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WhatsApp | meta si adegua alle nuove norme europee: cosa cambia dall’11 aprile?

WhatsApp, la rinomata app di messaggistica di Meta, sta per subire delle modifiche per adeguarsi alle nuove normative dell’Unione Europea riguardanti le Big Tech, il Digital Market Act (DMA) e il Digital Services Act (DSA). Sulla base dei principi di questi regolamenti, WhatsApp ha aggiornato i suoi Termini di Servizio e la sua Informativa sulla Privacy per gli utenti europei. Coloro che si sono registrati sull’app dopo il 15 febbraio hanno già accettato i nuovi termini, mentre gli altri utenti riceveranno una notifica nei prossimi giorni per accettarli.

A partire dall’11 aprile, gli utenti potranno decidere se desiderano ricevere messaggi in arrivo anche da altre applicazioni all’interno di WhatsApp, inclusi i concorrenti Telegram e Signal. Questa novità si basa sull’ “interoperabilità” richiesta dal DMA, consentendo lo scambio di messaggi, foto, messaggi vocali, video e altri file tra persone che utilizzano app diverse. WhatsApp prevede di introdurre una nuova opzione nel menu delle impostazioni che consentirà agli utenti di attivare o disattivare la ricezione dei messaggi dalle “chat di terze parti”.

Tuttavia, questa funzionalità potrebbe richiedere del tempo per diventare effettivamente disponibile, poiché Meta richiede alle altre app di soddisfare determinati requisiti di sicurezza e la richiesta di apertura deve provenire dai concorrenti, con tempi di accettazione che potrebbero richiedere fino a tre mesi. Un altro cambiamento importante è il ribassamento dell’età minima per l’utilizzo di WhatsApp da 16 a 13 anni.

Infine, per gli utenti europei, c’è un’altra novità relativa al fatto che WhatsApp gestirà i loro dati nel quadro del “Eu-Us Data Privacy Framework”, un nuovo accordo per il trasferimento di informazioni personali tra Unione Europea e Stati Uniti, entrato in vigore lo scorso luglio.

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Al via G7 della Cultura a Napoli, Giuli “Pilastro della convivenza civile”

Al via il G7 della Cultura a Napoli. “L’Italia crede che… la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, aprendo i lavori.
– foto Agenzia Fotogramma –

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Alluvione in Emilia-Romagna, dal Governo 20 mln dopo stato di emergenza

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha presieduto una riunione in videocollegamento con l’Emilia Romagna sull’emergenza causata dal maltempo che ha colpito la regione. Alla riunione hanno partecipato il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il vicepresidente facente funzioni della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo, il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, e il commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi in Emilia Romagna, Toscana e Marche, Francesco Paolo Figliuolo.

Meloni ha ribadito la solidarietà del Governo alla popolazione colpita dalle violente calamità naturali dei giorni scorsi e ha acquisito le informazioni più recenti sulla situazione degli sfollati e sull’andamento dei soccorsi.
Inoltre, ha assicurato che, non appena giungerà al Governo la richiesta di dichiarazione dello stato d’emergenza da parte della Regione Emilia Romagna, sarà convocato un Consiglio dei ministri che provvederà a stanziare 20 milioni per far fronte alle prime necessità e per il ripristino dei servizi essenziali, e che ulteriori stanziamenti saranno resi disponibili all’esito delle ricognizioni successive all’emergenza.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Castrovillari (CS) | Reparti ospedalieri otorino e pneumologia a rischio chiusura

L’ospedale “Pasquale Ferrari” sta affrontando gravi difficoltà operative, in particolare nei reparti di Otorinolaringoiatria e Pneumologia. Nonostante gli sforzi degli operatori sanitari, la situazione continua a destare preoccupazione: l’Otorino è a rischio di chiusura e la Pneumologia fatica a mantenere un numero adeguato di medici.

A settembre, l’assenza di un potenziamento significativo del personale ha aggravato le emergenze già esistenti. Con due medici in procinto di lasciare il servizio, l’Otorino si trova in una situazione critica, mentre la Pneumologia è in continua ricerca di nuovo personale, sia medico che infermieristico.

Questi problemi non sono nuovi; le difficoltà si accumulano da tempo e necessitano di interventi urgenti. Le lunghe liste d’attesa e la crescente richiesta di servizi ambulatoriali da parte della comunità locale evidenziano l’importanza di una sanità pubblica efficiente e reattiva.

Anche altri reparti, come Neurologia e Gastroenterologia, si trovano in una fase di emergenza. Le attese per le cure sono sempre più pesanti, mentre i lavori previsti per il Pronto Soccorso non sembrano risolvere i problemi strutturali più ampi che affliggono l’ospedale.

Un’altra questione cruciale è la situazione dell’Ortopedia-Traumatologia, chiusa nel 2014 e riaperta solo parzialmente successivamente. Nonostante gli annunci di un nuovo team medico e di piani per ripristinare i ricoveri, l’assenza di azioni concrete da parte dell’Asp ha portato a un immobilismo preoccupante.

In sintesi, il “Pasquale Ferrari” ha bisogno urgente di un rafforzamento del personale per poter ripristinare l’efficacia dei suoi servizi. Solo un investimento mirato e tempestivo nel capitale umano potrà garantire un futuro più stabile e di qualità per la sanità locale.

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