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Motori

Svelate le prime immagini di Renault 4 E-Tech Electric

Renault svela i dettagli del design esterno di Renault 4 E-Tech Electric nell’attesa del reveal che avverrà il 14 ottobre al Salone dell’Auto di Parigi. Renault 4 del 1961 ha rivoluzionato il mercato automotive per poi imporsi come un’icona. E’ stato il primo veicolo Renault per le famiglie con il motore montato anteriormente e privo di tunnel della trasmissione, da cui il pianale piatto. E’ diventata l’auto per eccellenza, spaziosa e piena di risorse, per circolare in città e fuori città, nei giorni feriali e nei weekend, da utilizzare per lavoro e per le vacanze.

Era un’auto adatta per i suoi tempi e luoghi, che si inseriva perfettamente in una società in continua trasformazione, ed ha avuto un successo immediato: è diventata l’auto che tutti volevano in oltre 100 Paesi e Renault ha continuato a produrre più di 8 milioni di Renault 4. Renault 4 E-Tech Electric rimane fedele a questo concetto di versatilità. E, proprio come lei, è al passo con i tempi: 100% elettrica e super tecnologica, ti conquista subito. Con i suoi 4,14 metri di lunghezza, è la compagna ideale di Renault 5, lunga 3,92 metri, nel segmento B. Si avvale della stessa piattaforma AmpR Small, che vanta una base progettata per offrire il miglior spazio interno della categoria, ma anche agilità e comfort senza compromessi. Renault 4 E-Tech 100% Elctric sarà prodotta in Francia, a Maubeuge, e sarà disponibile presso i concessionari nel 2025.

Renault ha svelato alcuni scatti del design esterno, che colgono il carisma e il sapiente mix di classe e praticità, prima del reveal ufficiale previsto al Salone dell’Auto di Parigi il 14 ottobre. I clienti di Renault 4 E-Tech Electric potranno imboccare la stessa corsia privilegiata degli acquirenti di Renault 5 E-Tech Electric per gli ordini e le consegne. Con R4 R Pass, sarà possibile ordinare Renault 4 E-Tech Electric presso la rete dei concessionari Renault 15 giorni prima dell’apertura al pubblico. Chi effettuerà l’ordine in quest’esclusiva finestra temporale avrà la priorità a livello di produzione e consegna.

R4 R Pass sarà disponibile al costo di 150 euro su www.renault.it/r4 dal 1° ottobre 2024 in Francia, Germania, Italia, Spagna, Belgio, Paesi Bassi e Regno Unito. Ai titolari di R4 R Pass saranno riservati tanti altri vantaggi, tra cui l’invio direttamente a casa di auto in miniatura ed inviti ad eventi riservati ai soci. R4 R Pass e l’App wt4 (che per l’occasione ha cambiato nome) daranno anche diritto ad una serie di aggiornamenti esclusivi per Renault 4 E-Tech Electric prima della release ufficiale.

foto: ufficio stampa Renault Group Italia

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Addio al CID? Le Preoccupazioni per il Passaggio al Digitale nella Denuncia di Sinistri

L’idea di sostituire il tradizionale modulo di constatazione amichevole di incidente (CID), comunemente conosciuto come “modulo blu”, con un’applicazione mobile sta suscitando forti preoccupazioni tra consumatori, esperti e agenti assicurativi. L’IVASS ha avviato una consultazione per modificare il regolamento del 2008 che regola il contrassegno e il modulo di denuncia di sinistro RC auto, ma le risposte ricevute dalle associazioni di settore rivelano scetticismo riguardo all’efficacia e alla sicurezza di un sistema digitale.

Le associazioni, tra cui Assoutenti, Confconsumatori, Movimento Consumatori e SNA, hanno espresso dubbi sull’idea di sostituire il cartaceo con il digitale, evidenziando potenziali complicazioni nell’accordo tra le parti coinvolte in un incidente. Con oltre 1,8 milioni di sinistri registrati in Italia nell’ultimo anno, il 80% dei quali gestito tramite la procedura di constatazione amichevole, il modulo blu ha un ruolo cruciale nel facilitare la risoluzione rapida e senza contenziosi delle dispute tra automobilisti.

Il modulo attuale richiede informazioni dettagliate sulla dinamica dell’incidente, inclusi i dati dei conducenti, le circostanze del sinistro e la presenza di eventuali feriti. La preoccupazione maggiore risiede nel fatto che, utilizzando un’applicazione, la compilazione potrebbe risultare complessa, in particolare per coloro che non sono esperti di tecnologia. Errori facilmente commettibili su uno schermo di dimensioni ridotte potrebbero compromettere l’efficacia del documento, rendendo più difficile la prova delle dinamiche dell’incidente in caso di contenzioso.

Un altro punto critico riguarda la privacy degli utenti. Poiché il modulo può contenere dati sensibili, c’è timore che un sistema digitale possa aumentare i rischi di violazione della privacy e di utilizzo improprio delle informazioni. Le associazioni avvertono che le compagnie assicurative devono garantire che i dati raccolti non vengano utilizzati per scopi diversi da quelli previsti, come attività di marketing.

Anche i periti dell’Aiped hanno sollevato obiezioni, chiedendo di mantenere l’obbligo per le compagnie di fornire il modulo in formato cartaceo. Secondo loro, la transizione al digitale non è adeguatamente supportata dalla competenza degli utenti e potrebbe ostacolare l’efficacia del processo di denuncia.

In conclusione, mentre il passaggio a un sistema digitale potrebbe sembrare un passo avanti verso la modernizzazione, le preoccupazioni sollevate dagli esperti e dai consumatori mettono in discussione la praticità e la sicurezza di una tale trasformazione. La strada da percorrere per garantire un sistema efficace, sicuro e accessibile a tutti sembra ancora lunga, e il futuro del modulo blu resta incerto.

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MotoGP: Weekend Contradittorio per Pedro Acosta e Trionfo per Bagnaia

l fine settimana di MotoGP in Giappone ha riservato emozioni contrastanti, con Pedro Acosta protagonista di una delusione dopo le sue aspettative. Dopo aver conquistato la pole position, il giovane pilota spagnolo ha vissuto un evento sfortunato, cadendo nella Sprint e replicando l’incidente durante la gara principale, mentre si trovava in seconda posizione, cercando di mantenere il ritmo di Francesco Bagnaia. Acosta, in difficoltà nel terzo giro, ha perso il controllo della moto in uscita da una curva, ripartendo dall’ultima posizione prima di ritirarsi, evidenziando la frustrazione di un fine settimana che doveva essere il suo momento di gloria.

D’altra parte, Bagnaia ha dimostrato la sua superiorità, iniziando la gara con slancio e superando immediatamente Acosta. La Ducati ha dominato la scena, con ben sette moto nelle prime otto posizioni. Jorge Martin, partito dall’undicesimo posto in griglia, ha sfruttato un’ottima partenza per mettersi in scia a Bagnaia, mantenendo un distacco che non è riuscito a ridurre significativamente, ma ha comunque concluso la gara al secondo posto.

Bagnaia, soddisfatto del suo risultato, ha dichiarato di essere “super felice” per aver guadagnato 11 punti su Martin, ora distante solo 10 punti nella corsa al titolo mondiale. Il pilota torinese ha sottolineato l’importanza di mantenere la costanza e l’ambizione per le prossime gare, esprimendo fiducia nel suo approccio strategico.

Martin, dal canto suo, ha espresso soddisfazione per il suo secondo posto, riconoscendo le difficoltà incontrate durante la gara, ma lodando Bagnaia per la sua gestione della corsa. “Congratulazioni a Pecco, è stato straordinario. Lui è il maestro della gestione delle gomme”, ha detto Martin, evidenziando la sua ammirazione per il rivale.

Marc Marquez ha completato il podio, ma ha descritto la sua esperienza come “estremamente noiosa”, segnalando che la gara non ha presentato sorpassi significativi. Nonostante le difficoltà, il pilota ha dimostrato determinazione nel mantenere il proprio ritmo e nel gestire le gomme, sottolineando il valore di un altro podio nella sua carriera.

Con la chiusura del weekend giapponese, il campionato entra in una fase cruciale, con Bagnaia e Martin in una lotta serrata per il titolo, e Acosta che dovrà riprendersi da questa delusione per tornare più forte nelle prossime competizioni. La stagione è ancora lunga e le sorprese non mancheranno.

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Renault lascia la F1: stop alla produzione di motori dal 2026

Renault ha ufficialmente annunciato la sua uscita dalla Formula 1 come produttore di motori a partire dal 2026. Dopo quasi 50 anni di storia nel mondo delle corse, il team Alpine ha comunicato la decisione attraverso una nota ufficiale, confermando che le attività nello storico stabilimento di Viry-Châtillon proseguiranno fino alla fine della stagione 2025. Questo stabilimento, situato a sud di Parigi, è stato il cuore della produzione dei motori Renault, ma verrà presto trasformato in un centro di eccellenza tecnologica e ingegneristica, già dalla fine del 2024.

Renault ha lasciato un segno indelebile nella storia della F1, facendo il suo debutto nel 1977 e rivoluzionando il mondo delle corse con l’introduzione del motore turbo. Nel corso degli anni, ha collezionato ben 12 titoli costruttori e 11 titoli mondiali piloti, dimostrando la sua capacità di competere al più alto livello.

Con l’addio di Renault alla produzione di motori, il futuro di Alpine potrebbe essere legato a una nuova partnership con Mercedes, attuale fornitore di Williams, McLaren e Aston Martin. Anche se non ci sono conferme ufficiali, questa mossa rappresenterebbe una significativa riorganizzazione per il team, proiettandolo verso una nuova fase a partire dal 2026.

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