Connect with us

Cronaca

Varese | Arrestato imprenditore innocente, 60 mila euro di risarcimento


Inizialmente arrestato, trascorse cinque mesi in carcere e altri due agli arresti domiciliari, ma alla fine, finalmente, venne assolto con formula piena.

Ora la Corte d’appello di Milano gli ha riconosciuto 60mila euro come riparazione per l’ingiusta detenzione subita. Sin dall’inizio era emerso che Erminio Dedodato, imprenditore di Vergiate nel Varesotto, non aveva nulla a che fare con il giro di spaccio di droga che era stato oggetto dell’inchiesta della Polizia che lo aveva portato al suo arresto nel luglio 2020, insieme a un 43enne albanese.

Quest’ultimo aveva immediatamente ammesso che i due chili di cocaina trovati in un deposito utilizzato dall’azienda di Diodato erano suoi, esonerando l’imprenditore da ogni coinvolgimento nel traffico di droga.

Tuttavia, nonostante la confessione, le autorità giudiziarie non avevano creduto all’imprenditore, procedendo con la sua custodia cautelare e successivamente con il suo rinvio a giudizio. Assieme al suo avvocato Daniele Galati, che lo ha sostenuto durante tutto il percorso giudiziario, riuscendo a dimostrare la sua innocenza, Diodato ha ottenuto una riparazione di 60mila euro dallo Stato per l’ingiusta detenzione.

Sebbene l’importo sia inferiore alla richiesta originale, è comunque un sollievo per Diodato, che ha subito gravi perdite finanziarie durante il periodo di detenzione ingiusta. “Ho perso tutto ciò per cui ho lavorato una vita”, ha dichiarato Diodato. “Quella mattina, quando sono stato arrestato, sapevo di non aver fatto nulla di male. È stato un periodo doloroso e surreale, come se parlassero di un’altra persona”.

Le indagini hanno rivelato che le impronte digitali trovate sugli involucri di stupefacenti non appartenevano a Diodato, ma all’altro individuo arrestato. Testimoni hanno confermato che quest’ultimo aveva accesso al deposito e svolgeva attività senza supervisione. Il processo di primo grado si è concluso con l’assoluzione di Diodato e ora la Corte d’appello di Milano ha concesso il risarcimento di 60mila euro per i 145 giorni di detenzione ingiusta.

Calabria

Bagnara Calabra | Allacci abusivi alla rete pubblica, 4 denunce

Un’operazione congiunta tra i carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra e il personale dell’Enel ha portato alla denuncia di quattro residenti della località Solano per aver effettuato allacci abusivi alla rete elettrica. Queste manovre illecite permettevano loro di alimentare le proprie abitazioni senza pagare per il servizio.

Inoltre, durante le verifiche, è emerso che un commerciante locale, titolare di un panificio, stava utilizzando un bypass per alimentare la sua attività, causando un danno economico significativo alla società fornitrice di energia. Il valore del danno è stato stimato attorno ai 100mila euro.

L’arresto del panificatore è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria. Tutti gli indagati, oltre ad affrontare le conseguenze penali per furto aggravato, dovranno anche risarcire il consumo elettrico stimato.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza nel settore energetico e le misure necessarie per contrastare comportamenti fraudolenti che danneggiano non solo le aziende ma anche i cittadini che rispettano le norme.

Continua a leggere

Calabria

Corigliano Rossano (CS) | Maltrattamenti in famiglia, offese alla moglie e costrizione a lasciare il posto di lavoro, arrestato

Un episodio inquietante si è concluso con l’arresto di un uomo di 40 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della sua compagna. L’operazione, condotta dai carabinieri della Stazione di Corigliano Scalo in collaborazione con il Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, ha visto il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Castrovillari.

Le indagini hanno rivelato un quadro drammatico: la vittima, una giovane madre, ha vissuto per lungo tempo sotto un regime di vessazioni sistematiche. Le umiliazioni subite si sono manifestate in comportamenti aggressivi e denigratori, volti a minare la sua autostima e a creare una forte dipendenza economica. La situazione è degenerata fino a spingerla a chiedere aiuto, determinata a liberarsi da una condizione insostenibile per sé e per i suoi figli.

Grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e il supporto della Procura, è stata predisposta una misura cautelare in carcere per l’arrestato. Questa decisione è stata presa per prevenire ulteriori atti di violenza e garantire la sicurezza della donna e dei suoi bambini, che ora si trovano in una comunità protetta, lontani da ogni pericolo.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto le richieste della Procura, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare, e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Castrovillari. Questo intervento sottolinea l’importanza della tutela delle vittime di violenza domestica e il ruolo cruciale delle istituzioni nel combattere tali fenomeni.

Continua a leggere

Cronaca

Lazio | Estorsioni nel Reatino: due arresti

CC Rieti

Negli ultimi giorni, la Stazione Carabinieri di Rieti ha portato a termine un’importante operazione contro l’estorsione, arrestando un trentaseienne e denunciando un sessantaquattrenne. I due sono accusati di aver minacciato un uomo per anni, costringendolo a pagare somme significative di denaro, superando i 30.000 euro, attraverso intimidazioni e aggressioni, anche nei confronti della compagna disabile della vittima.

L’indagine è partita dalla denuncia della vittima, che ha finalmente trovato il coraggio di segnalare le minacce subite. I militari hanno predisposto un servizio di osservazione e, durante un incontro programmato con gli estorsori, hanno colto in flagranza di reato l’autore del ritiro di una somma di denaro. L’operazione ha portato all’identificazione del secondo complice, che è stato denunciato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e, a fronte delle prove raccolte, ha disposto misure cautelari: uno dei due estorsori è stato trasferito in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari. Questa azione segna un passo significativo nella lotta contro l’estorsione e la protezione delle vittime, evidenziando l’importanza della denuncia per combattere tali reati.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY