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Campania

Napoli | Rimane in carcere il badante killer, potrebbe colpire ancora

Mario Eutizia, un uomo di 48 anni originario di Napoli, rimarrà in carcere dopo essersi autoaccusato dell’omicidio di quattro anziani gravemente malati che aveva assistito come badante negli ultimi dieci anni. La decisione è stata presa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Alessandra Grammatica.

Nonostante Eutizia si sia spontaneamente consegnato alle autorità confessando i delitti, il giudice ha deciso di non convalidare il fermo emesso dalla Procura il 22 agosto, considerando improbabile il rischio di fuga. Tuttavia, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a causa del pericolo di recidiva. Eutizia, infatti, ha dichiarato di voler porre fine alle sue azioni e di desiderare aiuto per evitare ulteriori crimini.

Il giudice ha quindi ritenuto che il rischio di nuovi reati fosse reale e attuale, decidendo di mantenere Eutizia in custodia per garantire la sicurezza pubblica e prevenire altri possibili atti di violenza.

Campania

Caserta | Contrasto all’evasione e al sommerso da lavoro, scoperti 16 lavoratori in nero e sanzionati 41 esercenti

Durante i mesi estivi di luglio e agosto, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha intensificato le operazioni di controllo lungo il litorale domizio, concentrandosi sugli stabilimenti balneari e le attività di ristorazione. L’operazione mirava a contrastare l’evasione fiscale e il lavoro sommerso, con risultati significativi.

Tra i 58 esercizi commerciali ispezionati, è emersa una preoccupante percentuale di irregolarità. Ben 41 esercenti sono stati sanzionati per la mancata emissione di scontrini o ricevute fiscali, rappresentando oltre il 70% degli esercizi controllati. Questa lacuna nella certificazione dei corrispettivi evidenzia una diffusa non conformità alle normative fiscali.

In aggiunta, sono stati individuati 16 lavoratori in nero e uno irregolare. Questi risultati sono frutto di controlli mirati che hanno coinvolto 10 stabilimenti balneari, con l’obiettivo di contrastare l’impiego illecito di manodopera. Le scoperte sottolineano il persistente fenomeno del lavoro sommerso, che continua a compromettere la lealtà del mercato e i diritti dei lavoratori.

Queste azioni si inseriscono in un contesto più ampio di monitoraggio e repressione delle illegalità economiche. Dal inizio dell’anno, la Guardia di Finanza di Caserta ha identificato 165 lavoratori completamente in nero e 440 irregolarmente assunti, portando alla verbalizzazione di 100 datori di lavoro. Inoltre, le indagini fiscali hanno rivelato 44 evasori totali, responsabili di una evasione di redditi superiore a 95 milioni di euro.

Il rafforzamento dei controlli estivi conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel garantire la correttezza e la legalità nel settore turistico e commerciale. Attraverso queste operazioni, le Fiamme Gialle mirano a sostenere una concorrenza sana, proteggere i diritti dei lavoratori e assicurare che le normative fiscali siano rispettate in tutte le attività economiche.

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Campania

Napoli | Sequestrati 120.000 articoli scolastici contraffatti o pericolosi per la salute – VIDEO

All’inizio del nuovo anno scolastico, la Guardia di Finanza di Napoli ha avviato un’importante operazione contro il commercio di materiale scolastico contraffatto o non conforme alle norme di sicurezza. L’operazione ha portato al sequestro di oltre 120.000 articoli, tra cui prodotti di cancelleria e accessori destinati a bambini e ragazzi in età scolare. Questo intervento rientra in un piano mirato a garantire la sicurezza dei consumatori, specialmente dei più giovani, e a contrastare la diffusione di merce illegale sul mercato.

Durante l’operazione, le Fiamme Gialle hanno segnalato 15 persone alla Camera di Commercio per violazioni di natura amministrativa, mentre cinque individui sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per reati legati al commercio di prodotti contraffatti e alla ricettazione.

Nella sola città di Napoli, sono stati ritirati dal mercato oltre 78.000 prodotti, tra cui penne, matite, astucci e forbici, tutti privi delle necessarie certificazioni e delle informazioni obbligatorie per garantire la sicurezza dei consumatori. Quattro responsabili sono stati segnalati alla Camera di Commercio, mentre un altro è stato denunciato alla magistratura.

L’operazione si è estesa anche ad altri comuni della provincia napoletana, tra cui Barano d’Ischia, Portici, Torre del Greco e Torre Annunziata, con il sequestro di 25.000 ulteriori prodotti scolastici irregolari. Anche qui, due persone sono state denunciate e altre sei segnalate per violazioni amministrative.

Controlli simili sono stati effettuati anche nei comuni dell’area flegrea e vesuviana, tra cui Giugliano in Campania, Nola e Casalnuovo di Napoli. In queste località, sono stati individuati e sequestrati oltre 17.000 articoli privi delle indicazioni obbligatorie in lingua italiana e delle informazioni sulle caratteristiche dei prodotti, con ulteriori segnalazioni e denunce.

Durante l’operazione, i “Baschi Verdi” hanno anche sequestrato 382 articoli falsi tra cui accessori di pelletteria e orologi di noti marchi. Dopo aver fermato un veicolo, i militari si sono accorti che il conducente trasportava merce contraffatta, scoprendo poi, a seguito di una perquisizione domiciliare, centinaia di orologi falsi. Il responsabile è stato denunciato per il reato di ricettazione e commercio di prodotti contraffatti.

Questa operazione dimostra l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno della contraffazione e nel tutelare la sicurezza dei consumatori, specialmente quando sono coinvolti prodotti destinati ai bambini.

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Campania

Avellino | Sequestrati Oltre 370.000 Euro nell’ambito di un’indagine su Frodi nei Contributi Pubblici

Nella mattinata odierna, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino ha eseguito due decreti di sequestro preventivo per un valore complessivo di € 376.711,75, su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino. Le misure sono state emesse nei confronti di Alto Calore Servizi S.p.A., l’ente responsabile della gestione del servizio idrico integrato per i Comuni della provincia irpina e in parte del Sannio, e di una società della stessa provincia.

L’indagine è nata a seguito di denunce presentate da alcuni dipendenti di Alto Calore Servizi, i quali hanno dichiarato di essere stati inclusi fra i partecipanti a corsi di formazione finanziati con il “Fondo Nuove Competenze”, che però non hanno mai frequentato. Le investigazioni si sono focalizzate sull’utilizzo dei fondi erogati da questo programma, istituito ai sensi dell’art. 88, comma 1 del Decreto-Legge n. 34/2020, destinato a sostenere le attività formative dei lavoratori.

Secondo quanto emerso finora, i corsi di formazione, seppur formalmente svolti, non avrebbero rispettato i requisiti necessari per accedere ai contributi pubblici. Alto Calore Servizi avrebbe quindi beneficiato del finanziamento senza averne diritto. Coinvolta nelle indagini risulta anche una società di servizi che, secondo le accuse, avrebbe fittiziamente attestato di aver erogato la formazione.

Alla luce degli elementi raccolti fino a questo momento, le accuse mosse riguardano peculato, malversazione di erogazioni pubbliche, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Le indagini proseguono per accertare ulteriori responsabilità e l’esatta dinamica dei fatti.

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