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Campania

Napoli | Nuovi Sviluppi sul Raid di Piazza San Vitale a Fuorigrotta: i killer “volevano fare una rapina”

Novità sul raid del 24 giugno scorso in piazza San Vitale a Fuorigrotta. I due centauri, A.F. di 18 anni e M.M. di 27 anni, protagonisti degli spari esplosi ad altezza d’uomo verso due persone, hanno ammesso di aver sparato, ma affermano che lo hanno fatto “per commettere una rapina” e non per uccidere. Questa versione, però, non convince gli inquirenti (Squadra Mobile e Dda) né il giudice.

Nei confronti dei due giovani, ritenuti vicini al clan Troncone, il gip Rosamaria De Lellis ha emesso una misura cautelare in carcere per tentato omicidio aggravato dalle finalità mafiose, sebbene non abbia convalidato il provvedimento di fermo, ritenendo insussistente il pericolo di fuga.

I destinatari dei colpi di pistola sono due persone ritenute appartenenti alla famiglia Scodellaro, rivale del clan Troncone. Secondo gli inquirenti, la famiglia Scodellaro si sarebbe alleata con un gruppo criminale del quartiere Fuorigrotta con base nel rione Lauro.

A incastrare i due autori del raid sono state le immagini tratte dalla dash cam di un’auto che transitava sul luogo dell’agguato. Il conducente, accortosi di quanto accaduto, si è recato al più vicino commissariato e ha consegnato i video, permettendo così di ricostruire la dinamica dell’agguato. A casa degli indagati sono stati trovati caschi integrali e indumenti simili a quelli indossati durante l’attacco.

Campania

Napoli | Duro colpo al clan Fabbrocino: 13 arresti per estorsione, sequestrate due società

Su delega del Procuratore Distrettuale di Napoli, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Il provvedimento ha riguardato 13 persone, di cui 12 sono state sottoposte alla custodia cautelare in carcere e una all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Gli indagati sono accusati di associazione di tipo mafioso, detenzione e porto illegale di armi, estorsione e tentata estorsione, e trasferimento fraudolento di valori. I reati sono aggravati dall’intento di favorire gli interessi del clan Fabbrocino, attivo a Palma Campania e nelle aree circostanti, sfruttando la forza intimidatoria del gruppo criminale.

Le indagini hanno rivelato che le attività estorsive sarebbero state compiute ai danni di vari imprenditori, al fine di permettere loro di continuare le proprie attività commerciali. Nell’operazione, sono state anche sequestrate due società ritenute riconducibili al clan Fabbrocino.

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Campania

Avellino | Egiziano a bordo di una costosa Mountain Bike, era rubata: restituita al proprietario

Ieri, grazie alla stretta collaborazione tra un cittadino di Avellino e la Polizia di Stato, è stato possibile recuperare una costosa Mountain Bike rubata e denunciare il responsabile. Il furto era avvenuto venerdì 13 settembre, quando la bici era stata sottratta da un garage nel centro della città.

Un cittadino ha notato un uomo a bordo di una Mountain Bike Trek di alto valore e ha allertato le forze dell’ordine, fornendo informazioni decisive per l’intervento. Gli agenti sono così riusciti a fermare un cittadino egiziano e a rinvenire la bici, che è stata subito restituita al legittimo proprietario. L’uomo fermato è stato denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di ricettazione, e le indagini proseguono per chiarire ulteriori dettagli sul furto.

Questo episodio mette in luce ancora una volta l’importanza della collaborazione tra i cittadini e le forze dell’ordine per garantire la sicurezza e il rispetto delle leggi. La Questura di Avellino ha colto l’occasione per invitare la cittadinanza a segnalare tempestivamente qualsiasi attività sospetta, sottolineando che anche piccoli contributi possono fare una grande differenza nella lotta alla criminalità.

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Campania

Napoli | Ricoverata bambina dopo aver ingerito droga

Martedì sera, i carabinieri sono stati chiamati al pronto soccorso dell’ospedale Santobono di Napoli dopo che una bambina di 10 mesi è stata ricoverata per sospetta intossicazione.

La piccola avrebbe ingerito una sostanza stupefacente, probabilmente hashish. Le autorità stanno conducendo indagini per chiarire le circostanze dell’accaduto. Fortunatamente, la bambina non è in pericolo di vita e rimane sotto osservazione in ospedale.

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