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Politica

La Lega ritira emendamenti al ddl sicurezza sulla castrazione chimica e altre proposte

La Lega ha deciso di ritirare diversi emendamenti al disegno di legge sulla sicurezza in esame presso le commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei Deputati. Tra le proposte rimosse figurano quelle che miravano a introdurre il reato di integralismo islamico, obbligare le prediche religiose a essere svolte esclusivamente in lingua italiana e applicare la castrazione chimica per i condannati per stupri.

Il ritiro di questi emendamenti segna un cambiamento significativo nel dibattito legislativo sul DDL Sicurezza. In particolare, l’emendamento riguardante il reato di integralismo islamico aveva suscitato preoccupazioni per le sue implicazioni sulla libertà religiosa e la potenziale stigmatizzazione delle comunità musulmane. L’idea di limitare le prediche religiose alla sola lingua italiana aveva sollevato interrogativi sul rispetto della libertà di culto e delle tradizioni culturali.

Il Caso della Castrazione Chimica

L’emendamento che prevedeva la castrazione chimica per gli stupratori è stato ritirato, ma non senza una promessa di discussione futura. La Lega ha dichiarato l’intenzione di aprire un tavolo di confronto su questo tema, indicativo di un impegno a esplorare ulteriormente le misure di giustizia penale. Questa misura, molto controversa e discussa, aveva sollevato un acceso dibattito tra sostenitori e oppositori riguardo alla sua efficacia e alle implicazioni etiche e legali.

Il ritiro di questi emendamenti suggerisce un momento di riflessione e riconsiderazione all’interno del partito e tra i legislatori. Mentre alcune proposte sono state abbandonate, altre, come quella sulla castrazione chimica, rimangono aperte a discussioni future. Questo potrebbe indicare una volontà di affinare le politiche di sicurezza e giustizia in modo da bilanciare esigenze di sicurezza pubblica con il rispetto dei diritti umani e delle libertà civili.

Il DDL Sicurezza continua a essere un tema centrale del dibattito politico, e l’evoluzione delle proposte e delle discussioni legislative potrebbe avere un impatto significativo sulle politiche di sicurezza e giustizia in Italia.

Attualità

La Russa “Non sono complottista, centrodestra non è accerchiato”

“Io non sono un complottista, non lo sono mai stati, credo che sia più corretto parlare di un’evoluzione di eventi. Succede una cosa e poi magari qualcuno cerca di utilizzarla. Ma quello non è un complotto, un complotto è quando la cosa viene pensata prima, organizzata nei dettagli”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, su Raitre, intervistato da Piero Chiambretti.
“Normalmente non sono un complottista e non mi sento accerchiato, e non sono convinto, magari qualcuno sì, anche nel centrodestra, che il centrodestra sia accerchiato – ha aggiunto -. Vedo che qualunque cosa sia stata detta e fatta, finchè il popolo dà un consenso a una linea politica trasparente e chiara il complotto non solo non esiste, ma se anche esistesse non avrebbe effetto”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Politica

M5S, Conte “Non sono in lotta con Grillo”

“Non sono in lotta con nessuno”. Queste le parole dell’on. Giuseppe Conte leader del Movimento 5 Stelle, ad Agorà Rai Tre, condotto da Roberto Inciocchi, con riferimento ai rapporti con Beppe Grillo. E alla domanda sulla lettera del fondatore del Movimento risponde: “Le do l’indirizzo degli avvocati”.

foto: Agenzia Fotogrmma

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Politica

Manovra, Meloni “Pronta al confronto, sarà seria e di buon senso”

“C’è un tema di responsabilità sulla gestione delle risorse e con un nuovo Patto di Stabilità con il quale dobbiamo fare i conti. Siamo pronti a un confronto molto concreto nel merito, ma voglio essere chiara, vogliamo seguire la stessa impostazione seguita finora: la legge di bilancio ispirata al buon senso e alla serietà e concentreremo le non molte risorse a disposizione al potere d’acquisto delle famiglie, alle imprese che assumono. Non solo sulla legge di bilancio sono pronta al confronto, ma sono pronta al confronto anche sul tema della burocrazia”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo all’Assemblea di Confindustria.

foto: Agenzia Fotogramma

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