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Il Tar Blocca l’Uccisione dell’Orsa Kj1

Il Tar di Trento ha sospeso temporaneamente l’ordinanza di abbattimento dell’orsa Kj1, emessa dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. Questa decisione arriva in seguito all’ordinanza che ordinava l’abbattimento dell’orsa, ritenuta responsabile dell’aggressione a un turista francese nel comune di Dro, in Trentino.

La Decisione del Tar

Il Tar ha accolto la richiesta di sospensione cautelare, motivando che «l’esame della richiesta cautelare ante causam appare giustificata e meritevole di accoglimento» data l’«eccezionale gravità e urgenza» di bloccare temporaneamente l’abbattimento. Il tribunale ha sottolineato la necessità di un accertamento definitivo riguardo alla responsabilità dell’orsa nell’aggressione e ha rilevato l’«evidente irrimediabilità» di una possibile esecuzione dell’ordinanza senza una chiara conferma della colpevolezza dell’animale.

L’Ordine di Abbattimento

L’ordinanza di abbattimento, firmata da Fugatti, aveva come obiettivo l’orsa Kj1, che con i suoi 22 anni è la più anziana del Trentino. L’orsa era stata ritenuta responsabile dell’aggressione avvenuta il 16 luglio, quando un turista francese di 43 anni era stato ferito lungo il sentiero degli Scaloni, nella località di Naroncolo, nel comune di Dro. L’ordinanza affidava al Corpo forestale il compito di procedere all’abbattimento dell’orsa.

La decisione del Tar offre una pausa per un riesame più approfondito del caso e delle prove relative alla responsabilità dell’orsa Kj1. La sospensione dell’ordinanza di abbattimento permette anche di esplorare eventuali alternative all’azione letale. Le autorità e le associazioni per la protezione degli animali stanno monitorando attentamente la situazione, mentre il pubblico e le organizzazioni ambientaliste esprimono un forte interesse per il futuro dell’orsa e delle politiche di gestione della fauna selvatica.

Cronaca

Bolzano | Furto e aggressione: arrestato un uomo con numerosi precedenti

Questura di Bolzano

Ieri, in pieno centro cittadino, un violento episodio ha coinvolto un uomo e un corriere, con conseguente intervento della Polizia di Stato. La Centrale Operativa della Questura, tramite il numero di emergenza “112 NUE”, ha ricevuto una segnalazione di lite tra un uomo e un corriere.

Quando gli agenti della Squadra “Volanti” sono arrivati sul posto, hanno trovato il corriere in difficoltà, intento a trattenere un individuo che stava cercando di aggredirlo. L’aggressore, identificato come G.G.C.H., cittadino cileno di 56 anni, ha subito ammesso di essere l’autore dell’aggressione. L’uomo era stato trovato con un carrello contenente tre grandi scatoloni, successivamente risultati rubati.

La dinamica del furto è stata ricostruita dagli agenti: il pregiudicato cileno aveva approfittato della momentanea assenza del corriere, che stava effettuando una consegna, per introdursi nel furgone e sottrarre pacchi di valore. Dopo aver caricato la merce rubata sul carrello, ha tentato di allontanarsi, ma è stato fermato dalle forze dell’ordine.

Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto chiavi alterate, grimaldelli e una patente di guida falsificata, elementi che hanno contribuito all’accusa di possesso ingiustificato di chiavi e falsità materiale. L’uomo, con un lungo elenco di precedenti penali tra cui sequestro di persona e rapina, era stato già espulso in passato, ma era tornato illegalmente in Italia.

In seguito all’arresto, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per furto aggravato e rientro illegale. Il Questore Paolo Sartori ha emesso un Decreto di Espulsione che diventerà operativo una volta terminata la detenzione.

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Cronaca

Bolzano | Falsa aggressione per mascherare una lotta interna al mondo della droga

Questura di Bolzano

Ieri mattina, un tranquillo condominio in Centro Città è stato teatro di un episodio drammatico che ha inizialmente confuso le autorità. La giornata è iniziata con una segnalazione all’emerito “112 NUE” da parte di un residente anziano, che aveva notato tracce di sangue nel vano scala del suo edificio. Quando la polizia è arrivata sul posto, ha trovato segni di sangue sia sui pavimenti che sui muri, che portavano fino all’appartamento di un uomo, lasciato aperto.

Poco dopo, una seconda chiamata ha segnalato un’altra emergenza nello stesso edificio: un uomo, visibilmente ferito e agitatissimo, ha riferito di essere stato aggredito. Secondo la sua versione, alcuni sconosciuti avrebbero fatto irruzione nel suo appartamento, colpendolo con un oggetto metallico e minacciandolo.

Il racconto dell’aggressione sembrava confermato dalla presenza di tracce di sangue e danni evidenti all’interno dell’appartamento, come cocci di ceramica sparsi e una notevole quantità di sangue. Tuttavia, l’analisi successiva ha rivelato che l’aggressione non era avvenuta ad opera di sconosciuti, ma era il risultato di un conflitto legato all’uso di droghe.

Nel corso dell’ispezione, la polizia ha trovato circa 2 grammi di cocaina e una banconota con tracce della stessa sostanza, confermando che l’episodio era strettamente collegato a questioni di droga. L’aggressione, quindi, non è stata una violenza casuale, ma un evento interno a dinamiche legate al consumo e al traffico di sostanze stupefacenti.

Alla luce di queste scoperte, l’uomo che aveva denunciato l’aggressione è stato segnalato come consumatore di droga. Le indagini sono ancora in corso per chiarire tutti i dettagli e per identificare eventuali responsabili dell’incidente.

Il Questore della Provincia di Bolzano, Paolo Sartori, ha commentato l’accaduto sottolineando l’importanza di combattere il problema della droga nella provincia. Ha evidenziato come il fenomeno dello spaccio e del consumo di stupefacenti non sia isolato, ma un problema sistemico che alimenta degrado e microcriminalità, influenzando negativamente l’ordine e la sicurezza pubblica.

Questo episodio mette in luce la gravità della situazione legata alla droga e la necessità di un’azione coordinata per prevenire simili incidenti e ridurre l’impatto devastante delle sostanze stupefacenti sulla comunità.

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Cronaca

Bolzano | Arrestate due pregiudicate straniere per furto in abitazione

Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato è intervenuta tempestivamente per un furto in abitazione segnalato tramite il numero di emergenza. Gli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti si sono recati rapidamente sul posto, dove hanno trovato la proprietaria e sua nuora visibilmente scosse mentre una giovane stava compiendo il furto all’interno della loro casa.

Secondo il racconto delle vittime, mentre si trovavano in soggiorno, hanno sentito rumori sospetti provenire dalla camera da letto. Sospettando qualcosa, sono andate a controllare e hanno sorpreso due ragazze intente a rovistare nella stanza. Una delle ladre, colta in flagrante, è riuscita a fuggire saltando dalla finestra del piano rialzato, mentre l’altra, nel tentativo di scappare, ha aggredito le due donne con schiaffi e pugni. Tuttavia, grazie al rapido intervento degli agenti, la giovane è stata bloccata.

La ragazza fermata, priva di documenti, ha dichiarato di avere 13 anni e, in quanto non imputabile per legge, è stata rilasciata. Tuttavia, gli agenti hanno avviato un’attività di pedinamento per identificare la complice. Poco dopo, la giovane ladra è stata individuata nel quartiere di Oltrisarco, mentre si incontrava con l’altra ragazza, la quale mostrava segni di difficoltà a camminare a causa del salto dalla finestra.

Le due sono state condotte in Questura, dove la seconda ladra è stata identificata come una diciottenne di cittadinanza croata, con precedenti penali per reati simili. Si è poi scoperto che la complice non aveva 13 anni come dichiarato, ma 16. Entrambe sono state denunciate per tentata rapina in abitazione, con la minore anche accusata di aver fornito false generalità.

Considerando i precedenti penali e la gravità dell’episodio, il Questore di Bolzano ha emesso per entrambe il Foglio di Via Obbligatorio, vietando loro il ritorno in città per i prossimi tre anni. Il Questore ha inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione dei cittadini nella prevenzione dei furti, invitando a segnalare tempestivamente situazioni sospette e a seguire le raccomandazioni per proteggere le proprie abitazioni.

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