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Cronaca

Valle d’Aosta | Tragico incidente sul Monte Greuvetta: due alpinisti perdono la vita

Due alpinisti, Luca Giribone, 34 anni, di Bricherasio, e Marco Bagliani, 59 anni, di Torino, sono morti in un tragico incidente avvenuto nel pomeriggio di domenica 14 luglio 2024. I due stavano scalando il Monte Greuvetta, nel massiccio del Monte Bianco, in Val Ferret a Courmayeur, vicino al rifugio Dalmazi, a un’altitudine di circa 3.500 metri. Mentre erano in cordata, sono precipitati in una scarpata, cadendo per circa 200 metri, un volo che non ha lasciato loro scampo.

L’allarme è stato dato da un terzo compagno di cordata, un italiano residente a Chiavari (Genova), che ha assistito all’incidente. Ha raccontato che uno degli ancoraggi si è staccato dalla parete che stavano scalando, causando la caduta dei suoi compagni. Lui è riuscito a rimanere attaccato poiché la corda che lo legava agli altri si è spezzata. È stato poi salvato da un elicottero del soccorso alpino valdostano e trasportato alla caserma della Guardia di Finanza di Entrèves, che sta indagando sull’accaduto. I corpi dei due alpinisti sono stati recuperati con l’elicottero utilizzando un verricello.

Luca Giribone lavorava come dipendente della SKF, azienda del settore automotive, nello stabilimento di Villar Perosa. Marco Bagliani era un professore universitario al dipartimento di economia e statistica presso il Campus Einaudi dell’Università di Torino. Dal 2019, Bagliani era il responsabile del coordinamento cambiamenti climatici del green office di UniTo e per quattro anni aveva guidato il Gruppo Rifiuti. Entrambi gli alpinisti erano soci del Club Alpino Accademico Occidentale.

Cronaca

Bolzano | Falsificazione di identità alla stazione

Questura di Bolzano

Due cittadini algerini sono stati denunciati dalla Polizia Ferroviaria di Bolzano dopo aver tentato di nascondere la propria identità. L’episodio è avvenuto nella serata di ieri presso la stazione ferroviaria, dove gli agenti, durante i controlli di routine, hanno notato tre giovani che mostrava segni di nervosismo al loro avvicinarsi.

I giovani, che hanno cercato di allontanarsi, sono stati rapidamente fermati dagli agenti. La mancanza di documenti e di un biglietto di viaggio ha spinto gli agenti a portarli in ufficio per un’identificazione più approfondita. Durante il fotosegnalamento, i due uomini hanno fornito false informazioni personali, ma le loro vere identità sono state scoperte grazie alla consultazione della Banca Dati delle Forze di Polizia.

Dopo le verifiche, i due algerini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e ora sono a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, che provvederà all’adozione di decreti di espulsione e ordini di allontanamento dal territorio nazionale.

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Calabria

San Ferdinando (RC) | Rapinatori messi in fuga dal sistema di sicurezza dell’ufficio postale

Questa mattina, un tentativo di rapina all’ufficio postale di San Ferdinando è stato rapidamente sventato grazie all’efficace sistema di sicurezza presente nell’edificio. Tre malintenzionati, mascherati per non farsi riconoscere, hanno cercato di mettere in atto il colpo, ma sono stati messi in fuga dai dispositivi di protezione.

I ritardatori di apertura delle casseforti, insieme a un sistema di allarme collegato direttamente alle forze dell’ordine, hanno rappresentato un deterrente cruciale, impedendo così ai rapinatori di completare la loro azione. Durante l’incidente, una decina di utenti si trovava all’interno dell’ufficio postale, ma nessuno è rimasto ferito.

L’episodio sottolinea l’importanza di investire in sistemi di sicurezza efficienti, che non solo proteggono i beni, ma garantiscono anche la sicurezza delle persone. La prontezza delle forze dell’ordine, attivate immediatamente dall’allerta, ha contribuito a mantenere la calma e a garantire che la situazione non degenerasse ulteriormente. Le autorità stanno ora indagando per identificare i responsabili del tentativo di rapina e per prevenire simili eventi in futuro.

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Cronaca

Bolzano | Operazione antidroga: arrestato spacciatore

Questura di Bolzano

Ieri pomeriggio, la sezione Narcotici della Squadra Mobile di Bolzano ha portato a termine un’operazione mirata nel quartiere Don Bosco, in risposta a diverse segnalazioni riguardanti movimenti sospetti in un condominio di via Resia. Durante un appostamento, gli agenti hanno notato un uomo, successivamente identificato come M. O., 44 anni, mentre si trovava a bordo di un’auto di lusso nei pressi della sua residenza.

Sottoposto a perquisizione personale, il soggetto ha mostrato segni evidenti di nervosismo, ammettendo di avere una piccola quantità di cocaina in casa. Tuttavia, una successiva perquisizione domiciliare ha rivelato un quantitativo ben più consistente: 39 grammi di cocaina, nascosti in un barattolo di vetro mescolato a Nutella, insieme a strumenti per il confezionamento e bilancini di precisione.

M. O., con un passato di precedenti penali legati allo spaccio, è stato arrestato e messo a disposizione della Procura. Il Questore di Bolzano, Paolo Sartori, ha sottolineato l’importanza di combattere il fenomeno della droga nella provincia, evidenziando i gravi rischi per i giovani e per la sicurezza pubblica. In aggiunta, è stata avviata la procedura per l’adozione di misure di prevenzione nei confronti dell’individuo arrestato, sottolineando l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di stupefacenti.

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