un momento di smarrimento. Dopo essere sceso dall’autobus insieme ai suoi compagni, il giovane si è trovato improvvisamente solo e disorientato, incapace di orientarsi tra le strade della città. Invece di lasciarsi sopraffare dalla paura, ha fatto una scelta coraggiosa: contattare i Carabinieri.

Dalla Centrale Operativa, gli operatori hanno ascoltato la sua richiesta d’aiuto, raccogliendo informazioni preziose per localizzarlo. Con prontezza, una pattuglia si è diretta verso di lui. L’incontro tra il giovane studente e i militari non è stato solo un semplice salvataggio: è diventato un gesto di supporto e solidarietà. Dopo aver rassicurato i genitori, i Carabinieri hanno deciso di fare di più. Hanno accolto il ragazzo a bordo della loro auto, accompagnandolo fino all’istituto dove un docente, già informato della situazione, lo aspettava.

Questa esperienza, che inizialmente sembrava essere un ostacolo, si è trasformata in un ricordo prezioso per il giovane, che ha ricevuto non solo aiuto, ma anche incoraggiamento per il nuovo anno scolastico. I Carabinieri di Ferrara hanno dimostrato come la comunità possa unirsi nei momenti di difficoltà, augurando al ragazzo un percorso ricco di successi e opportunità.

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Sesto San Giovanni (MI) | Cambio al vertice della Guardia di Finanza di Sesto San Giovanni: Il Colonnello Bottini subentra al Colonnello Atzori

GdF Milano

Sesto San Giovanni ha un nuovo comandante della Guardia di Finanza: il Colonnello Pietro Simone Bottini ha assunto oggi la guida del Gruppo, sostituendo il Colonnello Roberto Atzori. Il passaggio di consegne è avvenuto presso la sede del corpo locale, segnando la fine del mandato triennale del Colonnello Atzori, che ora si prepara a dirigere la Guardia di Finanza di Belluno. Durante il suo periodo a Sesto San Giovanni, Atzori ha guidato importanti operazioni nel campo del contrasto all’evasione fiscale, alla frode nella spesa pubblica e alla criminalità economica.

Il nuovo comandante, Pietro Simone Bottini, arriva da Como, dove ha ricoperto lo stesso incarico, e vanta una lunga carriera con esperienze a Catanzaro, Vercelli, Genova e Verbania. Laureato in Giurisprudenza e Scienze Politiche, Bottini assume la nuova responsabilità con il pieno sostegno del Generale di Brigata Andrea Fiducia, che ha espresso stima per il lavoro svolto da Atzori e ha augurato a Bottini un percorso di successo nella tutela della legalità e della sicurezza economico-finanziaria del territorio.

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Cosenza | Gdf: per la prima volta il Gruppo della città sarà guidato da una donna

Un cambio significativo è avvenuto al vertice del Gruppo della Guardia di Finanza di Cosenza, dove il Tenente Colonnello Roberta Masci ha assunto il comando, segnando un momento storico per il Corpo nella provincia. Per la prima volta, infatti, sarà una donna a guidare il Gruppo della città calabrese, un traguardo simbolico che riflette il crescente ruolo delle donne nelle forze dell’ordine italiane.

Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, Colonnello Giuseppe Dell’Anna, ha accolto con entusiasmo il nuovo comandante, sottolineando l’importanza di questa nomina. Roberta Masci, originaria della provincia di Udine, ha un percorso professionale di grande rilievo alle spalle. Dopo aver frequentato il 1° corso “aperto” alle donne presso l’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo nel 2000, ha conseguito due lauree, una in Giurisprudenza e l’altra in Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria. La sua carriera l’ha vista ricoprire incarichi di comando in diverse articolazioni operative, l’ultimo dei quali presso il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Udine.

Il Tenente Colonnello Masci succede al Maggiore Francesco Masci, che ha lasciato il comando dopo tre anni di servizio, durante i quali ha condotto con successo diverse operazioni rilevanti. Tra queste, le operazioni “Reset” e “Malarintha”, mirate al contrasto della criminalità organizzata, e “Cittadinanza fantasma”, incentrata sull’abuso del reddito di cittadinanza. Il suo lavoro si è distinto anche nel campo della lotta all’evasione e all’elusione fiscale, consolidando la reputazione di eccellenza del reparto sotto la sua guida.

Durante la cerimonia di passaggio di consegne, il Colonnello Dell’Anna ha espresso parole di apprezzamento per il lavoro svolto dal Maggiore Masci, augurandogli successo nel nuovo incarico a Roma, presso il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria. Al contempo, ha rivolto i migliori auguri al Tenente Colonnello Roberta Masci per la sua nuova e prestigiosa posizione, confidando nella sua esperienza e competenza per continuare il percorso di eccellenza del Gruppo di Cosenza.

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