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Cronaca

Brescia | Violenza sessuale e tentato omicidio: marocchino 16enne arrestato

Un ragazzo di 16 anni, di origine marocchina, è stato arrestato dalla Polizia di Brescia per una serie di reati gravi, tra cui tentato omicidio e rapina aggravata. Attualmente, il giovane si trova nel carcere minorile Beccaria di Milano. Gli eventi che hanno portato all’arresto si sono verificati durante l’estate scorsa nella provincia di Brescia.

Le indagini hanno rivelato che il 5 luglio il giovane, insieme a un complice, avrebbe assalito un uomo, sottraendogli un telefono cellulare e infliggendogli diverse ferite al volto con un oggetto affilato. Solo pochi giorni dopo, il 15 luglio, il ragazzo è accusato di aver aggredito una donna, minacciandola con una forbice e colpendola ripetutamente. Infine, il 5 agosto, durante un litigio con un altro straniero, il 16enne avrebbe sferrato un colpo al ventre dell’uomo con un oggetto appuntito, mettendo a serio rischio la sua vita.

Questo episodio solleva preoccupazioni significative sulla violenza giovanile e sul ruolo delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza pubblica. Le autorità continuano a indagare per chiarire la dinamica degli eventi e le eventuali responsabilità dei complici coinvolti.

Calabria

Crotone | Indagini su poliziotto che ha ucciso Francesco Chimirri in una colluttazione

A Crotone, un viceispettore di polizia è attualmente indagato per omicidio dopo l’uccisione di Francesco Chimirri, un 44enne, avvenuta lunedì scorso. Il procuratore della Repubblica, Giuseppe Capoccia, ha annunciato che le indagini non si limiteranno solo all’agente coinvolto, ma si estenderanno anche a tutte le persone presenti durante l’episodio, comprese quelle che hanno aggredito il poliziotto.

Secondo quanto emerso, Chimirri era a bordo di un’auto con un’altra persona quando l’agente, in borghese ma rapidamente identificatosi, è intervenuto. La situazione è degenerata in una violenta colluttazione in cui il poliziotto ha sparato tre colpi, colpendo mortalmente il 44enne. Durante l’incidente, il figlio di Chimirri, presente sul posto e testimone della scena, ha cercato di vendicare la morte del padre raccogliendo la pistola caduta dal poliziotto, ma senza riuscire a sparare.

Le autorità stanno ora approfondendo i dettagli di quanto accaduto e le dinamiche dell’evento, cercando di chiarire il coinvolgimento di tutte le persone presenti e le circostanze che hanno portato a questa tragica fatalità.

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Campania

Avellino | Violenza sessuale su bimba: arrestato 76enne

Le indagini sono scattate dopo un post su Facebook dal nonno della vittima, al quale la piccola aveva raccontato quanto avvenuto . 76enne di Avellino è stato arrestato per violenza sessuale pluriaggravata ai danni di una bambina di 10 anni. Il nonno è stato convocato in Commissariato, dove ha riferito le confidenze ricevute dalla nipotina. La bimba, ascoltata alla presenza di una psicologa, ha confermato quanto già confidato al nonno. Le indagini hanno permesso di identificare l’ indagato, riconosciuto fotograficamente dalla minore.

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Calabria

Incendio doloso a Gallico (RC) | Arrestato 88enne

Un anziano di 88 anni è stato arrestato a Gallico, un comune della provincia di Reggio Calabria, con l’accusa di aver appiccato un incendio a una palazzina. L’episodio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, quando il pensionato, con il volto coperto, ha messo in atto il gesto criminale.

I carabinieri, grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza della zona, hanno potuto ricostruire i dettagli dell’azione. L’uomo ha prima coperto le telecamere con della vernice nera e poi ha dato fuoco alla saracinesca di un garage. Le fiamme si sono propagate rapidamente, causando l’esplosione di un’auto parcheggiata e danneggiando gravemente il piano terra dell’edificio. Fortunatamente, gli abitanti della palazzina, una coppia di anziani, sono riusciti a mettersi in salvo grazie anche all’intervento tempestivo dei carabinieri e dei vigili del fuoco.

L’anziano è stato identificato grazie al suo passo claudicante, che ha tradito la sua identità. Già noto per episodi simili, è stato posto ai domiciliari. Durante la perquisizione nella sua abitazione, i militari hanno rinvenuto il materiale utilizzato per l’incendio e tracce di vernice nera sulle sue mani. Le indagini hanno rivelato che il gesto potrebbe essere stato motivato da dissidi pregressi con il proprietario dell’immobile.

Questo grave episodio ha scosso la comunità locale, sollevando interrogativi sulla sicurezza e sull’integrità dei rapporti tra i cittadini.

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