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Cronaca

Milano | Licenziata Dopo Violenza Sessuale: Manager Impugna la Decisione dell’Azienda

Licenziata con una buonuscita di 5.000 euro, una manager torinese di 32 anni si trova ora a lottare contro la decisione dell’azienda che le aveva promesso sostegno e supporto. Poco più di un anno fa, la donna aveva subito una terribile violenza sessuale di gruppo in un locale sui Navigli a Milano. La stessa azienda, specializzata nel commercio di brand di lusso, con sede legale nei Paesi Bassi e una sede operativa ad Assago (Milano), ha giustificato il licenziamento sostenendo che la trentaduenne “non fosse più efficiente”. La decisione è stata impugnata dalla manager.

La Violenza Sessuale sui Navigli

Nel mese di ottobre, la procura di Milano ha chiuso le indagini nei confronti di tre uomini di età compresa tra i 23 e i 27 anni, due dei quali titolari del locale, accusati di aver stuprato la donna il 21 marzo 2023. Secondo le ricostruzioni, la vittima, che si trovava nel locale con un collega e aveva bevuto molto, è stata portata in una cantina non lontano dal locale dove è stata abusata. Parte delle violenze è stata ripresa con uno smartphone e successivamente diffusa.

La donna si è svegliata a casa sua senza ricordi dell’accaduto, ma con forti dolori. Una visita al centro antiviolenza della Mangiagalli ha certificato l’avvenuto rapporto, portando alla successiva denuncia. Il 16 gennaio, uno degli aggressori è stato condannato a 3 anni e 7 mesi di reclusione con rito abbreviato, mentre gli altri due sono stati rinviati a giudizio davanti al GUP di Milano.

L’azienda, che inizialmente aveva promesso supporto alla manager dopo la traumatica esperienza, ha scelto di licenziarla poco più di un anno dopo l’incidente, offrendo una buonuscita di 5.000 euro. La manager ha deciso di impugnare la decisione, come riportato da ‘La Stampa’, sostenendo che la sua efficienza non fosse stata compromessa al punto da giustificare il licenziamento.

Questo caso solleva questioni rilevanti riguardo al trattamento delle vittime di violenza sessuale nei luoghi di lavoro e il ruolo delle aziende nel fornire supporto a chi ha subito traumi così gravi. La vicenda è ancora in evoluzione e promette di tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulle tematiche di giustizia e diritti delle vittime.

Cronaca

Andria | Operazione “Raptor”: 6 Arresti per Furti, Rapine e Riciclaggio di Veicoli VIDEO

Nelle prime ore di oggi, circa 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari e dal Nucleo Cinofili di Modugno, hanno eseguito un’importante operazione contro la criminalità organizzata ad Andria. L’operazione, denominata “Raptor”, ha portato all’esecuzione di sei misure cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica.

Le indagini, avviate nel dicembre 2023 e coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno consentito di identificare e arrestare sei persone, tutte residenti ad Andria, ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a furti, rapine e riciclaggio di veicoli. Di queste sei persone, quattro sono state condotte in carcere, mentre due sono state poste agli arresti domiciliari.

Le indagini, condotte dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo dei Carabinieri, hanno permesso di ricostruire l’attività criminale del gruppo, il quale avrebbe orchestrato una serie di azioni illegali nella zona, concentrandosi principalmente su furti e rapine, con un successivo riciclaggio dei veicoli rubati.

I dettagli dell’operazione “Raptor” saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa prevista per le ore 09:15 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Barletta-Andria-Trani.

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Abruzzo

Ancona | Dà in escandescenza in Ospedale: intervengono i poliziotti del Posto Fisso

Nel pomeriggio di ieri, i poliziotti del Posto Fisso dell’Ospedale Torrette di Ancona, con il supporto degli agenti della Volante, sono intervenuti per calmare un uomo in forte stato di agitazione. I poliziotti hanno notato due uomini nei pressi del Pronto Soccorso, coinvolti in un’accesa lite, con uno di loro che gridava frasi in arabo mentre l’altro tentava di calmarlo. Dopo averli identificati come due fratelli tunisini di circa 40 e 45 anni, si è scoperto che uno dei due, recatosi all’ospedale per degli accertamenti medici, aveva improvvisamente scatenato la sua ira, prendendosela con il fratello e danneggiando con calci e pugni alcune auto parcheggiate.

I medici sono intervenuti per fornire le cure necessarie all’uomo, mentre gli agenti hanno garantito la sicurezza del personale sanitario, evitando che la situazione degenerasse. Il pronto intervento della polizia, insieme al presidio fisso presente nell’ospedale, ha assicurato la sicurezza dell’area e la tranquillità per medici e infermieri.

Il sistema di sicurezza integrato dell’Ospedale Torrette, che include la collaborazione tra Polizia di Stato e guardie giurate, ha dimostrato la sua efficacia, consentendo di prevenire situazioni di rischio e garantendo il regolare svolgimento delle attività sanitarie. Secondo il Questore di Ancona, l’attenzione della Polizia di Stato è costante in tutti i luoghi di rilevanza per la comunità marchigiana, al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.

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Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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