Connect with us

Attualità

Webuild, utile netto 1^ semestre più che triplicato. Cassa netta 1,4 mld

MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Webuild ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 nonchè esaminato i “Dati Consolidati Adjusted”, al fine di comparare l’andamento gestionale su base omogenea.
Nel corso del 2024, il Gruppo Webuild, facendo leva sulla propria capacità competitiva, ha continuato a beneficiare di un mercato delle infrastrutture in continua espansione, che conferma la solidità e la forza dei megatrend del settore, tra cui la transizione climatica ed energetica, nonchè la scarsità di risorse e la crescita demografica. Il cambio di paradigma nella relazione con i clienti e, più in generale, nel settore delle infrastrutture, oltre che i benefici legati alla dimensione che il Gruppo ha raggiunto e le competenze acquisite nel corso degli anni, continuano a dare a Webuild enormi opportunità di sviluppo.
Da inizio anno, Webuild ha acquisito 7,5 miliardi di euro di nuovi ordini, già oltre il 65% degli ordini attesi per l’intero 2024. Continuando a focalizzarsi sulla costruzione di infrastrutture altamente complesse e innovative, Webuild si è aggiudicata la realizzazione di nuovi ordini tra cui la costruzione di tre dighe in Arabia Saudita, parte del progetto “NEOM”, oltre che la progettazione ed esecuzione di 4 stazioni sotterranee e 6 opere funzionali della tratta ovest della linea 15 del Grand Paris Express.
Il portafoglio ordini risulta pari a 65 miliardi di euro, di cui 56 miliardi relativo a construction, consentendo una buona visibilità sui ricavi e sui margini prospettici e ben bilanciato in geografie a basso rischio, grazie al continuo perseguimento della strategia di de-risking. A ciò si aggiunge una pipeline commerciale di breve termine di oltre 94 miliardi di euro, alimentata dagli importanti piani di investimento lanciati nei mercati chiave monitorati dal Gruppo, quali Europa, Australia, Nord America e Medio Oriente. Il forte momentum commerciale si contestualizza in un volume globale degli investimenti nel settore delle costruzioni di oltre 30.000 miliardi di euro previsto per i prossimi 4 anni.
A livello operativo, il Gruppo ha registrato performance in continua crescita. I Ricavi sono incrementati del 20%, a 5,5 miliardi di euro con una marginalità pari al 7,5%, a 407 milioni di euro. Continua, inoltre, lo sforzo del Gruppo per efficientare i costi sia di sede sia di cantiere e per generare cassa, come dimostrato dalla solida posizione di cassa netta di 1.437 milioni di euro, positiva per il quarto semestre consecutivo.
Il forte profilo operativo e la solidità economico-finanziaria del Gruppo, combinati con un’elevata visibilità dei ricavi, una miglior prevedibilità dei flussi di cassa e il favorevole posizionamento per beneficiare degli investimenti nei paesi chiave per il Gruppo, sono state tra le motivazioni alla base del miglioramento dell’outlook a “Positive” e della conferma del rating “BB” da parte delle agenzie di rating Fitch Ratings e S&P Global Ratings.
A conferma del significativo apprezzamento, da parte della comunità finanziaria internazionale e nazionale, della strategia perseguita, Webuild ha collocato con successo, nel mese di giugno, nuove obbligazioni con scadenza 2029, per un importo complessivo di 500 milioni di euro, che ha permesso di gestire con notevole anticipo le obbligazioni in scadenza nel 2024 e 2025. Tale operazione ha consentito di accelerare il processo di rimodulazione delle scadenze del debito del Gruppo Webuild, allungandone la vita media, e di gestire con notevole anticipo la prossima principale scadenza di debito corporate, prevista a ottobre 2024.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
Continuano ad avanzare i lavori nei diversi cantieri aperti del Gruppo, sia in Italia sia all’estero. Il completamento degli scavi dei tunnel del Lotto 2 della linea 16 della nuova metropolitana Grand Paris Express, la consegna della prima tratta del raddoppio ferroviario tra le stazioni di Catania Bicocca e Catenanuova in Sicilia e la posa dei primi cassoni della nuova Diga Foranea di Genova,sono solo alcuni dei progressi progettuali resi possibili grazie alle quasi 90.000 risorse dirette e indirette nel mondo e alle oltre 19.000 aziende della filiera.
Prosegue la crescita del Gruppo anche in termini occupazionali, con l’assunzione di oltre 6.000 persone nel corso del primo semestre 2024 e con la prospettiva di assumerne oltre 10.000 complessivamente nel 2024, confermando il trend positivo degli ultimi anni con 15.000 assunzioni nel 2022 e oltre 12.000 nel 2023.
Oggi il Gruppo Webuild è pronto a mettere al servizio della collettività il proprio know-how e le proprie competenze, acquisite in 120 anni di storia, per affrontare le sfide tecnologiche future. Dopo il rifacimento del Ponte San Giorgio a Genova in tempi record, il Gruppo ha presentato, con la sua controllata Lane, il progetto per la ricostruzione del ponte Francis Scott Key di Baltimora crollato nel marzo 2024, opera strategica per la mobilità dell’intera area. A Milano, forte del solido track record nella realizzazione di impianti sportivi, Webuild ha avviato una fase interlocutoria per la ristrutturazione e riqualificazione dello stadio di San Siro, presentando il progetto al sindaco e ai club interessati. Sempre in Italia, il Gruppo, forte dell’esperienza internazionale acquisita su progetti come Snowy 2.0, ha colto in anticipo le opportunità derivanti dai futuri investimenti nel segmento Energy, con la sottoscrizione con Edison di un accordo programmatico per lo sviluppo di due progetti di pompaggio idroelettrico.
Con il programma “Cantiere Lavoro Italia”, il Gruppo si è confermato in grado di attrarre e formare migliaia di giovani e non occupati dalle scuole e dal mercato. Con l’espansione del programma in diverse regioni del sud Italia, Webuild garantisce la qualità professionale di figure difficilmente reperibili, fornendo le necessarie competenze tecniche e di sicurezza. Lo scorso maggio, inoltre, Webuild ha avviato in Italia, a Terni, una fabbrica per il rinnovamento delle Tunnel Boring Machine (TBM), industrializzando così una fase importante della catena del valore in Italia. Con l’obiettivo di revisionare, modificare e aggiornare le TBM, l’iniziativa consente il reimpiego delle stesse in nuovi progetti, anche in un’ottica di economia circolare.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro si conferma una priorità per Webuild. Gli sforzi posti in essere negli ultimi anni, con oltre 2 milioni di ore di formazione in salute e sicurezza erogate dal 2020, coinvolgendo sia lavoratori diretti che subappaltatori, hanno consentito al Gruppo di ottenere indici infortunistici migliori dei principali competitors europei.
Infine, rimane costante il commitment del Gruppo in tema di sostenibilità. A conferma di questo impegno, Webuild ha lanciato un codice di condotta ambientale di 15 regole esteso a tutti i fornitori e partner, con l’obiettivo di diffondere consapevolezza, impegno e visione unitaria sul tema, lungo tutta la filiera produttiva.
I risultati operativi e finanziari raggiunti nel primo semestre dell’anno, combinati con la solida evoluzione dell’attività commerciale, nonchè l’ammontare e la qualità del portafoglio ordini, consentono di confermare i target fissati per il 2024.
I Ricavi adjusted, del primo semestre 2024, si attestano a 5.462 milioni di euro (4.564 milioni nel primo semestre del 2023) e segnano una crescita rispetto al periodo comparativo di 898 milioni, pari al 20%. Tale trend è sostenuto dallo sviluppo delle attività industriali in Italia (Alta Velocità/Alta Capacità ferroviaria MilanoGenova, Verona-Padova, Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina) e in Australia (Snowy Hydro 2.0, SSTOM Sydney Metro, Perdaman Project e North East Link).
L’EBITDA adjusted è pari a 407 milioni in crescita rispetto al primo semestre 2023 del 41% (289 milioni), mentre l’EBIT adjusted raggiunge 226 milioni (139 milioni nel primo semestre 2023) con un incremento rispetto al periodo comparativo del 63%.
La gestione finanziaria evidenzia oneri netti per circa 48 milioni di euro rispetto a 68 milioni del primo semestre 2023.
Tale voce comprende: oneri finanziari per 134 milioni di euro (111 milioni nel primo semestre 2023), parzialmente compensati da proventi finanziari per 81 milioni (32 milioni nel primo semestre 2023); risultato della gestione valutaria positivo, pari a 5 milioni (positivo per 10 milioni nel primo semestre 2023).
Il risultato prima delle imposte adjusted si attesta a 154 milioni (77 milioni nel primo semestre 2023), raddoppiando di fatto i risultati dello stesso semestre dello scorso anno.
Le imposte sul reddito adjusted ammontano a 67 milioni (49 milioni nel primo semestre 2023).
(ITALPRESS) – (SEGUE).
Il risultato delle attività continuative adjusted è positivo per 87 milioni, e triplica il risultato del primo semestre 2023 (28 milioni) con un miglioramento di 59 milioni.
Il risultato delle attività operative cessate evidenzia un onere netto di 3 milioni (1 milione nel primo semestre 2023) ed è riferito alle divisioni estere ex Astaldi che non rispondono alle strategie di pianificazione commerciale e industriale del Gruppo (principalmente Sud America per i dati reddituali del primo semestre 2024).
Nel primo semestre 2024 l’utile attribuibile alle interessenze dei terzi è pari a 2 milioni di euro (4 milioni nel primo semestre 2023).
Le dinamiche sopra esposte determinano un utile netto adjusted attribuibile al Gruppo di 82 milioni di euro (23 milioni nel primo semestre 2023).
La posizione finanziaria netta delle attività continuative al 30 giugno 2024 è positiva (cassa netta) per 1.437 milioni (positiva per 1.431 milioni al 31 dicembre 2023). Tale risultato conferma l’efficacia delle strategie implementate dal management per migliorare la gestione del capitale circolante e riflette i risultati commerciali ottenuti dal Gruppo anche nel primo semestre del 2024.
L’indebitamento lordo si attesta a 2.807 milioni di euro (2.609 milioni al 31 dicembre 2023). Il rapporto Indebitamento lordo/EBITDA al 30 giugno 2024 è inferiore a 3x, in riduzione rispetto al dato di 3,2x al 31 dicembre 2023 e 4,4x al 30 giugno 2023.
Il 20 giugno 2024, Webuild ha chiuso con successo il collocamento di un nuovo bond per un importo nominale complessivo di 500 milioni di euro con scadenza 2029. I proventi derivanti dalla nuova emissione sono stati utilizzati per il riacquisto anticipato di parte delle obbligazioni in scadenza nel 2024 (per 71 milioni) e nel 2025 (per 271 milioni). La cassa residua verrà utilizzata per il pagamento delle rimanenti obbligazioni in scadenza a ottobre 2024.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
Al netto di tale effetto temporaneo di incremento del debito di 158 milioni legato all’operazione di liability management, l’indebitamento lordo si conferma in linea con i risultati storici, pari 2.649 milioni. L’operazione ha consentito, pertanto, a Webuild di accelerare il processo di rimodulazione delle scadenze del debito allungandone la vita media.
Contestualmente, il Gruppo riporta un totale di disponibilità liquide per 3.215 milioni di euro.
Nel primo semestre del 2024, il portafoglio ordini totale risulta pari a 64,9 miliardi di euro, di cui 55,8 miliardi relativi a construction e 9,1 miliardi riferiti a concessions e operation & maintenance.
Oltre il 90% del backlog construction del Gruppo è relativo a progetti legati all’avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. In termini di geografie il portafoglio ordini risulta prevalentemente distribuito tra Italia, paesi dell’Europa Centrale e del Nord, Stati Uniti, Medio Oriente ed Australia – principalmente nei segmenti della mobilità sostenibile quali l’alta velocità, il settore ferroviario e il settore stradale, e nel Clean Hydro Energy – portando i progetti in queste geografie a oltre l’85% del backlog construction.

– Foto ufficio stampa Webuild –

(ITALPRESS).

Attualità

Terapie digitali e Intelligenza artificiale nella sanità del futuro

Innovazione continua, sanità digitale e terapie digitali sono i pilastri della sanità del Terzo Millennio, resi più solidi dall’intelligenza artificiale e dalla sua capacità di analizzare enormi quantità di dati e di apprendere da essi, rivoluzionando il modo in cui medici e ricercatori possono effettuare diagnosi, decidere e ottimizzare trattamenti e gestione delle malattie. Un nuovo mondo della sanità che, per essere reale, deve dotarsi dei presupposti di tipo normativo, regolatorio e organizzativo. Sono questi i temi oggetto degli Stati Generali della Sanità Digitale e DTx, che si svolgono al Politecnico di Milano.

Un confronto tra governo, politici, rappresentanti delle istituzioni scientifiche e imprenditoriali e del mondo universitario per identificare una strategia comune che ponga le terapie digitali e la sanità digitale al vertice dell’agenda politica del paese.
Tre le macro aree: dati in sanità e il ruolo dell’intelligenza artificiale; le terapie digitali in Italia; le competenze e la formazione dei professionisti per lo sviluppo della sanità digitale.
La sanità digitale è al centro di diversi interventi e investimenti nell’ambito del PNRR e, come emerso dalla ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, la spesa ad essa associata è cresciuta del 22% nel 2023, arrivando a quota 2,2 miliardi di euro. Se la sanità digitale avvierà una nuova stagione nella comunicazione tra il cittadino e le strutture della sanità con la possibilità, per le organizzazioni sanitarie, per i clinici e per il paziente, di disporre di molti servizi – dalla cartella informatizzata e condivisa alla sicurezza completa del dato, dalla prenotazione delle prestazioni al monitoraggio delle condizioni del paziente, oltre a molte prestazioni di tipo specialistico.

Anche l’intelligenza artificiale sta trovando margini di applicazione rilevanti: secondo l’ultima rilevazione svolta dall’osservatorio sanità digitale del Politecnico di Milano, tra i medici specialisti e consolidato l’utilizzo di soluzioni per l’analisi di immagini e segnali, a cui il 19% del campione ha fatto un ricorso almeno una volta nell’ultimo anno.
Inoltre il 29% dei medici specialisti ha utilizzato l’IA Generativa per ricercare informazioni scientifiche, un dato triplicato rispetto alla rilevazione del 2023.
Da parte loro, le terapie digitali rappresentano davvero la nuova era nella quale gli interventi terapeutici per molte patologie sono guidati da software basati su evidenze scientifiche frutto di sperimentazioni cliniche rigorose che, rendendo possibili percorsi di cura basati su interventi cognitivo-comportamentali personalizzati sui singoli pazienti, migliorano enormemente gli esiti clinici relativi ad un ampio spettro di patologie.

Dalle malattie croniche come il diabete, all’asma o all’ipertensione, dalle malattie mentali alle dipendenze (che rappresentano ad oggi i veri ambiti di patologia in cui le prime Dx sono state sviluppate, testate ed autorizzate), fino alla possibilità di incidere in modo determinante anche nei percorsi riabilitativi; solo per citare alcuni degli ambiti sanitari nei quali le terapie digitali possono potenziare le risposte terapeutiche. Secondo l’Osservatorio Life Science Innovation del Politecnico di Milano, sono 93 il numero di DTx attualmente disponibili in vari paesi (Germania, Francia, Regno Unito e USA) e le aree terapeutiche maggiormente interessate sono la psichiatria (37%), l’endocrinologia (14%), la reumatologia (10%), e l’oncologia (10%).
Secondo uno studio dell’Osservatorio Lite Science Innovation del Politecnico di Milano è rilevabile un notevole interesse dei pazienti italiani rispetto alle DTx: il 65% si dichiara infatti disposto ad utilizzare una terapia digitale proposta dal medico curante e circa la metà dei medici specialisti e dei medici di medicina generale sarebbe disposto a prescriverle se ne avesse possibilità.

Tra i principali benefici riconosciuti emerge la possibilità di avere a disposizione un maggior numero di dati sia su supporto delle attività di ricerca clinica (68%) Sia per prendere decisioni (65%).
Il ministro della salute Orazio Schillaci ha affermato che “la digitalizzazione deve essere uno strumento per diminuire le differenze, troppe, che ancora ci sono nella nostra Nazione, e non per aumentarle. Al contempo sappiamo di dover assicurare la sostenibilità futura del nostro sistema d’assistenza, anche in relazione al progressivo invecchiamento della popolazione”.
Sul fronte delle opportunità offerte alle terapie digitali, il ministro ha parlato di “rivoluzione culturale”. “E’ importante parlarne, bisogna avere un dibattito sempre più ampio e aperto. Un dibattito che dovrà arrivare a coinvolgere i cittadini, che devono diventare i protagonisti di questa nuova sanità digitale”, ha concluso.

“Dobbiamo riconoscere che ad oggi sanità digitale e terapie digitali mancano ancora di un quadro chiaro di riferimento sul piano delle norme e delle procedure dal punto di vista scientifico e regolatorio – ha sottolineato Simona Loizzo, presidente dell’Intergruppo Parlamentare Sanità Digitale e Terapie Digitali -. E’ quindi compito della politica intervenire per recuperare il ritardo rispetto agli altri paesi che già si stanno muovendo in modo organico. Per questa ragione, come Intergruppo, abbiamo presentato una proposta di legge per definire gli ambiti d’uso delle terapie digitali e istituire organismi di valutazione e monitoraggio”.
Il Politecnico di Milano, attraverso i suoi Dipartimenti, Laboratori e Osservatori, ha costruito in questi ultimi anni un patrimonio di conoscenze, dati e informazioni che saranno determinanti per orientare la sistematizzazione e il miglior sfruttamento di queste discipline in quella che sarà la sanità del Terzo Millennio. Gli esiti dei tavoli di lavoro che hanno visto il confronto degli esperti e gli elementi di proposta emersi nel corso della sessione plenaria confluiranno in un documento di sintesi che sarà consegnato al Ministro della Salute, ai Presidenti del Senato e della Camera, oltre che ai Presidenti delle regioni.

– Foto xh7/Italpress –

Continua a leggere

Attualità

Salvini incontra Orban a Budapest

Più di un’ora di colloquio tra Matteo Salvini e Viktor Orban a Budapest. Prima i due leader si sono confrontati in privato, per poi allargare il confronto alle rispettive delegazioni. E’ stata l’occasione per alcune riflessioni a tutto campo – fa sapere la Lega -, a partire dagli equilibri nell’Unione Europea fino ad argomenti concreti di collaborazione tra i due Paesi come lo sviluppo del porto di Trieste. Porto a cui Budapest guarda con particolare interesse in quanto sbocco strategico sul Mediterraneo.

Tra le altre cose, Salvini e Orban hanno condiviso l’urgenza di fermare il conflitto in Ucraina, “così come auspicato autorevolmente anche dal Santo Padre”. Il leader ungherese non ha mancato di chiedere a Salvini informazioni a proposito del processo di Palermo e ha garantito la presenza di una delegazione del proprio partito e degli altri alleati europei sia a Pontida (6 ottobre) che in Sicilia in occasione dell’arringa di Giulia Bongiorno (18 ottobre).

– Foto ufficio stampa Lega –

Continua a leggere

Attualità

Al via G7 della Cultura a Napoli, Giuli “Pilastro della convivenza civile”

Al via il G7 della Cultura a Napoli. “L’Italia crede che… la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, aprendo i lavori.
– foto Agenzia Fotogramma –

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY