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Attualità

Venosa (PZ) | Successo per la “Giornata Digitale” al Castello Aragonese

Questura di Potenza

Sabato 28 settembre, il Castello Aragonese di Venosa ha ospitato la “Giornata Digitale”, un evento organizzato dal Comune per promuovere la “facilitazione digitale”. L’iniziativa, parte di un progetto della Regione Basilicata, ha l’obiettivo di rendere i servizi digitali della Pubblica Amministrazione più accessibili e sicuri per i cittadini. Durante l’incontro, esperti come la dirigente regionale Emilia Piemontese e l’ingegnere Salvatore Panzanaro hanno illustrato le opportunità offerte dagli strumenti digitali di base e i servizi online.

Anche l’INPS è stato protagonista, con la direttrice Benedetta Dito che, insieme a funzionari dell’ente, ha presentato l’ampia gamma di servizi disponibili per gli utenti sul portale previdenziale. Un ulteriore tema chiave della giornata è stato la sicurezza informatica, affrontato dal Vice Questore Aggiunto Marcello Rizzuti, responsabile della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Potenza, che ha esposto le principali sfide legate alla protezione dei dati e alle minacce online.

L’evento ha suscitato grande interesse tra la comunità locale, coinvolgendo numerosi partecipanti e ricevendo consensi per l’importanza dei temi trattati.

Attualità

Raid aerei israeliani a Beirut dopo l’offensiva di terra. Missili iraniani contro lo Stato ebraico

Una serie di raid aerei si sono registrati nel quartiere Dahiyeh di Beirut durante la notte da parte dei caccia israeliani che hanno preso di mira diversi siti di Hezbollah, tra cui stabilimenti di produzione di armi e altre infrastrutture militari, afferma l’IDF in una dichiarazione. “L’organizzazione terroristica Hezbollah costruisce intenzionalmente i suoi siti di produzione di armi e militari sotto il cuore di Beirut e li inserisce nei centri abitati della città”, afferma l’esercito israeliano aggiungendo che l’IDF continua a operare “per garantire il ripristino della sicurezza dello Stato di Israele e dei suoi cittadini”. Ciò avviene dopo che l’esercito israeliano ha lanciato raid limitati nel Libano meridionale nella tarda serata di ieri contro le forze di Hezbollah e le infrastrutture posizionate lungo il confine settentrionale di Israele, ore dopo che si diceva che il gabinetto di sicurezza avesse approvato i piani per la nuova fase della guerra contro il gruppo terroristico libanese, in una mossa per la quale gli Stati Uniti sembravano esprimere il loro sostegno.

Nelle prime ore di questa mattina, l’IDF ha affermato che un’incursione “mirata e limitata” era iniziata diverse ore prima, concentrata su obiettivi e infrastrutture di Hezbollah in diversi villaggi libanesi lungo il confine che rappresentavano una minaccia immediata per le città israeliane dall’altra parte della Linea Blu. Le truppe di terra che operavano nel Libano meridionale erano assistite da forze aeree e di artiglieria, ha affermato l’esercito, aggiungendo che l’operazione si basava su piani elaborati dallo Stato maggiore e dal Comando settentrionale dell’IDF.

In serata le forze di difesa israeliane hanno annunciato che sono stati lanciati dei missili, almeno 102, dall’Iran contro Israele. Lo riferiscono i media arabi. L’allarme è risuonato in diverse zone del Paese. E’ di 3 morti e 17 feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta a Jaffa, in Israele. Almeno due terroristi, uno dei quali armato di fucile d’assalto, hanno effettuato l’attacco.

foto: IPA Agency

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Torino | Reperti archeologici peruviani restituiti

CC Torino

Il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino ha ufficialmente restituito alla Repubblica del Perù una serie di reperti archeologici di inestimabile valore, nel corso di una cerimonia tenutasi presso il Consolato Generale del Perù a Torino. Gli oggetti, sottratti illegalmente dal loro paese d’origine, sono stati recuperati grazie a due diverse operazioni investigative condotte rispettivamente nel 2014 e nel 2021.

La prima indagine ha portato al sequestro di numerosi manufatti precolombiani, tra cui due statuette in ceramica note come “Cuchimilco”, risalenti alla cultura Chancay, fiorita tra l’XI e il XV secolo. Questi preziosi oggetti erano stati trovati in un’abitazione privata senza alcuna documentazione che ne certificasse la legittima provenienza.

Nel secondo caso, avvenuto nel 2021, una statuetta simile, scoperta in una fiera a Torino, è risultata essere una replica, ma l’analisi scientifica ha rivelato l’autenticità del tessuto di piume che la adornava, collegato alla cultura Nasca, sviluppatasi tra il 200 a.C. e il 600 d.C. Anche in questa occasione, mancavano le certificazioni necessarie per comprovare la lecita acquisizione del reperto.

Le indagini, condotte in collaborazione con la Procura della Repubblica di Torino e le autorità peruviane, hanno confermato che i manufatti provenivano da scavi clandestini ed erano stati esportati illegalmente. Il successivo dissequestro ha permesso la restituzione al Perù, garantendo così la salvaguardia di questi simboli dell’identità culturale delle antiche popolazioni sudamericane.

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Grosseto | Intensificati i controlli per tutelare il settore turistico

GdF Grosseto

Durante la stagione estiva, la Guardia di Finanza di Grosseto ha potenziato i controlli economici sul territorio per proteggere il settore turistico e contrastare fenomeni di abusivismo e contraffazione. Queste operazioni hanno coinvolto vari comuni costieri della provincia, contribuendo a garantire la legalità e la sicurezza per residenti e turisti.

Un intervento significativo ha portato al sequestro di oltre 3.300 articoli contraffatti, tra cui abbigliamento e accessori delle più note marche. In particolare, le Fiamme Gialle hanno scoperto un deposito illegale di prodotti falsi, rimuovendo circa 2.400 articoli destinati alla vendita non autorizzata. Questo colpo ha sottratto al mercato merce di valore stimato di 170.000 euro, potenzialmente dannosa per i consumatori.

Le operazioni non si sono limitate alla lotta contro la contraffazione. Anche nel contrasto alla droga, sono stati sequestrati oltre 1,3 kg di sostanze stupefacenti, con la denuncia di 8 spacciatori. I controlli si sono concentrati nei luoghi frequentati dai giovani, avvalendosi dell’ausilio di unità cinofile specializzate.

In aggiunta, sono stati identificati redditi da locazione non dichiarati per circa 600.000 euro e sono stati scoperti 14 lavoratori in nero. Queste indagini sono fondamentali per garantire un mercato leale, sostenendo gli imprenditori onesti della provincia.

Inoltre, sono state effettuate sanzioni per irregolarità nei prezzi delle tariffe di sosta e per la vendita di alcolici a minorenni. Queste attività evidenziano l’impegno costante della Guardia di Finanza nel tutelare la sicurezza economico-finanziaria, contribuendo a un’estate più sicura e regolare per tutti.

Si sottolinea che gli indagati sono considerati presunti innocenti fino a prova contraria.

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