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Cronaca

Messina Denaro: “Nessun Traditore, mi avete preso per un mio sbaglio”

Matteo Messina Denaro è in coma irreversibile, al capezzale la figlia

Durante l’interrogatorio con i pm di Palermo, avvenuto il 7 luglio scorso nel carcere dell’Aquila, Matteo Messina Denaro ha espresso i suoi pensieri riguardo al suo arresto e alle accuse mossegli. Ha iniziato riflettendo sul fatto che il suo arresto potrebbe essere stato interpretato come il risultato di una cattiva reputazione, sottolineando che se non fosse stato considerato un individuo malvagio, non sarebbe stato arrestato. Ha affermato di aver ricostruito mentalmente l’intero episodio dell’arresto, sostenendo di non credere che ci sia stato un traditore e facendo un accenno a un passaggio religioso riguardante Gesù Cristo.

Successivamente, ha raccontato di come inizialmente non avesse creduto al colonnello quando gli aveva assicurato che non c’era stato un tradimento, ma poi aveva riflettuto e accettato questa spiegazione. Ha descritto se stesso come un mafioso “anomalo”, affermando di non aver avuto inimicizie nel suo territorio e di essere ben voluto dalle persone del suo paese. Ha respinto le accuse contro di lui, affermando di non aver mai rubato, prevaricato o commesso atti di violenza. Ha risposto alle domande sui soldi trovati a casa della sorella, dichiarando che erano destinati al suo sostentamento e che provenivano dalla madre, che avrebbe cercato di aiutarlo finanziariamente. Ha negato categoricamente di essere coinvolto in attività illegali come estorsioni, traffico di droga o rapine, affermando che i soldi trovati erano frutto delle risorse della sua famiglia, soprattutto della madre che avrebbe sempre cercato di sostenerlo.

Calabria

Dipignano (CS) | Un caso di infezione da virus West Nile, adottate misure preventive

La frazione di Laurignano, nel Comune di Dipignano, ha affrontato un caso di infezione da virus West Nile, spingendo le autorità locali ad adottare misure preventive per contenere il problema. Gli amministratori hanno emanato un’ordinanza che invita i residenti a contribuire attivamente alla lotta contro la proliferazione delle zanzare, vettori principali della malattia.

Il documento sottolinea l’importanza di mantenere puliti gli spazi pubblici e privati, esortando i cittadini a non lasciare oggetti e contenitori in grado di raccogliere acqua piovana. Tra i materiali da evitare ci sono copertoni, bottiglie, lattine e qualsiasi altro contenitore in cui possa accumularsi acqua stagnante. Questa accortezza è fondamentale per prevenire lo sviluppo delle larve di zanzara, che trovano un ambiente ideale in tali condizioni.

In aggiunta alle misure di sensibilizzazione, la comunità ha già avviato interventi di disinfestazione, mirati a ridurre la popolazione di zanzare nella zona. Queste azioni, coordinate con le raccomandazioni delle autorità sanitarie, mirano a tutelare la salute pubblica e a contenere la diffusione del virus.

I cittadini sono invitati a seguire le indicazioni fornite e a collaborare per garantire un ambiente più sicuro e sano per tutti. La situazione richiede un impegno collettivo per affrontare efficacemente questa emergenza sanitaria.

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Cronaca

Bolzano | Falsificazione di identità alla stazione

Questura di Bolzano

Due cittadini algerini sono stati denunciati dalla Polizia Ferroviaria di Bolzano dopo aver tentato di nascondere la propria identità. L’episodio è avvenuto nella serata di ieri presso la stazione ferroviaria, dove gli agenti, durante i controlli di routine, hanno notato tre giovani che mostrava segni di nervosismo al loro avvicinarsi.

I giovani, che hanno cercato di allontanarsi, sono stati rapidamente fermati dagli agenti. La mancanza di documenti e di un biglietto di viaggio ha spinto gli agenti a portarli in ufficio per un’identificazione più approfondita. Durante il fotosegnalamento, i due uomini hanno fornito false informazioni personali, ma le loro vere identità sono state scoperte grazie alla consultazione della Banca Dati delle Forze di Polizia.

Dopo le verifiche, i due algerini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e ora sono a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, che provvederà all’adozione di decreti di espulsione e ordini di allontanamento dal territorio nazionale.

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Calabria

San Ferdinando (RC) | Rapinatori messi in fuga dal sistema di sicurezza dell’ufficio postale

Questa mattina, un tentativo di rapina all’ufficio postale di San Ferdinando è stato rapidamente sventato grazie all’efficace sistema di sicurezza presente nell’edificio. Tre malintenzionati, mascherati per non farsi riconoscere, hanno cercato di mettere in atto il colpo, ma sono stati messi in fuga dai dispositivi di protezione.

I ritardatori di apertura delle casseforti, insieme a un sistema di allarme collegato direttamente alle forze dell’ordine, hanno rappresentato un deterrente cruciale, impedendo così ai rapinatori di completare la loro azione. Durante l’incidente, una decina di utenti si trovava all’interno dell’ufficio postale, ma nessuno è rimasto ferito.

L’episodio sottolinea l’importanza di investire in sistemi di sicurezza efficienti, che non solo proteggono i beni, ma garantiscono anche la sicurezza delle persone. La prontezza delle forze dell’ordine, attivate immediatamente dall’allerta, ha contribuito a mantenere la calma e a garantire che la situazione non degenerasse ulteriormente. Le autorità stanno ora indagando per identificare i responsabili del tentativo di rapina e per prevenire simili eventi in futuro.

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