Connect with us

Calabria

Cosenza | Processo Bergamini confronto tra periti – VIDEO

Il professor Francesco Maria Avato, incaricato nel gennaio del 1990 di eseguire la prima autopsia su delega della Procura di Castrovillari, è comparso al banco dei testimoni. La perizia da lui svolta in quell’epoca riguardava il caso di Bergamini, nel quale i dubbi sulla tesi del suicidio erano emersi. Avato ha dichiarato: “Confermo la mia perizia dell’epoca, anche perché non ho elementi per modificare quanto scrissi. Quando ebbi l’incarico, non mi fu data nessuna informazione sulla dinamica dell’incidente. A mio giudizio, l’asfissia polmonare fu conseguente all’emorragia.”

Il pm Luca Primicerio ha proposto un confronto tra i periti che nel tempo hanno eseguito le autopsie e i consulenti nominati dalle parti coinvolte. La Corte ha accettato il confronto tra gli esperti Francesco Avato, Vittorio Fineschi, Roberto Testi e Margherita Neri, in merito alle contraddizioni emerse sulle diverse testimonianze riguardo alla natura dell’asfissia nelle autopsie del corpo di Bergamini. La prima autopsia fu eseguita 50 giorni dopo la morte, la seconda a distanza di 27 anni.

Tra i punti da chiarire vi è la validità della glicoforina e le cause dell’asfissia riscontrata nelle autopsie. Secondo Avato, il soffocamento è riconducibile allo schiacciamento durante il sormontamento del camion, avvenuto quando Bergamini era ancora vivo, poiché ci fu l’emorragia. Per i consulenti Fineschi e Testi, si tratta di “asfissia non compatibile con l’impatto ma avvenuta meccanicamente, secondo quanto dimostrano i dati morfologici”.

L’avvocato Fabio Anselmo, legale della parte civile, ha sottolineato che il confronto ha evidenziato “una differenza generazionale molto marcata tra i tempi in cui ha lavorato Avato, che aveva pochi elementi come detto da lui stesso, e i tempi in cui lavorano tutti gli altri. L’età biologica ha la sua valenza. Oggi la maggior parte dei casi italiani, quando c’è dubbio, vengono risolti con la glicoforina”. Il processo è stato rinviato al 25 gennaio.

Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

Continua a leggere

Calabria

Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

Continua a leggere

Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY