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Cronaca

Milano | La Truffa del Finto Avvocato per aggirare gli anziani

La truffa del finto avvocato continua a mietere vittime, specialmente tra gli anziani. Recentemente, due donne di 77 e 79 anni, residenti rispettivamente a Monza e Como, sono state ingannate da un malvivente che si è spacciato per un avvocato.

La Tecnica della Truffa

Il truffatore, un uomo di 44 anni di origini napoletane con precedenti penali, ha utilizzato il seguente schema: si presentava come avvocato e informava le vittime che il loro figlio era stato coinvolto in un grave incidente e che era necessario pagare la parcella per i servizi legali. Con questa tattica, l’uomo è riuscito a sottrarre alla 77enne ben 16mila euro, risparmi che aveva accantonato per il funerale del marito defunto. Alla 79enne ha rubato una collanina d’oro, convinto che fosse necessario per risarcire il presunto avvocato.

Il truffatore è stato arrestato il 20 giugno 2024 alla fermata della metro Centrale, grazie a un controllo effettuato dalla Polmetro. Gli agenti hanno trovato con lui la refurtiva e, durante l’interrogatorio, l’uomo ha fornito spiegazioni inconsistenti riguardo alla somma di denaro in suo possesso. Le indagini hanno rivelato che il truffatore si era spostato tra Milano, Monza, Como e Lodi, come confermato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza e dall’analisi del cellulare dell’uomo.

La Procura di Milano ha disposto il dissequestro dei beni sottratti alle anziane, restituendoli alle legittime proprietarie. Il truffatore è stato denunciato per i suoi crimini.

Prevenzione e Consigli

La polizia di Stato ha elaborato un vademecum per sensibilizzare le persone, in particolare gli anziani, su come evitare di cadere nelle trappole dei truffatori. È importante diffidare di chi si presenta come elegante o con divise false e promette aiuto, spesso conoscendo dettagli personali delle vittime per sembrare più credibile. In caso di dubbi, è sempre consigliabile contattare i familiari o le autorità.

Per ulteriori informazioni su come riconoscere e evitare truffe, consulta le risorse fornite dalla polizia.

Cronaca

Bologna | 31enne ai carabinieri: “Tra poche ore sono fuori, appena vi incontro per strada vi sparo”, arrestato

La scorsa notte, un 31enne bolognese è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. L’arresto è avvenuto a seguito di un intervento notturno presso l’abitazione dell’uomo, sollecitato da una segnalazione al 112 riguardante una festa rumorosa che stava disturbando i residenti.

Quando i Carabinieri sono arrivati sul posto, hanno trovato il 31enne impegnato in una festa con musica ad alto volume. Nonostante l’invito a ridurre il volume e a cessare il disturbo, l’uomo ha reagito in modo aggressivo. Oltre a insultare i militari, ha avviato una diretta streaming sui social network e ha tentato di sottrarre la pistola d’ordinanza di uno dei Carabinieri.

Per contenere la situazione, i Carabinieri hanno utilizzato lo spray al peperoncino e richiesto l’intervento dei sanitari del 118. Durante l’arresto, l’uomo ha minacciato i militari dicendo: “Tra poche ore sono fuori, appena vi incontro per strada vi sparo.” Fortunatamente, non ci sono stati feriti e il 31enne è stato tratto in arresto senza subire lesioni.

Il Pubblico Ministero di turno ha disposto che l’uomo fosse giudicato in direttissimo. Questo episodio sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel mantenere l’ordine e garantire la sicurezza pubblica, affrontando con determinazione anche le situazioni più complesse e pericolose.

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Cronaca

Bari | Associazione per delinquere, truffa aggravata, falso, corruzione e autoriciclaggio: carcere per 9 soggetti

Un’operazione di vasta portata condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari e dalla Guardia di Finanza di Bari ha portato all’arresto di nove persone coinvolte in un sofisticato schema di frode legata al rilascio di titoli di studio falsi. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica di Trani.

Le indagini hanno rivelato l’esistenza di un’organizzazione criminosa che operava su scala nazionale, ingannando numerosi cittadini con la promessa di titoli di studio e professionali falsi. L’operazione ha svelato che il gruppo aveva messo in piedi un network di falsificazione di diplomi e certificati attraverso una rete di enti fittizi e società estere apparentemente abilitate al rilascio di titoli riconosciuti, ma in realtà inesistenti.

Il modus operandi del gruppo includeva l’uso di siti web e social media per pubblicizzare i corsi e attrarre clienti. I documenti falsi venivano prodotti con loghi e certificazioni contraffatte, e alcuni certificati di equipollenza erano fraudolentemente emessi da istituzioni italiane. Inoltre, l’organizzazione aveva creato una piattaforma online per gestire le “lezioni” e distribuire i titoli falsi a coloro che avevano pagato una somma significativa, spesso intorno agli 8.000 euro, per accedere a concorsi pubblici o per ottenere lavori nel settore dell’istruzione.

Le indagini hanno portato anche alla scoperta che gli ingenti profitti illeciti, stimati in circa 10 milioni di euro, erano stati reinvestiti nell’attività criminosa e nell’acquisto di beni di lusso e immobili, mascherati da intestazioni a società. Sono state sequestrate quote sociali di otto imprese e sono in corso perquisizioni in tutta Italia.

Questo intervento sottolinea l’impegno delle autorità nel contrastare i crimini contro la pubblica fede e garantire la legalità nel settore educativo e professionale. Le indagini sono ancora in fase preliminare e le persone coinvolte devono essere considerate innocenti fino a eventuale condanna definitiva.

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Cronaca

Bolzano | Ispezionati edifici abbandonati, parcheggi, centri commerciali e locali pubblici

Durante lo scorso fine settimana e fino alla mattinata odierna, la città di Bolzano è stata teatro di una serie di operazioni di prevenzione e controllo, disposte dal Questore Paolo Sartori. L’iniziativa ha visto la partecipazione di oltre 30 agenti della Questura di Bolzano, della Polizia Ferroviaria (POLFER), della Polizia Locale e del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato, con l’obiettivo di contrastare reati legati al patrimonio, allo spaccio di stupefacenti e alla criminalità predatoria.

Le operazioni si sono concentrate in diverse zone della città, tra cui Piazza Mazzini, Via Claudia Augusta, e le aree intorno alla stazione ferroviaria. Particolare attenzione è stata dedicata anche ai centri commerciali “Centrum” e “Twenty” e ad alcuni edifici abbandonati, già noti per essere utilizzati come bivacchi di fortuna e potenziali punti di ritrovo per attività illecite. Questo tipo di monitoraggio è stato effettuato per evitare che queste aree diventino luoghi di criminalità consolidata.

Un altro focus importante è stato il monitoraggio delle scuole di Bolzano, a seguito di segnalazioni da parte di genitori preoccupati. L’obiettivo era prevenire che persone malintenzionate potessero avvicinare gli studenti, proponendo loro l’acquisto di sostanze stupefacenti o coinvolgendoli in attività illegali. Fortunatamente, non sono emerse situazioni critiche in queste zone.

Tra gli interventi rilevanti effettuati, venerdì sera in Piazza Vittoria sono stati fermati due pregiudicati di nazionalità polacca e slovacca, che creavano disagio con atteggiamenti molesti. Nei loro confronti è stato emesso un provvedimento di Divieto di Accesso alle Aree Urbane (DACUR), che ha portato al loro allontanamento. Sabato mattina, un cittadino marocchino è stato denunciato per non aver rispettato un ordine di espulsione, mentre un cittadino tunisino, coinvolto in un recente episodio di rapina, è stato espulso e trasferito in un centro di permanenza per il rimpatrio.

In totale, sono stati effettuati controlli su 85 veicoli e 287 persone, di cui 93 stranieri e 119 con precedenti penali. Questi controlli hanno portato all’emissione di quattro Fogli di Via e altrettanti Avvisi Orali, oltre a cinque ordini di espulsione per cittadini extracomunitari irregolari.

Il Questore Sartori ha sottolineato l’importanza di questi controlli straordinari per mantenere alto il livello di sicurezza e prevenire che aree urbane come Bolzano diventino punti d’interesse per la criminalità. Ha inoltre ribadito quanto sia fondamentale la collaborazione con cittadini, associazioni e istituzioni per migliorare il controllo del territorio e garantire la sicurezza pubblica.

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