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Cronaca

Treviso | Pregiudicato si finge povero e chiede l’ammissione al gratuito patrocinio pur avendo percepito 300 mila euro

Nel corso di indagini finalizzate a contrastare l’accesso indebito a prestazioni sociali agevolate, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno scoperto un caso di frode riguardante la richiesta di patrocinio a spese dello Stato. Un pregiudicato, residente nella provincia trevigiana, ha infatti presentato al Tribunale locale una domanda di ammissione al gratuito patrocinio, autocertificando per l’anno 2022 un reddito di soli 11.000 euro. Tuttavia, ha omesso di dichiarare la percezione di proventi illeciti per un totale di circa 300.000 euro.

Le indagini, avviate su richiesta del Giudice per le Indagini Preliminari di Treviso, hanno portato alla scoperta della falsa dichiarazione tramite l’incrocio dei dati forniti dall’indagato con le banche dati disponibili. Il soggetto in questione, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, è attualmente indagato per truffa, estorsione e lesioni personali commesse nella provincia di Treviso.

La frode scoperta dalle Fiamme Gialle riguarda la mancata dichiarazione di redditi illeciti derivanti da truffe online nelle province di Arezzo, Caserta, Salerno, Venezia, Verona, e Vicenza. Il modus operandi prevedeva la pubblicazione di annunci falsi per la vendita di automobili usate. Dopo aver ricevuto i pagamenti dai potenziali acquirenti, il truffatore non consegnava i veicoli, intascando così i soldi senza offrire il bene promesso.

A causa della falsa dichiarazione presentata per ottenere il patrocinio gratuito, il pregiudicato non solo è stato escluso dall’ammissione al beneficio, ma è stato anche denunciato alla Procura della Repubblica di Treviso. Il reato contestato, particolarmente grave, è punito con la reclusione da 1 a 5 anni e una multa da 300 a 1.500 euro. Di recente, gli è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto che prelude all’eventuale rinvio a giudizio.

L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Treviso, in stretta collaborazione con gli Uffici Giudiziari locali, ha avuto lo scopo di impedire l’illegittima concessione del gratuito patrocinio a un soggetto non avente diritto.

Cronaca

Da inizio anno 67 suicidi in carcere, numeri in aumento

Le persone detenute che dall’inizio dell’anno e fino al 16 settembre si sono suicidate in carcere sono 67 (di cui 2 avvenuti all’esterno dell’istituto). E’ quanto rileva il report del Garante nazionale delle persone private della libertà, sottolineando come si tratta di un dato elevato rispetto allo stesso mese di settembre del 2023 in cui si registrarono 48 suicidi (con un aumento di 19 decessi) e al mese di settembre del 2022 di 7 decessi). Analizzando i dati personali, si rileva che delle 67 persone morte per suicidio 65 erano uomini e 2 donne.

Riguardo alla nazionalità, 36 erano italiane (pari al 54 %) e 31 straniere (pari al 46%), provenienti da 15 diversi Paesi. Le fasce d’età più presenti sono quelle tra i 26 e i 39 anni (30 persone) e tra i 40 e i 55 anni (18 persone); le restanti si distribuiscono nelle classi 18-25 anni (7 persone), 56-69 anni (11 persone) e ultrasettantenni (1 persone). Si rileva che l’età media delle persone che si sono suicidate è di circa 40 anni. E’ stata quindi analizzata la durata della permanenza presso l’Istituto nel quale è avvenuto l’evento: risulta che 35 persone, (pari al 52%), si sono suicidate nei primi 6 mesi di detenzione; di queste: 7 entro i primi 15 giorni, 5 delle quali addirittura entro i primi 5 giorni dall’ingresso. Dei 67 eventi suicidari: le regioni maggiormente interessate sono la Campania e la Lombardia con 8; a seguire Campania ed Emilia Romagna e Toscana 7; Veneto 6; Lazio e Sardegna 5; Piemonte e Liguria 4; Abruzzo, Calabria e Sicilia 3; Puglia 2; Marche e Umbria 1.
(ITALPRESS).

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Cronaca

Vicenza | Cittadina testimone di un’aggressione chiama la Polizia, denunciato uomo per rapina impropria

Nella notte tra sabato e domenica, 15 settembre, un episodio di violenza ha scosso via Bortolan a Vercelli. La Centrale Operativa della Questura ha ricevuto una segnalazione da una cittadina che, testimone di un’aggressione, aveva tentato di intervenire per fermare i due uomini coinvolti.

L’incidente è avvenuto dopo che i due individui avevano lasciato un bar nelle vicinanze. Durante la colluttazione, uno dei due uomini ha sottratto lo smartphone dell’altro. La situazione è stata mitigata dall’intervento della passante, che ha avvertito i contendenti della chiamata alle forze dell’ordine. Grazie al tempestivo intervento, il proprietario del telefono è riuscito a recuperare il dispositivo rubato, mentre l’aggressore è riuscito a fuggire.

Gli agenti di polizia, giunti sul posto, hanno raccolto le testimonianze dei presenti e ottenuto una dettagliata descrizione del sospetto. Le ricerche hanno avuto esito positivo poco dopo: il responsabile, un cittadino ivoriano di 26 anni, è stato rintracciato in una strada laterale di Viale della Pace.

Il giovane è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per rapina impropria. Questo incidente sottolinea l’importanza della vigilanza e della prontezza nel rispondere a situazioni di emergenza, evidenziando anche il ruolo cruciale dei cittadini nel mantenere la sicurezza pubblica.

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Cronaca

Torino | Detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, arrestato 23enne

La notte del 17 settembre 2024, una pattuglia della Polizia di Stato di Torino ha arrestato un cittadino marocchino di 23 anni, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti con l’intento di spaccio. L’arresto è avvenuto lungo Lungo Dora Napoli, un’area del centro cittadino.

Durante il turno serale, gli agenti del Commissariato Centro, impegnati in attività di controllo, hanno notato il giovane, già conosciuto alle forze dell’ordine, risalire dalla sponda del fiume e dirigersi verso il ponte Carpanini. I poliziotti hanno deciso di seguirlo e hanno visto il 23enne avvicinarsi a una passerella pedonale, dove tentava di nascondere qualcosa.

Gli agenti sono intervenuti immediatamente e, nonostante il tentativo del giovane di disfarsi della sostanza, sono riusciti a sequestrare tre panetti e mezzo di hashish, per un totale di circa 350 grammi. Il 23enne, con precedenti condanne per reati legati allo spaccio, è stato arrestato e portato in questura.

Il procedimento penale è ora nelle fasi preliminari, e il giovane resta presunto innocente fino a una sentenza definitiva. L’operazione sottolinea l’impegno continuo delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droga e garantire la sicurezza pubblica.

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