Connect with us

Cronaca

Rimini | Il giallo di Pierina Paganelli: l’omicidio, le indagini e l’arresto del vicino Louis Dassilva

Omicidio a Rimini: Arrestato il Vicino per l’Uccisione di Pierina Paganelli

Pierina Paganelli, 78 anni, è stata brutalmente assassinata con 29 coltellate lo scorso 3 ottobre nei sotterranei di via del Ciclamino a Rimini, dopo essere tornata da un incontro con i Testimoni di Geova. A scoprire il suo corpo senza vita nel garage il giorno successivo è stata la nuora, Manuela Bianchi, moglie del figlio Giuliano Saponi, che aveva subito uno strano incidente alcuni mesi prima del decesso della madre.

Le indagini, durate otto mesi, hanno inizialmente portato all’iscrizione nel registro degli indagati di Louis Dassilva, vicino di casa della vittima e amante della nuora Manuela. Il 16 luglio, Dassilva è stato arrestato con l’accusa di omicidio, con il movente che sembra essere legato proprio alla relazione extraconiugale con Manuela.

La Scoperta del Cadavere e le Prime Indagini

Il 4 ottobre, alle 08:30 del mattino, Manuela Bianchi ha allertato le forze dell’ordine dopo aver trovato il cadavere della suocera in una pozza di sangue nel garage del condominio di via del Ciclamino, poco lontano dagli ascensori. Gli accertamenti iniziali hanno stabilito che l’omicidio era avvenuto la sera del 3 ottobre, quando Pierina Paganelli era stata aggredita con almeno 29 coltellate al suo ritorno da un incontro religioso tenutosi nella Sala del Tempo dei Testimoni di Geova a Bellariva.

Gli Indizi e le Sospette Relazioni Familiari

Le prime indagini si sono concentrate sulla sfera familiare della vittima. Gli agenti hanno sequestrato il box auto di Pierina e l’appartamento del consuocero Duilio, padre di Manuela Bianchi. Tra i primi a essere interrogati sono stati anche i vicini di casa Valeria e suo marito Louis Dassilva, con cui Manuela aveva una relazione.

L’attenzione si è anche rivolta a un incidente avvenuto il 7 maggio, in cui Giuliano Saponi, figlio della vittima, era rimasto in coma per settimane. Gli inquirenti hanno cercato di capire se ci fosse un legame tra l’incidente e l’omicidio.

Sospetti e Rivelazioni

Le indagini hanno portato alla luce diversi dettagli sospetti, tra cui una telefonata minacciosa ricevuta dalla sorella di Pierina dopo il ritrovamento del cadavere. Gli investigatori hanno anche esaminato il rapporto tra Manuela e Louis Dassilva. La moglie di Dassilva, Valeria Bertolucci, era a conoscenza della relazione ma ha escluso un delitto passionale, definendola una semplice scappatella.

Un ulteriore dettaglio emerso è stato un pizzino trovato da Manuela Bianchi sotto la porta di casa, scritto da Dassilva, che diceva “Ci spiano”, sollevando sospetti su un possibile complotto.

Svolta nelle Indagini: L’arresto del Vicino di Casa

Il 6 giugno, Louis Dassilva è stato iscritto nel registro degli indagati per l’omicidio di Pierina Paganelli. La comparazione del Dna è stata effettuata il 12 luglio e il 16 luglio Dassilva è stato arrestato. Gli inquirenti ritengono che l’uomo abbia ucciso Pierina per nascondere la sua relazione con Manuela Bianchi.

#post_seo_title

Le indagini continuano

Le indagini continuano, con gli inquirenti che esaminano ulteriori prove e ascoltano nuovi testimoni. Restano da chiarire alcuni aspetti, come il possibile coinvolgimento di altre persone e il vero movente dietro questo brutale omicidio. Nel frattempo, la comunità di via del Ciclamino rimane scossa da questa tragica vicenda.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

Continua a leggere

Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

Continua a leggere

Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY