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Cronaca

Paderno Dugnano | Il 17enne autore della strage familiare: “Ho agito di impulso”

Il 17enne accusato della strage di Paderno Dugnano, che ha portato alla morte dei suoi genitori e del fratello minore, ha dichiarato al suo avvocato di aver agito impulsivamente, senza una riflessione premeditata. Durante un incontro con il suo legale, Amedeo Rizza, nel carcere minorile Beccaria di Milano, il giovane ha espresso il suo dispiacere per le vite spezzate, ammettendo che solo ora sta comprendendo la gravità delle sue azioni.

Il ragazzo ha descritto il suo gesto come un atto di “emancipazione”, motivato da un malessere interiore e dal desiderio di libertà, sebbene non abbia imputato ai familiari responsabilità specifiche. Nonostante ciò, ha riconosciuto di non essere pienamente consapevole al momento del delitto, come dimostrerebbe anche il numero elevato di coltellate inflitte. Il legale ha spiegato che il giovane sta iniziando a prendere coscienza di ciò che ha fatto, anche se non riesce ancora a dare una spiegazione chiara del perché sia arrivato a compiere un gesto così estremo.

L’udienza per la convalida dell’arresto e la custodia cautelare nel carcere minorile è stata richiesta dalla Procura per i minori, con l’accusa di omicidio pluriaggravato, compresa la premeditazione. Tuttavia, la difesa potrebbe contestare quest’ultima aggravante, considerando le dichiarazioni del giovane che sembrano indicare una decisione maturata solo in quella tragica serata.

Nel corso di un secondo interrogatorio, il giovane ha cercato di fornire ulteriori dettagli sugli eventi della notte del delitto, ma ha continuato a sottolineare la sua difficoltà nel spiegare il gesto. Il suo avvocato ha anche menzionato la possibilità di ulteriori accertamenti psicologici e psichiatrici per comprendere meglio cosa abbia scatenato la tragedia.

Il prossimo passo sarà l’udienza di convalida davanti al giudice, durante la quale il giovane dovrà cercare di ricostruire gli eventi e spiegare, se possibile, cosa lo abbia portato a compiere un’azione così devastante.

Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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Cronaca

Firenze | Arrestati due giovani per truffa

GdF Firenze

Nel quartiere 5 di Firenze, due giovani di origine sinti sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza dopo aver tentato di ingannare un cittadino locale nella compravendita di orologi di lusso. Durante un controllo in un bar, i militari hanno osservato la trattativa tra i ragazzi e il venditore, notando che questi mostrano al potenziale acquirente uno zaino pieno di mazzette di banconote.

Un’accurata ispezione ha rivelato che, mentre alcune banconote erano autentiche, il resto del denaro era falso. In totale, sono state sequestrate 230.500 euro, di cui solo 10.300 in banconote genuine. Inoltre, all’interno di un trolley portato dai giovani, è stata rinvenuta una macchina conta-soldi, evidenziando l’intento fraudolento.

I due arrestati, già con precedenti penali, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione sottolinea l’importante ruolo della Guardia di Finanza nella lotta contro le frodi e nel proteggere i cittadini onesti, rafforzando la sicurezza del sistema economico. Le indagini sono attualmente in corso per chiarire ulteriori dettagli e responsabilità legali.

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Cronaca

Venezia | Blitz della Guardia di Finanza: sequestrati 2.700 kg di vongole

GdF Venezia

L’operazione della Guardia di Finanza di Chioggia ha portato al sequestro di 2.700 kg di vongole veraci, destinate a un mercato illecito, privo di qualsiasi tracciabilità sanitaria. Il valore commerciale del carico sequestrato si attesta intorno ai 32.000 euro. Durante l’operazione, è stato anche confiscato un natante dotato di un potente motore fuoribordo, e sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 8.000 euro.

I controlli, che hanno coinvolto diverse unità navali e pattuglie terrestri, si sono concentrati non solo sulle aree di raccolta, ma anche sul trasporto delle vongole, garantendo che ogni partita di molluschi rispettasse le normative vigenti. La mancanza di documentazione sanitaria ha reso impossibile garantire la sicurezza del prodotto, suscitando preoccupazioni per la salute dei consumatori.

L’iniziativa della Guardia di Finanza è parte di un più ampio impegno per la tutela della salute pubblica e per la promozione di pratiche di pesca legali, specialmente in un contesto economico già compromesso dalla presenza del granchio blu, una specie invasiva che sta devastando l’ecosistema lagunare.

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