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Cronaca

Firenze | Furti in abitazione tra Firenze e Siena: fermati tre uomini.

I carabinieri hanno arrestato tre uomini di nazionalità albanese, senza fissa dimora e con un’età compresa tra i 25 e i 30 anni, sospettati di essere coinvolti in una serie di furti in abitazioni tra le province di Firenze e Siena. Sono stati bloccati nel quartiere di Legnaia, alla periferia di Firenze, dove gli investigatori ritengono che avessero allestito una base per organizzare i loro colpi.

Si stima che almeno undici furti, sia riusciti che tentati, siano stati compiuti nelle aree di Greve in Chianti, San Casciano e nel Senese. Le indagini sono partite da una denuncia di furto in abitazione presentata da una donna residente a Greve all’inizio di gennaio. Successivamente, gli inquirenti sono riusciti a collegare i presunti autori agli altri episodi di furto.

Secondo gli investigatori, si tratterebbe di una banda professionale che agisce con precisione e coordinazione. Si spostano a bordo di un’auto di grossa cilindrata per facilitare la fuga in caso di controlli, dopo aver saccheggiato le case oggetto dei furti. Gli autisti accompagnano i complici sul luogo del crimine e mantengono un contatto costante per essere informati tempestivamente dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine.

Per entrare nelle abitazioni, la banda avrebbe utilizzato martelli di grosso calibro, smerigliatrici, scalpelli e piedi di porco per forzare porte e finestre. Durante il fermo degli indagati nell’appartamento a Legnaia, sono stati trovati attrezzi da scasso e refurtiva, inclusi gioielli in oro e pietre preziose restituiti ai legittimi proprietari. Inoltre, i carabinieri hanno sequestrato due auto, una delle quali di grossa cilindrata, utilizzate dai sospettati.

Cronaca

Pesaro | Celebra il 250° anniversario della Guardia di Finanza con un concerto commemorativo

GdF Pesaro

Il 27 settembre 2024, l’Auditorium “Scavolini” di Pesaro ospiterà un evento speciale per celebrare i 250 anni dalla fondazione della Guardia di Finanza. La storica ricorrenza verrà onorata con un concerto della Banda Musicale della Guardia di Finanza, che si esibirà a partire dalle ore 19:30. L’evento, che rappresenta un momento di grande importanza per la città e per il Corpo, vedrà la partecipazione di diverse autorità locali e nazionali. Gli accreditamenti stampa sono stati aperti per consentire la copertura mediatica di questa occasione che coniuga musica e tradizione in un omaggio solenne e artistico alla storia della Guardia di Finanza.

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Cronaca

Taranto | Cittadini stranieri irregolari, operazione della Polizia

Negli ultimi giorni, è stata portata avanti un’importante operazione della Polizia di Stato volta a contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa, parte di un’azione coordinata e capillare, ha avuto un impatto significativo anche nella provincia di Taranto, dove le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli per rintracciare cittadini stranieri non in regola con le normative vigenti.

L’operazione, denominata “Oscar 5”, ha coinvolto il personale dell’Ufficio Immigrazione e della Squadra Volante, che ha lavorato con particolare attenzione sull’analisi delle dichiarazioni di ospitalità presentate in Questura. L’azione investigativa si è concentrata anche sui provvedimenti di diniego per la concessione dei permessi di soggiorno e sull’inosservanza dei termini concessi per lasciare il Paese in caso di espulsione.

Nel corso dell’operazione, sono stati controllati 66 cittadini extracomunitari in tutta la provincia di Taranto. Tra i casi più rilevanti, si segnala quello di un uomo di nazionalità albanese, residente a Grottaglie, con un passato criminale, a cui era stato rifiutato il rilascio del permesso di soggiorno. L’uomo è stato accompagnato alla frontiera per essere rimpatriato.

Sono stati inoltre notificati ordini di lasciare il Paese a due giovani di nazionalità marocchina, ai quali era stato negato il rinnovo del permesso di soggiorno. Entrambi dovranno abbandonare l’Italia entro sette giorni. Un altro caso ha riguardato una cittadina ucraina, che ha ricevuto un decreto di espulsione per la scadenza del suo permesso di soggiorno. La donna ha ottemperato alla disposizione, tornando nel proprio Paese con un volo di linea.

Questa operazione dimostra l’impegno costante delle autorità italiane nel monitorare e regolare la presenza di cittadini stranieri, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle leggi e preservare la sicurezza del territorio.

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Cronaca

Bolzano | Maxi operazione contro il lavoro nero e irregolare in Alto Adige

GdF Bolzano

La Guardia di Finanza di Bolzano ha condotto un’importante operazione contro il lavoro nero e irregolare, che ha portato all’individuazione di gravi violazioni in diversi settori dell’economia provinciale, con sanzioni per un totale di circa 190 mila euro. Tra le attività sanzionate, spicca un hotel dell’Alta Val Venosta, dove sono stati scoperti tre lavoratori completamente “in nero” e ventisette ulteriori dipendenti che ricevevano pagamenti non tracciati e fuori busta per le ore lavorative eccedenti, nascoste dietro una contabilità parallela. Durante i controlli, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto una somma di 7 mila euro in contanti, destinata ai pagamenti illegali.

Un’altra azienda bolzanina, operante nel settore delle consegne a domicilio, è stata multata per l’impiego irregolare di ben 31 lavoratori, 16 dei quali risultavano privi di qualsiasi contratto. Le indagini hanno rivelato pratiche fraudolente, tra cui l’utilizzo di contratti part-time per personale impiegato a tempo pieno e l’indicazione di permessi non retribuiti in periodi in cui i dipendenti erano invece attivi.

Il fenomeno del lavoro nero ha colpito anche i minori. In due controlli separati, un bar-ristorante di Ora e un’azienda agricola della zona sono stati sorpresi ad impiegare adolescenti non ancora in età lavorativa. Quest’ultima ha tentato di giustificare la presenza dei lavoratori non registrati sostenendo che fossero amici e familiari, ma le dichiarazioni dei dipendenti hanno smentito tale versione, affermando di aver lavorato con la promessa di una retribuzione.

L’operazione, che ha riguardato complessivamente 96 lavoratori “in nero” e 53 irregolari, rappresenta un duro colpo per le pratiche di sfruttamento lavorativo che danneggiano l’economia locale e i diritti dei dipendenti.

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