Cronaca
Aci Sant’Antonio (CT) | Manutentore morto, rimasto incastrato tra cabina e porta ascensore
Un tragico incidente ha causato la morte di un manutentore di ascensori di 31 anni, avvenuto mentre si trovava al lavoro in un condominio di Aci Sant’Antonio. L’uomo è rimasto incastrato tra la cabina e la porta di uno dei piani dell’ascensore.
Il corpo dell’operaio è stato liberato dai Vigili del fuoco del distaccamento di Acireale, appartenente al comando provinciale di Catania. Purtroppo, i medici del servizio di emergenza 118 hanno potuto solo constatare il decesso del giovane di 31 anni. Una donna che si trovava all’interno della cabina dell’ascensore è stata soccorsa dal personale medico in stato di shock.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i Carabinieri per avviare le indagini necessarie al chiarimento delle circostanze del caso.
Cronaca
Lodi | Sequestrati 2.400 prodotti non conformi in vari negozi
In un’operazione recente, la Guardia di Finanza di Lodi ha confiscato oltre 2.400 articoli, tra cui prodotti scolastici e articoli sportivi, non conformi alle normative di sicurezza. L’intervento si inserisce all’interno di un ampio programma di controllo sul territorio, volto a prevenire la vendita di merce non sicura e non conforme agli standard del Codice del Consumo.
Durante le ispezioni, effettuate in diversi esercizi commerciali della provincia lodigiana, sono stati scoperti oltre 1.800 prodotti scolastici non regolari, pronti per essere venduti senza le informazioni obbligatorie, come il nome del produttore o l’importatore e i dettagli sui materiali impiegati. Queste omissioni rappresentano un rischio per i consumatori, soprattutto in termini di sicurezza e salute.
Nel contesto della stessa operazione, in un grande negozio di articoli sportivi facente parte di una catena internazionale, sono stati trovati altri 600 prodotti non conformi. Anche in questo caso, le etichette non riportavano le indicazioni necessarie in lingua italiana, fondamentali per la commercializzazione nel nostro Paese.
I Finanzieri hanno quindi proceduto al sequestro amministrativo degli articoli e le aziende coinvolte sono state sanzionate con multe che superano i 27.000 euro. L’attività della Guardia di Finanza mira a tutelare i consumatori, garantendo che i prodotti in commercio rispettino le normative vigenti e preservando al contempo la concorrenza leale tra le imprese.
Cronaca
Saronno (VA) | Arrestati due gestori centro estetico per sfruttamento
La Guardia di Finanza di Varese ha portato a termine un’operazione che ha condotto all’arresto di una coppia residente a Saronno, accusata di sfruttamento della prostituzione. Le indagini, coordinate dalla Procura di Busto Arsizio, hanno svelato come dietro un apparente centro benessere si celasse un’attività illecita legata al meretricio. La coppia reclutava giovani donne tramite internet, organizzando incontri sessuali e trattenendo una parte significativa dei proventi, con un sistema ben strutturato che includeva la gestione degli annunci online, l’organizzazione degli incontri e la predisposizione degli spazi.
Le attività investigative sono state avviate grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini, insospettiti dall’andirivieni di persone presso il centro. Durante le perquisizioni, sono stati trovati elementi chiave che hanno confermato il quadro accusatorio, tra cui denaro contante e documentazione relativa all’organizzazione degli incontri. Oltre agli arresti, sono stati sequestrati oltre 28.000 euro, considerati proventi dell’attività illecita.
L’operazione rappresenta un importante passo avanti nel contrasto alle attività criminali legate al favoreggiamento della prostituzione, con l’obiettivo di interrompere lo sfruttamento di persone vulnerabili.
Cronaca
Treviso | Medico accusato di truffa: esercitava senza permesso
Un dirigente medico dell’azienda sanitaria di Treviso è stato denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato per aver esercitato la libera professione senza l’autorizzazione necessaria. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza su delega della Procura della Repubblica, ha portato al sequestro di oltre 8 mila euro, corrispondenti ai profitti illeciti percepiti dal medico.
Le verifiche fiscali, iniziate nel 2016, hanno rivelato che il professionista offriva visite di idoneità per il rinnovo delle patenti in diverse autoscuole della zona, accumulando oltre 300 mila euro di compensi non dichiarati. Inoltre, il medico, pur ricevendo un’indennità riservata a chi opera esclusivamente per il servizio sanitario pubblico, avrebbe effettuato queste prestazioni private anche durante gli orari di lavoro presso l’azienda sanitaria.
Le indagini hanno inoltre scoperto che in alcune occasioni il medico ha lavorato privatamente durante periodi in cui risultava ufficialmente in malattia. La Corte dei Conti è stata informata del caso per quantificare il danno erariale, mentre le indagini penali proseguono, con il dirigente che rimane, per ora, presunto innocente.
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