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Cronaca

Bologna | Attivista di Extinction Rebellion denuncia abusi in questura

Bologna, 9 luglio 2024 – Un’attivista 33enne del collettivo Extinction Rebellion ha denunciato presunti abusi subiti durante una perquisizione nella questura di Bologna, avvenuta all’indomani di una protesta contro il G7 Scienza e Tecnologia tenutasi a Palazzo d’Accursio. Secondo quanto riportato dal collettivo, la donna e altre 20 persone sono state trattenute per oltre sette ore nonostante avessero fornito i propri documenti alle forze dell’ordine come previsto dalla procedura di identificazione.

L’attivista ha raccontato di essere stata portata in una camera di sicurezza dove le sono stati sequestrati il telefono e altri effetti personali. In seguito, una poliziotta l’ha condotta in un bagno in pessime condizioni igieniche, dove è stata costretta a spogliarsi. “Mi hanno chiesto di togliermi maglietta e gonna, rimanendo in mutande e reggiseno. Mi hanno dato dei fazzoletti per appoggiare i piedi dopo aver tolto le scarpe”, ha raccontato la donna.

Secondo il suo racconto, le è stato poi ordinato di rimanere completamente nuda e di eseguire un piegamento. Solo successivamente, un ispettore che aveva ordinato la perquisizione le ha chiesto scusa, ammettendo che si era andati oltre la normale procedura, in quanto era evidente che non possedesse droga o armi.

La versione della questura, però, contesta queste accuse. Le autorità hanno dichiarato che le modalità delle perquisizioni sono state “rispettose delle procedure e delle norme”, sottolineando che l’autorità giudiziaria è stata “tempestivamente e dettagliatamente informata” dei fatti.

La denuncia dell’attivista ha sollevato preoccupazioni e critiche sulla gestione delle perquisizioni e sul rispetto dei diritti umani da parte delle forze dell’ordine. Il collettivo Extinction Rebellion ha espresso solidarietà alla 33enne, condannando i presunti abusi e chiedendo giustizia per le persone coinvolte.

L’episodio ha acceso il dibattito pubblico, con richieste di maggiore trasparenza e responsabilità nelle operazioni di polizia, specialmente durante le manifestazioni nonviolente. La vicenda è ora al centro di un’indagine per chiarire le circostanze e verificare eventuali responsabilità.

Abruzzo

Ancona | Dà in escandescenza in Ospedale: intervengono i poliziotti del Posto Fisso

Nel pomeriggio di ieri, i poliziotti del Posto Fisso dell’Ospedale Torrette di Ancona, con il supporto degli agenti della Volante, sono intervenuti per calmare un uomo in forte stato di agitazione. I poliziotti hanno notato due uomini nei pressi del Pronto Soccorso, coinvolti in un’accesa lite, con uno di loro che gridava frasi in arabo mentre l’altro tentava di calmarlo. Dopo averli identificati come due fratelli tunisini di circa 40 e 45 anni, si è scoperto che uno dei due, recatosi all’ospedale per degli accertamenti medici, aveva improvvisamente scatenato la sua ira, prendendosela con il fratello e danneggiando con calci e pugni alcune auto parcheggiate.

I medici sono intervenuti per fornire le cure necessarie all’uomo, mentre gli agenti hanno garantito la sicurezza del personale sanitario, evitando che la situazione degenerasse. Il pronto intervento della polizia, insieme al presidio fisso presente nell’ospedale, ha assicurato la sicurezza dell’area e la tranquillità per medici e infermieri.

Il sistema di sicurezza integrato dell’Ospedale Torrette, che include la collaborazione tra Polizia di Stato e guardie giurate, ha dimostrato la sua efficacia, consentendo di prevenire situazioni di rischio e garantendo il regolare svolgimento delle attività sanitarie. Secondo il Questore di Ancona, l’attenzione della Polizia di Stato è costante in tutti i luoghi di rilevanza per la comunità marchigiana, al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.

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Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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Cronaca

Ferrara | Arrestato 25enne di Comacchio, sequestrati oltre 3,5 kg di stupefacenti conservata in frigo

I Carabinieri della Stazione di Lido degli Estensi hanno arrestato in flagranza un 25enne di Comacchio per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. L’operazione è scattata dopo diverse segnalazioni riguardanti un insolito via vai di persone da un’abitazione del paese. I militari hanno deciso di monitorare la situazione e, nel pomeriggio di domenica, hanno fermato un giovane subito dopo aver acquistato una dose di cocaina.

Dopo il controllo del cliente, i Carabinieri sono entrati nell’abitazione, occupata dal 25enne, incensurato e disoccupato. All’interno della casa, una villetta a schiera, è stata rinvenuta una grande quantità di droga: oltre 3,5 kg di hashish, quasi 1 kg di marijuana e alcune dosi di cocaina. Le sostanze erano nascoste in un frigorifero e nella mansarda, con dosi già pronte per la vendita e materiale per il confezionamento.

Insieme alla droga, i Carabinieri hanno sequestrato anche lo smartphone del giovane e oltre 2000 euro in contanti, considerati proventi dell’attività di spaccio. Il 25enne è stato arrestato e portato al carcere di Ferrara. In seguito, il Tribunale ha convalidato l’arresto e ha disposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Comacchio.

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