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Cronaca

Rimini | Accorsi in difesa di una giovane turista aggredita, subiscono a loro volta una violenza: un arresto

Nel pomeriggio del 9 settembre, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale a seguito di un episodio di violenza avvenuto sul lungomare Murri di Rimini. L’uomo, visibilmente ubriaco, è stato fermato dopo aver aggredito una giovane madre, con cui era in lite, e successivamente aver attaccato gli agenti intervenuti per fermarlo.

L’allarme è stato lanciato verso le 18:30, quando diverse segnalazioni al numero di emergenza 112 hanno riferito di un uomo che, strattonando una donna, tentava di sottrarle una neonata che teneva in braccio. Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato l’uomo e la donna, circondati da passanti che cercavano di difendere la vittima.

Alla vista della Polizia, l’uomo ha reagito violentemente, inveendo contro gli agenti e poi colpendoli con calci e pugni. Nonostante la resistenza, gli operatori sono riusciti a mettere in salvo la donna e la bambina e a contenere l’aggressore, che è stato poi portato in Questura per essere identificato.

Gli accertamenti hanno rivelato che la coppia coinvolta è marito e moglie e che la bambina, di soli quattro mesi, è la loro figlia. Il diverbio è scaturito dopo che l’uomo, ubriaco dopo una giornata al mare, pretendeva di tenere la neonata in braccio, cosa che la moglie ha rifiutato, scatenando la lite.

La donna, informata dei suoi diritti, ha scelto di non sporgere querela. La situazione resta comunque monitorata dalle autorità, mentre l’uomo è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo previsto per oggi.

Campania

Giugliano in Campania | 4 misure cautelari per associazione di tipo mafioso

I Carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno arrestato quattro persone in un’operazione contro la criminalità organizzata, in particolare contro il clan Mallardo, attivo nel territorio di Giugliano in Campania. L’operazione è stata effettuata in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

I soggetti arrestati sono accusati di associazione di tipo mafioso e di tentate estorsioni aggravate, mirate a intimidire imprenditori per garantirsi pagamenti illeciti, consentendo loro di continuare a operare senza subire ritorsioni.

È importante notare che il provvedimento è una misura cautelare nell’ambito delle indagini preliminari. Gli arrestati sono considerati presunti innocenti fino a una eventuale condanna definitiva e hanno la possibilità di impugnare l’ordinanza.

Questa operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività mafiose e tutelare la legalità e la sicurezza economica nella regione, sostenendo le imprese oneste e riducendo l’influenza delle organizzazioni criminali sul territorio.

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Cronaca

Padova | Scoperta frode sul Reddito di Cittadinanza

GdF Padova

Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Padova ha portato alla luce un caso di indebita percezione del reddito di cittadinanza, con un ammontare di oltre 130.000 euro. I militari, in collaborazione con l’INPS, hanno avviato indagini su diversi residenti dell’Alta padovana che, tra il 2021 e il 2023, hanno usufruito di questo sostegno economico.

Le indagini hanno rivelato irregolarità significative, tra cui la mancata comunicazione di informazioni cruciali necessarie per la corretta erogazione del beneficio. In alcuni casi, è emerso il possesso di beni di valore, come autoveicoli di grossa cilindrata, che avrebbero dovuto essere dichiarati.

Di conseguenza, 17 individui sono stati segnalati alla Procura di Padova per possibili violazioni. L’operazione sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nel monitorare l’uso delle risorse pubbliche e combattere le frodi ai danni dei cittadini bisognosi. Si precisa che gli indagati sono presunti innocenti fino a eventuale condanna definitiva.

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Calabria

Calabria | ‘Ndrangheta: Operazione nel crotonese, 31 misure

I Carabinieri del Comando provinciale di Crotone, supportati da unità provenienti da altre province calabresi, hanno eseguito un’operazione di vasta portata che ha portato all’arresto di 31 individui legati a cosche mafiose del territorio. Il provvedimento, richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e convalidato dal Gip, prevede 15 custodie in carcere, 7 arresti domiciliari e 9 obblighi di dimora.

Le indagini sono iniziate dopo un episodio estorsivo ai danni di un imprenditore di Cutro, rivelando una rete complessa di attività illegali tra cui estorsione, usura e traffico di stupefacenti. Questo scenario si è delineato dopo l’arresto del boss Nicolino Grande Aracri e ha messo in luce la rivalità tra la famiglia Martino, già legata a Grande Aracri, e un’altra cosca locale.

L’inchiesta, condotta attraverso intercettazioni e attività di osservazione, ha fatto emergere la capacità della famiglia Martino di esercitare il controllo sul territorio mediante intimidazioni, estorsioni e traffico di droga. Inoltre, i militari hanno documentato la disponibilità di armi da parte degli indagati, confermando l’operatività dell’associazione mafiosa in questione.

La scoperta di danneggiamenti a veicoli appartenenti a membri di spicco della famiglia Martino ha fornito ulteriori elementi per comprendere le dinamiche interne e le relazioni tra le varie cosche della provincia. Questo intervento dei Carabinieri rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione.

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