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Cronaca

Roma | Controlli della Polizia: arrestato 23enne cubano per droga e armi, fermato 62enne peruviano

Nel corso di un’operazione di controllo delle strutture ricettive, la Polizia di Stato ha arrestato un 23enne di origini cubane con l’accusa di detenzione illegale di un’arma e violazione della normativa sugli stupefacenti. Nello stesso contesto, è stato fermato un 62enne peruviano, destinatario di un ordine di esecuzione per una condanna a sette mesi di reclusione. L’intervento ha portato all’identificazione di altre sei persone.

Gli agenti del commissariato Porta Maggiore sono intervenuti in uno stabile nel quartiere Pigneto, un tempo sede di un B&B ormai chiuso, dove sono state trovate otto persone all’interno. Durante il controllo, l’attenzione degli investigatori si è concentrata su una mensola, dove hanno scoperto un involucro sigillato con la tipica termosaldatura utilizzata per la confezione di droga. L’involucro conteneva poco più di quattro grammi di cocaina, un bilancino di precisione e 445 euro in contanti.

Nella stessa stanza, occupata dal 23enne cubano, gli agenti hanno effettuato una perquisizione e trovato una pistola calibro 765, completa di un colpo in canna e altri sei proiettili nel caricatore. L’arma risultava rubata lo scorso anno nella provincia di Milano.

Dopo gli accertamenti di rito, il 23enne è stato arrestato per i reati di detenzione illegale di armi e violazione della normativa sugli stupefacenti. La Procura ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida della misura cautelare adottata dalla Polizia. Tuttavia, in questa fase preliminare del procedimento, l’indagato è da considerarsi presunto innocente fino a eventuale condanna definitiva.

Durante lo stesso intervento, i poliziotti hanno identificato anche un 62enne peruviano, risultato destinatario di un ordine di esecuzione per una condanna a sette mesi di reclusione, emesso dalla Procura di Milano. L’uomo è stato quindi accompagnato in carcere, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Calabria

Dipignano (CS) | Un caso di infezione da virus West Nile, adottate misure preventive

La frazione di Laurignano, nel Comune di Dipignano, ha affrontato un caso di infezione da virus West Nile, spingendo le autorità locali ad adottare misure preventive per contenere il problema. Gli amministratori hanno emanato un’ordinanza che invita i residenti a contribuire attivamente alla lotta contro la proliferazione delle zanzare, vettori principali della malattia.

Il documento sottolinea l’importanza di mantenere puliti gli spazi pubblici e privati, esortando i cittadini a non lasciare oggetti e contenitori in grado di raccogliere acqua piovana. Tra i materiali da evitare ci sono copertoni, bottiglie, lattine e qualsiasi altro contenitore in cui possa accumularsi acqua stagnante. Questa accortezza è fondamentale per prevenire lo sviluppo delle larve di zanzara, che trovano un ambiente ideale in tali condizioni.

In aggiunta alle misure di sensibilizzazione, la comunità ha già avviato interventi di disinfestazione, mirati a ridurre la popolazione di zanzare nella zona. Queste azioni, coordinate con le raccomandazioni delle autorità sanitarie, mirano a tutelare la salute pubblica e a contenere la diffusione del virus.

I cittadini sono invitati a seguire le indicazioni fornite e a collaborare per garantire un ambiente più sicuro e sano per tutti. La situazione richiede un impegno collettivo per affrontare efficacemente questa emergenza sanitaria.

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Cronaca

Bolzano | Falsificazione di identità alla stazione

Questura di Bolzano

Due cittadini algerini sono stati denunciati dalla Polizia Ferroviaria di Bolzano dopo aver tentato di nascondere la propria identità. L’episodio è avvenuto nella serata di ieri presso la stazione ferroviaria, dove gli agenti, durante i controlli di routine, hanno notato tre giovani che mostrava segni di nervosismo al loro avvicinarsi.

I giovani, che hanno cercato di allontanarsi, sono stati rapidamente fermati dagli agenti. La mancanza di documenti e di un biglietto di viaggio ha spinto gli agenti a portarli in ufficio per un’identificazione più approfondita. Durante il fotosegnalamento, i due uomini hanno fornito false informazioni personali, ma le loro vere identità sono state scoperte grazie alla consultazione della Banca Dati delle Forze di Polizia.

Dopo le verifiche, i due algerini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e ora sono a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, che provvederà all’adozione di decreti di espulsione e ordini di allontanamento dal territorio nazionale.

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Calabria

San Ferdinando (RC) | Rapinatori messi in fuga dal sistema di sicurezza dell’ufficio postale

Questa mattina, un tentativo di rapina all’ufficio postale di San Ferdinando è stato rapidamente sventato grazie all’efficace sistema di sicurezza presente nell’edificio. Tre malintenzionati, mascherati per non farsi riconoscere, hanno cercato di mettere in atto il colpo, ma sono stati messi in fuga dai dispositivi di protezione.

I ritardatori di apertura delle casseforti, insieme a un sistema di allarme collegato direttamente alle forze dell’ordine, hanno rappresentato un deterrente cruciale, impedendo così ai rapinatori di completare la loro azione. Durante l’incidente, una decina di utenti si trovava all’interno dell’ufficio postale, ma nessuno è rimasto ferito.

L’episodio sottolinea l’importanza di investire in sistemi di sicurezza efficienti, che non solo proteggono i beni, ma garantiscono anche la sicurezza delle persone. La prontezza delle forze dell’ordine, attivate immediatamente dall’allerta, ha contribuito a mantenere la calma e a garantire che la situazione non degenerasse ulteriormente. Le autorità stanno ora indagando per identificare i responsabili del tentativo di rapina e per prevenire simili eventi in futuro.

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