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Cronaca

Borgotaro (PR) | “Deve spostare i soldi dal conto” lo fa e i suoi risparmi spariscono, donna truffata

Le truffe sugli smartphone stanno diventando sempre più comuni, con malintenzionati che sfruttano le emozioni degli utenti meno esperti in tecnologia per carpire dati sensibili e svuotare conti correnti. Una truffa particolarmente insidiosa è lo spoofing, una tecnica in cui i truffatori camuffano il loro numero di telefono per far sembrare che la chiamata provenga dalla banca della vittima, da un amico, da istituti di credito, assicurazioni o enti governativi.

Questo è quanto è accaduto recentemente a una donna residente in un comune della Val Taro. La vittima ha ricevuto un SMS che sembrava provenire dal servizio clienti di una grande azienda di distribuzione di servizi in Italia, che l’avvisava di un attacco informatico in corso sul suo dispositivo mobile e sui conti correnti ad esso collegati. L’SMS la invitava a cliccare su un link per avviare una procedura di sicurezza per proteggere i suoi risparmi.

Seguendo le istruzioni del messaggio, la donna ha poi ricevuto una chiamata da un presunto operatore del servizio antifrode, che le ha confermato che il suo conto corrente era sotto attacco e l’ha persuasa a spostare tutti i suoi risparmi su conti “sicuri” per interrompere i prelievi non autorizzati.

Nonostante non avesse riscontrato anomalie nel suo conto, la donna è stata convinta a effettuare un bonifico per l’intero importo presente sul conto. Solo dopo aver completato il trasferimento e verificato che i soldi erano spariti, ha capito di essere stata vittima di una truffa. Amareggiata, ma consapevole di essere caduta in una trappola ben architettata, la donna si è rivolta ai carabinieri di Borgo Val di Taro e ha sporto denuncia.

Le indagini successive e i controlli bancari effettuati dai militari hanno permesso di identificare la titolare di una Postepay sulla quale la vittima aveva trasferito il denaro. Quest’ultimo era già stato prelevato e fatto sparire. Raccogliendo prove significative, i carabinieri hanno denunciato alla Procura di Parma una ragazza di 20 anni, ritenuta la presunta autrice della truffa.

Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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Cronaca

Ferrara | Arrestato 25enne di Comacchio, sequestrati oltre 3,5 kg di stupefacenti conservata in frigo

I Carabinieri della Stazione di Lido degli Estensi hanno arrestato in flagranza un 25enne di Comacchio per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. L’operazione è scattata dopo diverse segnalazioni riguardanti un insolito via vai di persone da un’abitazione del paese. I militari hanno deciso di monitorare la situazione e, nel pomeriggio di domenica, hanno fermato un giovane subito dopo aver acquistato una dose di cocaina.

Dopo il controllo del cliente, i Carabinieri sono entrati nell’abitazione, occupata dal 25enne, incensurato e disoccupato. All’interno della casa, una villetta a schiera, è stata rinvenuta una grande quantità di droga: oltre 3,5 kg di hashish, quasi 1 kg di marijuana e alcune dosi di cocaina. Le sostanze erano nascoste in un frigorifero e nella mansarda, con dosi già pronte per la vendita e materiale per il confezionamento.

Insieme alla droga, i Carabinieri hanno sequestrato anche lo smartphone del giovane e oltre 2000 euro in contanti, considerati proventi dell’attività di spaccio. Il 25enne è stato arrestato e portato al carcere di Ferrara. In seguito, il Tribunale ha convalidato l’arresto e ha disposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Comacchio.

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Cronaca

Lecce | Nel garage chili di droga, pistole e munizioni: un arresto

I Carabinieri del Nucleo Investigativo, impegnati in un’operazione antidroga, hanno arrestato un 32enne già noto alle forze dell’ordine nella tarda serata di ieri. L’uomo, fermato mentre stava per salire sulla sua moto, ha mostrato chiari segni di nervosismo che hanno insospettito i militari. Dopo avergli chiesto se fosse in possesso di sostanze stupefacenti, il 32enne ha consegnato spontaneamente una busta contenente circa due chili e mezzo di hashish.

La successiva perquisizione nel garage dell’uomo ha portato al sequestro di altri tre chili di hashish, confezionati in panetti contrassegnati da loghi colorati, una pratica comune tra gli spacciatori per attrarre clienti, specialmente i più giovani. Inoltre, in un secondo garage, i Carabinieri hanno scoperto un chilo e mezzo di cocaina già divisa in dosi, oltre sei chili di marijuana, e tre pistole clandestine con matricole cancellate o assenti, di cui una semiautomatica carica e pronta all’uso, insieme a centinaia di munizioni e una pistola lanciarazzi.

Nella perquisizione sono stati anche rinvenuti oltre 5000 euro in contanti, presumibilmente frutto dell’attività di spaccio. L’uomo è stato quindi arrestato e trasferito in carcere con l’accusa di detenzione illecita di stupefacenti e possesso illegale di armi clandestine e munizioni.

Le sostanze sequestrate saranno sottoposte a test per determinarne il principio attivo, mentre le armi saranno esaminate dai Carabinieri del RIS per verificare eventuali collegamenti con precedenti crimini. Si ricorda che l’uomo, essendo ancora nella fase delle indagini preliminari, è presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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