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Attualità

Napoli | Inaugurata la nuova sede dell’Ordine dei Giornalisti

La Campania ha appena accolto una nuova era per il suo Ordine dei Giornalisti con l’inaugurazione della nuova sede situata in via Partenope 5, a Napoli. Questo passaggio segna un’importante svolta dopo anni trascorsi negli uffici di via Cappella Vecchia. La scelta di una posizione strategica e luminosa, affacciata sul lungomare, non è solo una questione logistica, ma riflette anche l’impegno dell’Ordine nel rinnovare la propria immagine e operatività.

L’immobile, di proprietà della Regione Campania, è stato messo a disposizione dopo che l’Ordine ha avviato una ricerca per un nuovo spazio idoneo. Il trasferimento avviene in un contesto significativo, proprio a pochi giorni da un’altra cerimonia legata al mondo del giornalismo, che ha visto il trasferimento della ‘Mehari’, l’auto simbolo di Giancarlo Siani, un noto giornalista ucciso dalla camorra.

Durante l’inaugurazione, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha sottolineato l’importanza di una stampa libera e responsabile, affermando che i giornalisti devono riportare i fatti con verità e integrità. Ha messo in guardia contro i pericoli delle fake news, che possono avere gravi conseguenze sulle vite delle persone. De Luca ha anche toccato il tema della precarietà nel settore giornalistico, rimarcando il ruolo cruciale della corretta informazione nella salvaguardia della democrazia.

Accolto dal presidente dell’Ordine, Ottavio Lucarelli, e dal vicepresidente, Mimmo Falco, il governatore ha anche scherzato sul fatto che la nuova sede era un “po’ la sua casa”, ma ha chiarito che il trasferimento è avvenuto senza condizioni, salvo l’obbligo del pagamento del canone di locazione.

Gli uffici della nuova sede sono già operativi e pronti a servire i giornalisti e la comunità, contribuendo a un’informazione di qualità che rappresenta un baluardo essenziale per la società. Con questo nuovo inizio, l’Ordine dei Giornalisti della Campania si prepara ad affrontare le sfide del futuro, promuovendo un’informazione sempre più responsabile e incisiva.

Attualità

Treccani, negli anni ’80 anche i vocabolari scoprono il sessismo

La battaglia contro la discriminazione di genere ha bisogno anche del sostegno linguistico e la parola sessismo, protagonista oggi del dibattito sociale e presente sempre più spesso in tutti i media, ha trovato riscontro ufficiale nei vocabolari a partire dagli anni ’80, in particolare, tra gli altri, nel Vocabolario della lingua Italiana Treccani, pubblicato tra il 1986 e il 1994.
A ricostruire l’interessante storia di un termine “coniato nell’ambito dei movimenti femministi degli anni Sessanta del Novecento per indicare l’atteggiamento di chi (uomo o donna) tende a giustificare, promuovere o difendere l’idea della inferiorità del sesso femminile rispetto a quello maschile e la conseguente discriminazione operata nei confronti delle donne in campo sociopolitico, culturale, professionale, o semplicemente interpersonale; anche, con significato più generale, tendenza a discriminare qualcuno in base al sesso di appartenenza” è la linguista Valeria Della Valle, direttrice con Giuseppe Patota del Vocabolario Treccani, in occasione del Festival Treccani della Lingua Italiana organizzato a Lecco dalla Fondazione Treccani Cultura e dal Comune di Lecco dal 27 al 29 settembre e dedicato alla parola sessualità.

“La battaglia civile per un uso non sessista della lingua è stata aiutata dai vocabolari che hanno registrato la parola sessismo con definizioni chiare e non conformiste. Al contrario, una parola come omosessualità fu accolta nel 1942 nel Dizionario Moderno di Alfredo Panzini, ma era definita come Aberrazione del senso genetico, il quale è invertito, si risveglia cioè soltanto per effetto di persone dello stesso sesso. Antico e nuovo pervertimento. E’ interessante notare che la parola sessismo apparve negli anni ’70 ed entrò a pieno titolo nei vocabolari negli anni ’80, per segnalare l’esistenza di un fenomeno sempre più ampio di discriminazione delle donne in vari contesti sociali”.

Dopo sessismo un gran numero di parole collegate alla sessualità si è imposto nei dizionari, come ad esempio asessuale, bisessuale, intersessuale, transessuale (da preferire agli inutili prestiti dall’inglese, come bigender, cisgender, transgender).
La prova, per Valeria Della Valle, che la lingua italiana “è una lingua viva, cha sa rinnovarsi e che ha tutti gli strumenti per creare le parole necessarie per denominare nuove realtà, nuove sensibilità, nuove situazioni. Per discuterne, quest’anno la parola sessualità è stata posta al centro del Festival Treccani della Lingua Italiana”. Festival che continua a portare avanti l’impegno e le raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana.

– foto: Ipa Agency –

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Attualità

Fs, presentate a Innotrans le nuove tecnologie di RFI

Tecnologia e intelligenza artificiale applicate alla manutenzione, al monitoraggio e alla prevenzione dei rischi naturali. Alla Fiera Internazionale della tecnologia dei trasporti di Berlino, Innotrans, si alza il sipario sulle tecnologie di ultima generazione presentate da RFI, società del Gruppo Fs Italiane. I nuovi sistemi rappresentano un significativo passo avanti per migliorare e potenziare le infrastrutture ferroviarie italiane. Dal Drone terrestre trasportabile al sistema integrato per la protezione automatica dei cantieri, fino ad arrivare al sistema di allertamento nazionale delle frane. “E’ importantissimo essere qui, una grande occasione per far vedere anche quello che stiamo facendo. L’innovazione nel nostro Piano industriale è un nostro obiettivo importante, siamo qui anche con soluzioni innovative per la manutenzione. Grande impegno su questa linea di piano e su questa traiettoria che è già completa, perchè sui nostri progetti nel nostro sito sperimentale di Bologna San Donato già abbiamo alcuni prototipi estremamente innovativi. Ovviamente la fase più interessante sarà quella di industrializzazione”. Afferma l’Ad di RFI, Gianpiero Strisciuglio. Il Drone terrestre trasportabile è un mezzo autonomo per poter monitorare le linee ferroviarie durante un’interruzione per il controllo della libertà della sede ferroviaria a seguito di attività manutentive e/o lavori, prima della riattivazione della circolazione. Un veicolo ferroviario elettrico a quattro ruote dotato di sensori di visione frontale e laterale in grado di rilevare ostacoli in entrambe le direzioni di marcia.
Il Sipac – sistema integrato per la protezione automatica dei cantieri, è un sistema che attua una protezione tecnologica del binario per la sicurezza del personale di manutenzione che opera nelle località di servizio rispetto al movimento di treni, manovre e mezzi d’opera, sul binario oggetto delle lavorazioni e sui binari fisicamente adiacenti. Poi c’è Urv – Unmanned railway vehicle, il primo prototipo di veicolo ferroviario a guida autonoma attrezzato per viaggiare sulle linee Alta Velocità e creato per svolgere attività ispettive in un contesto di sicurezza che consentirà di verificare lo stato delle linee AV in anticipo rispetto al passaggio del primo treno del giorno. SANF-RFI – sistema di allertamento nazionale delle frane, è un sistema di allerta per la previsione di frane pluvio-indotte lungo l’infrastruttura di RFI realizzato in collaborazione con il CNR. SANF-RFI è composto da tre blocchi principali. Il primo consente l’importazione delle misure e delle stime quantitative della precipitazione. Il secondo permette il confronto tra le piogge misurate e/o previste e le soglie pluviometriche di tipo cumulata/durata della pioggia. Il terzo genera e distribuisce mappe di previsione a scala sinottica che mostrano i livelli di criticità in caso di frane pluvioindotte lungo le linee ferroviarie italiane. Infine, Early warning sismico.
Data l’elevata sismicità del territorio nazionale, RFI ha sviluppato negli ultimi anni una serie di strumenti e sistemi innovativi per la gestione post-sismica dell’infrastruttura. Nasce così, in collaborazione con Eucentre, l’applicativo SISMA, attualmente attivo in Sala Operativa, che consente di identificare le porzioni della rete dove applicare restrizioni alla circolazione. In particolare, grazie ad una convenzione con il Dipartimento di Protezione Civile e con INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), RFI riceve al verificarsi di un terremoto di Magnitudo superiore a 4 una comunicazione entro circa 5 minuti dalla fine dell’evento.
-foto ufficio stampa Fs-
(ITALPRESS).

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Ecam, dialogo globale e multilateralismo per un mondo più solidale

Si è svolto a New York, in occasione della settantanovesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il sesto summit dell’Ecam – European Council for Africa e Middle East -, la piattaforma di dialogo globale creata per favorire la comunicazione, le connessioni economiche, la pace e la stabilità.
Capi di Stato e di Governo, rappresentanti dell’ONU e dell’Unione Europea insieme per confrontarsi sulla sanità come diritto fondamentale, sulla green transition, sull’istruzione, la ricerca e sull’agro-industria.

All’evento, organizzato e coordinato dal Presidente e fondatore dell’Ecam, Kamel Ghribi, sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente del Botswana, Mokgweetsi Masisi; il Primo Ministro dell’Uganda, Robinah Nabbanja; il Direttore Generale dell’OMS, Tedros Ghebreyesus; il Ministro di Stato agli Affari esteri emiratino, Sheikh Shakhbout Nahyan Al Nahyan; il Commissario per gli Affari Internazionali di NYC, Edward Mermelstein; il Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite e Consigliere Speciale per l’Africa, Cristina Duarte; il Segretario Esecutivo della Commissione Economica dell’ONU per l’Africa Claver Gatete; i Ministri di Senegal, Costa d’Avorio e Mauritania; alti rappresentanti delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e di altre organizzazioni internazionali.

Nel corso del suo discorso introduttivo Kamel Ghribi ha dichiarato: “Oggi è una di quelle giornate in cui si rafforza la mia fiducia nel dialogo globale e nel multilateralismo. Dopo anni dalla fondazione di ECAM e tanto impegno, oggi una nuova conferma: ne è valsa la pena! E’ questa la direzione giusta da seguire, affinchè il mondo possa diventare più sicuro e più equo”.
I lavori, ai quali ha preso parte ed è intervenuto il Presidente del Gruppo San Donato, Angelino Alfano, sono stati conclusi dal Segretario Generale dell’Ecam, l’Ambasciatore Ettore Sequi.
-foto ufficio stampa Ecam-

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