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Cronaca

Orosei (NU)| Scontro frontale tra due auto: muore neonato di 3 mesi. Brutto incidente anche nel Sassarese: tre morti

In Sardegna, si sono verificati due incidenti drammatici: uno nel Nuorese, dove un neonato ha perso la vita in uno schianto frontale, e un altro ad Alghero, dove sono morte tre persone. Nel pomeriggio, lungo la statale 125 a Cala Liberotto vicino a Orosei, nel Nuorese, un neonato di tre mesi ha perso la vita mentre la madre e altre due donne a bordo di una Fiat Panda sono state gravemente ferite e trasportate in ospedale San Francesco di Nuoro.

Nello schianto di Orosei, il neonato viaggiava nel sedile posteriore dell’auto con la madre. Oltre alla mamma, altre due donne erano presenti a bordo della Panda. Dall’altra direzione, è sopraggiunta una Golf Volkswagen, avvenendo un violento impatto frontale tra i veicoli, con conseguenze tragiche per i passeggeri della Fiat Panda. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i medici del 118 con ambulanze e elisoccorso, ma purtroppo i tentativi di rianimazione del neonato non sono riusciti. La madre e le altre due donne sono state estratte dalle lamiere dai vigili del fuoco e trasportate in ospedale a Nuoro in condizioni gravissime. Sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Siniscola e di Dorgali e Orosei per i rilievi del caso, mentre i militari stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità.

Incidente nel Sassarese

Nel nord-ovest della Sardegna, lungo la strada statale 291 Sassari-Alghero, si è verificato un grave incidente stradale poco dopo le 19, che ha causato tre vittime e due feriti. Lo scontro frontale tra una Mercedes e una Fiat Seicento ha provocato la morte di due uomini e una donna, le cui generalità non sono ancora state rese note. Successivamente, una terza vettura, una Fiat Cinquecento, è rimasta coinvolta nell’incidente. Tra i feriti ci sono tre persone, inclusa una bambina, tutti trasportati d’urgenza al pronto soccorso del Santissima Annunziata di Sassari. L’incidente è avvenuto al bivio per la frazione di Tottubella, e sul posto sono intervenuti i carabinieri di Alghero, il servizio di emergenza 118 e i vigili del fuoco di Sassari.

Le vittime dell’incidente sono una ragazza di 17 anni, Christian Foddai di 20 anni e Antonio Luigi Murineddu di 41 anni, tutti nati a Sassari. Foddai e la ragazza viaggiavano in direzione di Alghero a bordo di una Fiat 600, mentre Murineddu era al volante della Mercedes coinvolta nello scontro frontale con il veicolo dei due giovani. Una terza auto, una Fiat 500 con una famiglia originaria di Cagliari a bordo, è stata coinvolta nell’incidente. Il padre, la madre e la loro figlia di 10 anni hanno riportato ferite non gravi e sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari.

Cronaca

Torino | Operazione “Sorriso Amaro”: scoperti falsi dentisti a Torino, sequestrati quattro studi per un milione di euro

Nell’ambito di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Torino, sono stati scoperti tre falsi dentisti che operavano senza alcuna qualificazione professionale in diversi studi odontoiatrici nel capoluogo piemontese. L’inchiesta, avviata autonomamente dalle Fiamme Gialle e coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, ha portato al sequestro di quattro cliniche, generando uno scandalo che coinvolge oltre un milione di euro di guadagni non dichiarati.

I presunti colpevoli avevano messo in piedi una rete di studi dentistici che, grazie a tariffe convenienti, riusciva ad attrarre un ampio numero di pazienti, ignari dell’assenza di competenze e autorizzazioni dei medici che li trattavano. Nonostante un primo intervento della Guardia di Finanza ad aprile, che aveva già portato alla chiusura di tre studi, uno dei soggetti aveva riorganizzato l’attività sotto una nuova veste societaria, mantenendo i pazienti e continuando l’esercizio illecito della professione. Anche questa nuova struttura è stata recentemente sequestrata.

L’indagine ha inoltre svelato che i falsi dentisti emettevano certificati medici, corredati di prescrizioni farmaceutiche, utilizzando in modo fraudolento il timbro di un professionista inconsapevole e totalmente estraneo ai fatti. Le agende sequestrate, con i nomi dei pazienti e le somme versate, hanno permesso di quantificare il profitto illecito accumulato dal 2023, aprendo la strada a ulteriori accertamenti fiscali.

Il procedimento penale è ancora in fase di indagine preliminare e la colpevolezza dei coinvolti sarà determinata solo con una sentenza definitiva.

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Cronaca

Belluno | Operazione “Cuscus”: arrestato cittadino per circonvenzione di incapaci

GdF Belluno

Nell’ambito di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Belluno, un cittadino di origine marocchina è stato arrestato con l’accusa di circonvenzione di persone incapaci, reato che avrebbe commesso sfruttando la fragilità di soggetti anziani e vulnerabili. Il sospettato, un ambulante di 46 anni, è stato posto in custodia cautelare su richiesta della Procura di Pordenone.

Le indagini hanno rivelato che l’uomo avrebbe truffato almeno quattro vittime, sottraendo loro denaro e gioielli per un totale di oltre 360.000 euro. Tra le tecniche utilizzate, si ipotizza che l’arrestato abbia instaurato legami di fiducia con le vittime, inducendole a compiere atti a loro danno, come il prelievo di contante o la cessione di beni di valore. In un caso, una persona affetta da disturbi psichici avrebbe consegnato l’intero patrimonio all’indagato.

Anche la moglie dell’uomo, una casalinga di 34 anni, è stata coinvolta nelle indagini. Le intercettazioni ambientali indicano la sua partecipazione alle attività illecite, inclusi tentativi di occultare prove durante una perquisizione domiciliare.

La complessa operazione è stata portata avanti attraverso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e l’analisi di movimenti bancari sospetti. Le autorità hanno evidenziato la pericolosità delle azioni commesse, richiedendo la misura cautelare per impedire il rischio di fuga e la reiterazione dei reati. L’inchiesta rientra nell’azione di contrasto a reati contro le fasce deboli promossa dalla Guardia di Finanza, in linea con le direttive nazionali.

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Cronaca

Novara | Anziano narcotizzato e rapinato in casa: arrestate due giovani di origine Rumena

La Polizia di Stato di Novara ha arrestato due giovani donne, classe 2000 e 2001, di origine rumena, accusate di rapina pluriaggravata, lesioni personali aggravate e indebito utilizzo di carte di credito. Le due ragazze, già note alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, sono state individuate come le autrici di una rapina ai danni di un uomo ultraottantenne.

L’intervento è scattato dopo che gli agenti della Squadra Volante e della Squadra Mobile sono stati chiamati in un’abitazione di Novara, dove l’anziano è stato trovato privo di sensi su un divano, con la casa a soqquadro. Mancavano oggetti in oro, denaro contante, il bancomat e il telefono cellulare dell’uomo. Sul tavolo sono stati ritrovati tre bicchieri, uno dei quali conteneva un liquido più scuro, che ha destato sospetti immediati.

L’anziano, ricoverato in ospedale, è risultato positivo alle benzodiazepine, sostanza con effetti sedativi che viene spesso usata in farmaci ansiolitici. Rimasto incosciente per 96 ore, alla sua dimissione ha raccontato di essere stato avvicinato da due ragazze nel centro di Novara, che con la scusa di essere affamate e senza soldi, lo avevano convinto ad accompagnarle a casa sua. Lì, dopo aver bevuto una bevanda, l’uomo ha perso conoscenza, risvegliandosi giorni dopo in ospedale.

Le due giovani, dopo aver derubato l’anziano, sono state riprese dalle telecamere di sorveglianza e hanno utilizzato il suo bancomat per effettuare prelievi e acquistare telefoni cellulari di alta gamma. Grazie alle indagini della Squadra Mobile, sono state individuate e riconosciute sia dalla vittima che dal negoziante presso cui avevano utilizzato la carta di credito rubata.

Le ragazze, senza un domicilio fisso e solite spostarsi frequentemente tra Milano e dintorni, sono state rintracciate e arrestate. Una di loro è stata trovata in possesso di un flacone di Xanax e di uno dei telefoni acquistati con la carta dell’anziano.

La Procura della Repubblica di Novara, in considerazione della gravità dei fatti, ha ottenuto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le indagini proseguono per verificare eventuali altri episodi simili avvenuti nella provincia. Le due giovani sono attualmente detenute presso gli istituti penitenziari di Vercelli e Milano, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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