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Calabria

Reggio Calabria | Maxi traffico di rifiuti commerciali, sequestrate 7 società

L’accusa riguarda il traffico illecito di rifiuti in concorso. Oggi, i militari del Nucleo Operativo Ecologico di Reggio Calabria, supportati dai reparti territoriali dei Comandi Provinciali Carabinieri di Reggio Calabria e Cosenza, hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare reale emessa dal GIP di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia. L’ordinanza coinvolge 9 soggetti giuridici accusati, a vario titolo, di questo reato.

In particolare, nei confronti di 7 società situate nelle province di Reggio Calabria e Cosenza—di cui 3 nel Comune di Rizziconi (RC), 1 ad Oppido Mamertina (RC), 2 a Gioia Tauro (RC) e 1 a Rende (CS)—è stato disposto il sequestro preventivo delle quote sociali e dell’intero patrimonio aziendale, con un valore complessivo stimato di oltre 20 milioni di euro. Inoltre, nei confronti di due imprenditori reggini, considerati i vertici dell’organizzazione illecita, è stato disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente.

L’indagine, denominata “Carta Canta”, ha portato alla raccolta di gravi indizi che rivelano un’attività criminosa imprenditoriale dedita al traffico illecito di rifiuti di carta e cartone provenienti da centinaia di esercizi commerciali nella provincia di Reggio Calabria. I due imprenditori reggini, con la collaborazione dei loro dipendenti e dei titolari delle altre società coinvolte, organizzavano e gestivano il traffico dei rifiuti. In particolare, sono stati acquisiti elementi che dimostrano come, attraverso le società RSR di Rotolo Rosario e RSR Ambiente srl, situate a Rizziconi (RC), privi di autorizzazione per il trattamento e la trasformazione dei rifiuti in “materia prima seconda”, i rifiuti venivano inviati a Calabra Maceri e Servizi spa di Rende (CS) senza il necessario trattamento, utilizzando un semplice documento di trasporto per farli passare come merci e sfuggire ai controlli sulla tracciabilità, riducendo così i costi per il corretto trattamento.

Le indagini hanno ricostruito che la gestione illecita è durata almeno quattro anni, grazie anche alla collaborazione con le piattaforme di trattamento dei rifiuti Ecor.Rad di Gioia Tauro (RC), e le società Ital.Serv. sas di Oppido Mamertina (RC) e Città Pulita sas di Rizziconi (RC), che si occupavano del ritiro e del trasporto dei rifiuti per conto di RSR Ambiente. Questo sistema illecito ha permesso ai vertici dell’organizzazione di acquisire una posizione dominante nel mercato e di operare come intermediari nel settore dei rifiuti, sempre senza alcuna autorizzazione, spedendo i rifiuti—solo formalmente trattati—verso società su tutto il territorio nazionale.

A seguito dell’operazione, la gestione dei patrimoni aziendali delle società coinvolte è stata affidata a due amministratori giudiziari nominati dall’Autorità Giudiziaria, per garantire la continuità dei servizi.

Attualità

Peste suina | Buone notizie per gli allevatori calabresi, uscita dalle zone di restrizione

La Commissione Europea ha recentemente dato un segnale positivo riguardo la lotta contro la peste suina africana, approvando l’uscita dalle restrizioni per alcune aree colpite dal virus in Calabria, Piemonte e Liguria. Questo passo avanti rappresenta una buona notizia per gli allevatori locali, che hanno visto riconosciuti gli sforzi compiuti per contrastare la diffusione del virus.

L’annuncio è stato accolto con soddisfazione da diversi esponenti istituzionali, tra cui Giovanni Filippini, commissario straordinario per la Peste Suina Africana, il quale ha sottolineato l’importanza di proseguire le azioni di contenimento nelle aree ancora a rischio. Le strategie applicate fino ad oggi hanno dimostrato di essere efficaci nel limitare l’espansione del virus, e l’obiettivo resta quello di una completa eradicazione.

Anche il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, ha espresso il suo apprezzamento per la decisione della Commissione Europea, evidenziando come la collaborazione tra la struttura commissariale e il governo, con il supporto dei ministri competenti, abbia portato a risultati concreti. Ferro ha inoltre rimarcato l’impegno straordinario messo in campo non solo in termini di risorse, ma anche di strategie per proteggere il settore suinicolo, fondamentale per l’economia locale.

Questo risultato incoraggia a proseguire nella stessa direzione anche nelle aree dove il virus è ancora presente, con l’obiettivo di una definitiva eliminazione della peste suina africana in tutto il territorio nazionale. L’attenzione rimane alta, e gli interventi continueranno ad essere rafforzati per garantire la sicurezza del settore e la tutela della salute animale.

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Calabria

San Ferdinando (RC) | Rapinatori messi in fuga dal sistema di sicurezza dell’ufficio postale

Questa mattina, un tentativo di rapina all’ufficio postale di San Ferdinando è stato rapidamente sventato grazie all’efficace sistema di sicurezza presente nell’edificio. Tre malintenzionati, mascherati per non farsi riconoscere, hanno cercato di mettere in atto il colpo, ma sono stati messi in fuga dai dispositivi di protezione.

I ritardatori di apertura delle casseforti, insieme a un sistema di allarme collegato direttamente alle forze dell’ordine, hanno rappresentato un deterrente cruciale, impedendo così ai rapinatori di completare la loro azione. Durante l’incidente, una decina di utenti si trovava all’interno dell’ufficio postale, ma nessuno è rimasto ferito.

L’episodio sottolinea l’importanza di investire in sistemi di sicurezza efficienti, che non solo proteggono i beni, ma garantiscono anche la sicurezza delle persone. La prontezza delle forze dell’ordine, attivate immediatamente dall’allerta, ha contribuito a mantenere la calma e a garantire che la situazione non degenerasse ulteriormente. Le autorità stanno ora indagando per identificare i responsabili del tentativo di rapina e per prevenire simili eventi in futuro.

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Calabria

Cosenza | Controlli del territorio: un arresto e una denuncia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio

Nei recenti controlli anti-droga condotti a Cosenza, la Polizia di Stato ha effettuato un’importante operazione che ha portato all’arresto di un uomo accusato di traffico di sostanze stupefacenti. Le operazioni, coordinate dal Questore Giuseppe Cannizzaro e dalla Procura della Repubblica, si sono concentrate nel quartiere Serraspiga, un’area nota per attività illecite.

Durante i controlli, il fiuto del cane poliziotto “Digos” ha indirizzato gli agenti verso un appartamento sospetto. Quando gli operatori hanno bussato alla porta, l’arrestato ha cercato di sbarazzarsi di un involucro lanciandolo dalla finestra. I poliziotti, appostati nei dintorni, hanno recuperato l’oggetto, scoprendo che conteneva cocaina, un bilancino di precisione e una notevole somma di denaro, frutto dello spaccio.

Proseguendo la perquisizione all’interno dell’abitazione, gli agenti hanno rinvenuto ulteriori quantità di cocaina già suddivisa in dosi, ulteriore denaro e attrezzature per il confezionamento. In totale, sono stati sequestrati 178 grammi di cocaina e quasi 8.500 euro.

In un’altra operazione nel medesimo quartiere, un secondo soggetto è stato trovato in possesso di marijuana. Dopo una perquisizione nel suo scantinato, gli agenti hanno recuperato uno zaino contenente 128 grammi di sostanza stupefacente e un altro bilancino di precisione.

Questi interventi evidenziano l’impegno della Polizia di Stato nel contrastare il traffico di droga e garantire la sicurezza pubblica nella comunità. Gli indagati sono presunti innocenti fino a un eventuale accertamento di colpevolezza in sede giudiziaria.

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