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Musica

Eros Ramazzotti a Sanremo: “È il mio modo per dire sono ancora qui”

Il giovane timido che salì sul palco del Festival di Sanremo il 3 febbraio 1984 per eseguire “Terra promessa” è ora un’icona della musica mondiale, con oltre 70 milioni di dischi venduti. Eros Ramazzotti, il ragazzo in giubbotto e t-shirt scura con riccioli malandrini, festeggia ora il suo compleanno tondo. Cartelloni digitali sono apparsi in diverse città del mondo per celebrare l’artista che, nonostante sia diventato nonno, continua a suonare sui palchi globali.

Ricorda quel momento cruciale nella sua carriera dicendo: “A volte mi capita di rivedere quel video su internet… a quel ragazzino direi di stare tranquillo perché andrà tutto bene.” Quando vinse il Festival di Sanremo, Pippo Baudo lo proclamò vincitore, ma la sua risposta fu monosillabica. “Se avessi potuto sarei sparito… Eros Potter. Oggi a 18 anni vedo che i cantanti vanno sul palco e fanno le capriole, sono già pronti.”

In occasione del suo compleanno, sarà ospite di Amadeus all’Ariston. Riguardo alla celebrazione, Ramazzotti spiega: “È bello, non è facile restare nelle teste della gente. E questo è il mio modo per dire ‘sono ancora qui’ e per ringraziare tutti. Artisticamente sono nato su quel palco e festeggerò cantando ‘Terra promessa’ e basta: Sanremo è il Festival dei cantanti in gara.”

Quando gli viene chiesto se tornerebbe a Sanremo, risponde: “Mi piacerebbe, ma ci vorrei anche De Gregori, Vasco e gli altri che hanno fatto la storia della musica italiana.”

Ramazzotti riflette sulla sua carriera e sulla musica odierna, sottolineando l’importanza di scrivere canzoni: “È l’istinto di chi scrive canzoni. Ovunque vada ci deve essere uno studio di registrazione.” Esprime preoccupazione per la quantità e la natura della musica contemporanea, affermando che “c’è troppa musica, anche inutile, e anche tanta con testi negativi.”

Sul tema della musica attuale, critica alcune rime machiste e violente dei trapper, sottolineando la mancanza di rispetto per le donne. Parla degli effetti negativi di certi brani sulla mentalità dei giovani: “Non c’è rispetto per le donne. Dopo il lockdown si è accentuata la follia, in particolare quella degli uomini. Ma come fai a tirare fuori dalla testa dei ragazzi certe idee se ascoltano quei brani?”

Ramazzotti condivide i ricordi del suo esordio a Sanremo, arrivando con una Renault 5 sotto una nevicata di due metri. Sottolinea il suo amore per la musica americana e il cambiamento del titolo della sua canzone da “I ragazzi di oggi” a “Terra promessa” grazie all’aiuto di Renato Brioschi e Alberto Salerno. La canzone era un messaggio di speranza, ognuno con la sua interpretazione personale: “Il no alle guerre, il lavoro, la famiglia.”

Quando gli viene chiesto se ha trovato la sua “terra promessa”, Ramazzotti risponde: “Sì. Nel conseguire ogni giorno qualcosa di diverso, nel crescere sempre per migliorarmi.” Sulle relazioni sentimentali, afferma di aver vissuto felicemente tutte le sue relazioni, anche se non ha costruito una duratura. Attualmente, la “terra promessa” per lui vive ogni giorno nei suoi figli, nel nipote e nel rispetto per la natura.

A ottobre, Eros Ramazzotti ha compiuto 60 anni, ma dichiara di avere ancora la voglia di vivere di un ventenne. La recente esperienza di diventare nonno è stata una “botta psicologica fantastica”, e ha già regalato al nipote una chitarra, con la speranza che scopra la bellezza degli strumenti musicali.

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Rolling Stones, vinile speciale per anniversario “Hackney Diamonds”

Per commemorare il primo anniversario dell’album dei Rolling Stones “Hackney Diamonds”, quest’inverno verrà pubblicata un’edizione speciale in vinile. La versione 2LP contiene i singoli dell’album “Angry”, “Sweet Sounds of Heaven” e “Mess It Up”, oltre a 7 registrazioni dal vivo aggiuntive eseguite in occasione del lancio dell’album al Racket di New York nell’ottobre 2023, tra cui “Sweet Sounds of Heaven” con Lady Gaga, oltre alle performance di “Shattered”, “Tumbling Dice” e “Jumpin’ Jack Flash”. La nuova edizione, disponibile dal 6 dicembre, segna un anno dall’uscita del primo album in studio di materiale originale degli Stones dal 2005. Hackney Diamonds ha raggiunto il primo posto in classifica in 19 paesi in tutto il mondo, vendendo oltre un milione di unità dal momento dell’uscita. Il singolo “Angry” è stato nominato come miglior canzone rock ai GRAMMY® Awards del 2024 ed è stato il primo singolo Top 40 degli Stones nel Regno Unito in 18 anni. Quest’anno gli Stones hanno entusiasmato il pubblico americano con il tour negli stadi di Hackney Diamonds. L’edizione 2LP presenta esclusivi dischi in vinile con effetto splatter blu ed è disponibile per il preordine.

foto: ufficio stampa About-end.it

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Musica

Riccardo Cocciante celebra cinquant’anni di “Anima” con un concerto imperdibile all’Arena di Verona

Il 29 settembre, l’Arena di Verona si trasformerà in un palcoscenico magico per festeggiare il cinquantesimo anniversario di uno degli album più iconici della musica italiana: Anima di Riccardo Cocciante. Questo storico lavoro del cantautore, uscito nel 1974, ha segnato un’epoca e continua a influenzare la cultura musicale con brani indimenticabili come “Bella senz’anima” e “Quando finisce un amore”.

La celebrazione di quest’anniversario non è solo un tributo alla musica, ma anche un momento di riflessione sull’evoluzione artistica di Cocciante e sul significato profondo della sua arte. Abbiamo avuto il privilegio di incontrare il cantautore a Milano, dove ha condiviso la sua visione sulla musica e il suo percorso artistico, dalle sfide iniziali fino al trionfo di Anima.

Il Viaggio di Anima: Tra Sfide e Rivelazioni

Riccardo Cocciante ha descritto Anima come un punto di svolta nella sua carriera. Dopo i suoi primi due album, Mu e Poesia, che erano stati caratterizzati da una forte sperimentazione, Anima ha rappresentato una svolta decisiva. Cocciante ricorda che l’album fu inizialmente bocciato e che il successo arrivò solo dopo un’incredibile serie di eventi fortuiti, tra cui una proposta di concerto con Antonello Venditti e Francesco De Gregori. Questo incontro ha segnato l’inizio di un’era nuova, non solo per lui ma per la musica italiana in generale.

L’Eredità di Bella senz’anima

Uno dei brani più emblematici di Anima, “Bella senz’anima”, è stato inizialmente accolto con freddezza dalle radio, ma la determinazione di Cocciante e il supporto di professionisti come Ennio Melis e il maestro Ennio Morricone hanno contribuito a farlo emergere come un grande successo. La canzone, con il suo arrangiamento innovativo, è diventata una delle colonne portanti della sua carriera e continua a risuonare nel cuore degli ascoltatori.

Un Concerto di Ritorno alle Radici

Il concerto del 29 settembre non sarà solo una celebrazione del passato, ma anche un ritorno alle radici artistiche di Cocciante. L’artista ha dichiarato che il suo obiettivo è quello di offrire una performance che combina il meglio delle sue canzoni più conosciute con brani meno noti ma ugualmente significativi. Con un mix di strumenti elettronici, un coro e l’essenza del rock degli anni ’70, il concerto promette di essere un’esperienza autentica e emozionante.

Cantare Come Spogliarsi: La Filosofia di Cocciante

Durante il nostro incontro, Cocciante ha parlato del suo approccio alla musica con una metafora potente: “Cantare è come spogliarsi”. Per lui, il canto è un’espressione profonda dell’anima, un modo per rivelare aspetti nascosti e autentici di sé. Questa visione ha guidato la sua carriera e continua a influenzare il suo lavoro, rendendo ogni performance un momento unico di connessione con il pubblico.

Il concerto all’Arena di Verona sarà dunque non solo una festa per i fan di lunga data, ma anche un’opportunità per scoprire e riscoprire la magia di un artista che ha saputo trascendere le barriere del tempo e dello spazio. Con Anima, Riccardo Cocciante ha lasciato un’impronta indelebile nella musica italiana, e il 29 settembre sarà un giorno per celebrare questa eredità con la stessa passione e intensità che hanno caratterizzato la sua carriera.

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Achille Lauro ritorna con “Amore Disperato”: un nuovo capitolo di intimità e malinconia

Dal 20 settembre, Achille Lauro torna sulle scene musicali con il suo nuovo singolo, “Amore Disperato”. Il brano, disponibile in radio e sulle principali piattaforme digitali, segna un momento di riflessione e introspezione per l’artista, che si prepara a debuttare come giudice nella nuova edizione di X Factor.

In collaborazione con Federica Abbate e Federico Olivieri (noto come Olly), Lauro esplora sonorità acustiche e cantautorali, creando un pezzo dal tono malinconico e intimo. La canzone narra una storia profonda e complessa, ispirata dalla realtà quotidiana e dalle sfumature emotive di un legame che va oltre i confini dell’amore convenzionale.

“Amore Disperato” si caratterizza per la sua capacità di raccontare con precisione l’intensità di un rapporto che, pur costruito con dedizione, può crollare fragilmente, simile a un castello di carte. Con questo singolo, Lauro continua a dimostrare la sua abilità nel trasformare emozioni e esperienze personali in musica di grande impatto.

Oltre al lancio del nuovo brano, Lauro si prepara a vivere un autunno ricco di impegni, tra cui la sua partecipazione al Primo Maggio di Roma e numerosi eventi estivi, culminando in due date speciali a ottobre: il 4 all’Unipol Forum di Milano e il 7 al Palazzo dello Sport di Roma, con l’atteso evento “Ragazzi Madre – L’Iliade Il Live”, che vedrà la partecipazione del special guest Boss Doms.

“Amore Disperato” rappresenta quindi non solo un nuovo capitolo nella carriera di Achille Lauro, ma anche una riflessione profonda su temi universali e intimi, che promette di affascinare e coinvolgere il suo pubblico.

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