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Cronaca

Padova | Intensa Operazione di Contrasto alla Criminalità di Strada: 8 Arresti e 3 Denunce

In una vigorosa operazione di contrasto alla criminalità di strada, la Squadra Mobile di Padova ha compiuto significativi progressi in soli quattro giorni. Con servizi dispiegati principalmente nella zona della Stazione e in altre aree segnalate dai cittadini, gli agenti hanno assicurato alla giustizia numerosi pregiudicati. Il bilancio dell’operazione include otto arresti, tre denunce, l’esecuzione di tre misure cautelari personali richieste dalla Procura della Repubblica per soggetti recidivi, e cinque espulsioni di stranieri irregolari.

I risultati di questa operazione aumentano il numero degli arresti in flagranza della Squadra Mobile di Padova a 92 dall’inizio dell’anno. In questo periodo, sono stati sequestrati 10 kg di droga tra cocaina, eroina e hashish, e quasi 70.000 euro in contanti sottratti ai pusher.

Dettagli dell’Operazione

  • Minore straniero non accompagnato: Il primo intervento ha riguardato un minore in Via Pordenone, trovato in possesso di due dosi di cocaina e 250 euro, oltre a un messaggio promozionale che indicava la vendita di crack.
  • Tunisini irregolari alla Stazione: Due tunisini con precedenti sono stati arrestati in Via N. Bixio. Uno è stato colto mentre vendeva hashish, l’altro è stato trovato con 15 grammi della stessa sostanza. Entrambi sono stati espulsi e uno di loro è stato trattenuto presso il CPR di Milano.
  • Cocaina in un parcheggio: In Via Romana Aponense, due tunisini irregolari sono stati arrestati dopo essere stati colti a vendere cocaina. Sono stati sequestrati 2.650 euro. Entrambi sono stati sottoposti al divieto di dimora nella provincia di Padova, con uno di loro espulso.
  • Operazioni in parcheggi di supermercati: Due nordafricani sono stati arrestati in Via Rubaltelli e Via Bajardi grazie a segnalazioni di attività di spaccio. Sono stati sequestrati rispettivamente 625 euro e cinque dosi di cocaina. Uno dei pusher è stato condannato a sei mesi di reclusione e 1.000 euro di multa, e poi espulso.

Ulteriori Interventi

  • Reingresso illegale: Un nordafricano, già rimpatriato nel 2022, è stato arrestato per reingresso illegale e nuovamente espulso.
  • Condanna pregressa: Un altro nordafricano, con una condanna di un anno e otto mesi per reati di droga, è stato catturato e condotto nella casa di reclusione di Padova.
  • Possesso di cocaina: Due tunisini con precedenti per armi, patrimonio e immigrazione clandestina sono stati arrestati. Uno è stato trovato in Via Rubaltelli con quattro dosi di cocaina, mentre l’altro è stato sorpreso in Via Beccara a Bertipaglia di Maserà di Padova.

Cronaca

Bolzano | Maxi operazione contro il lavoro nero e irregolare in Alto Adige

GdF Bolzano

La Guardia di Finanza di Bolzano ha condotto un’importante operazione contro il lavoro nero e irregolare, che ha portato all’individuazione di gravi violazioni in diversi settori dell’economia provinciale, con sanzioni per un totale di circa 190 mila euro. Tra le attività sanzionate, spicca un hotel dell’Alta Val Venosta, dove sono stati scoperti tre lavoratori completamente “in nero” e ventisette ulteriori dipendenti che ricevevano pagamenti non tracciati e fuori busta per le ore lavorative eccedenti, nascoste dietro una contabilità parallela. Durante i controlli, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto una somma di 7 mila euro in contanti, destinata ai pagamenti illegali.

Un’altra azienda bolzanina, operante nel settore delle consegne a domicilio, è stata multata per l’impiego irregolare di ben 31 lavoratori, 16 dei quali risultavano privi di qualsiasi contratto. Le indagini hanno rivelato pratiche fraudolente, tra cui l’utilizzo di contratti part-time per personale impiegato a tempo pieno e l’indicazione di permessi non retribuiti in periodi in cui i dipendenti erano invece attivi.

Il fenomeno del lavoro nero ha colpito anche i minori. In due controlli separati, un bar-ristorante di Ora e un’azienda agricola della zona sono stati sorpresi ad impiegare adolescenti non ancora in età lavorativa. Quest’ultima ha tentato di giustificare la presenza dei lavoratori non registrati sostenendo che fossero amici e familiari, ma le dichiarazioni dei dipendenti hanno smentito tale versione, affermando di aver lavorato con la promessa di una retribuzione.

L’operazione, che ha riguardato complessivamente 96 lavoratori “in nero” e 53 irregolari, rappresenta un duro colpo per le pratiche di sfruttamento lavorativo che danneggiano l’economia locale e i diritti dei dipendenti.

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Cronaca

Rimini | Collaborazione tra Guardia di Finanza e AVIS per promuovere la donazione di sangue

GdF Rimini

La Guardia di Finanza di Rimini ha ufficializzato un accordo con la sezione provinciale dell’AVIS, volto a sostenere la diffusione della cultura della donazione di sangue e emocomponenti. Il protocollo d’intesa, siglato dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Alessandro Coscarelli, e dal Presidente Provinciale dell’AVIS, Dott. Pietro Pazzaglini, rappresenta un passo importante per sensibilizzare la comunità sul tema della donazione volontaria.

Grazie a questa collaborazione, l’AVIS di Rimini si impegnerà a fornire supporto nelle attività di sensibilizzazione e nelle eventuali raccolte di sangue, con l’obiettivo di favorire una partecipazione sempre più ampia. Inoltre, le due organizzazioni si propongono di avviare iniziative formative comuni, che coinvolgeranno i rispettivi membri attraverso corsi e scambi di esperienze.

Il Dott. Pazzaglini ha espresso grande apprezzamento per l’impegno della Guardia di Finanza, sottolineando l’importanza di gesti altruistici come la donazione di sangue per salvare vite. Il Col. Coscarelli ha auspicato che questo esempio di solidarietà possa diffondersi, incoraggiando sempre più persone a diventare donatori abituali. Questa iniziativa, che si inserisce nel quadro dei valori solidaristici della Guardia di Finanza, mira a rendere la donazione di sangue una pratica sempre più comune e consapevole nella comunità.

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Cronaca

Torino | Operazione “Sorriso Amaro”: scoperti falsi dentisti a Torino, sequestrati quattro studi per un milione di euro

Nell’ambito di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Torino, sono stati scoperti tre falsi dentisti che operavano senza alcuna qualificazione professionale in diversi studi odontoiatrici nel capoluogo piemontese. L’inchiesta, avviata autonomamente dalle Fiamme Gialle e coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, ha portato al sequestro di quattro cliniche, generando uno scandalo che coinvolge oltre un milione di euro di guadagni non dichiarati.

I presunti colpevoli avevano messo in piedi una rete di studi dentistici che, grazie a tariffe convenienti, riusciva ad attrarre un ampio numero di pazienti, ignari dell’assenza di competenze e autorizzazioni dei medici che li trattavano. Nonostante un primo intervento della Guardia di Finanza ad aprile, che aveva già portato alla chiusura di tre studi, uno dei soggetti aveva riorganizzato l’attività sotto una nuova veste societaria, mantenendo i pazienti e continuando l’esercizio illecito della professione. Anche questa nuova struttura è stata recentemente sequestrata.

L’indagine ha inoltre svelato che i falsi dentisti emettevano certificati medici, corredati di prescrizioni farmaceutiche, utilizzando in modo fraudolento il timbro di un professionista inconsapevole e totalmente estraneo ai fatti. Le agende sequestrate, con i nomi dei pazienti e le somme versate, hanno permesso di quantificare il profitto illecito accumulato dal 2023, aprendo la strada a ulteriori accertamenti fiscali.

Il procedimento penale è ancora in fase di indagine preliminare e la colpevolezza dei coinvolti sarà determinata solo con una sentenza definitiva.

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