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Cronaca

Torino | Fermato per rapina nel parcheggio sotterraneo di Corso Bolzano

Nel parcheggio sotterraneo di Corso Bolzano, il personale del Commissariato di Polizia Centrale ha fermato un cittadino italiano di 30 anni, gravemente indiziato del reato di rapina.

Gli agenti sono intervenuti dopo che due donne hanno subito un’aggressione da parte di un uomo al piano -2 del parcheggio. La figlia è stata la prima ad essere attaccata, seguita dalla madre che è stata fatta cadere a terra quando è accorsa in suo aiuto. Le donne sono riuscite a fuggire lungo le scale, abbandonando le loro borse e bagagli sul posto.

Riunitisi sul luogo dell’aggressione insieme agli agenti, le vittime hanno constatato la mancanza di due borse contenenti denaro contante, carte di credito, occhiali da sole, chiavi dell’auto e soprattutto uno smartphone. Quest’ultimo è stato successivamente localizzato dalla vittima in via Sacchi grazie all’applicazione di geolocalizzazione sul dispositivo.

Gli agenti si sono recati sul posto e hanno individuato un uomo corrispondente alla descrizione fornita dalle donne. Mentre si avvicinavano, hanno udito il suono della suoneria del cellulare che proveniva dall’uomo stesso. È stato quindi fermato e durante la perquisizione è stato trovato lo smartphone nascosto nei suoi indumenti intimi.

Attualmente il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari, con la presunzione di non colpevolezza dell’indagato fino alla sentenza definitiva.

Cronaca

Moena (TN) | Cade e sbatte la testa mentre lavora: Nicholas Chiocchetti muore in ospedale

Nicholas Chiocchetti, 46 anni e originario di Moena, è deceduto venerdì scorso in ospedale, dopo un grave infortunio sul lavoro avvenuto il 15 luglio a Soraga. Chiocchetti, impegnato in lavori di manutenzione pubblica con una cooperativa, è caduto e ha sbattuto la testa, riportando ferite che si sono rivelate fatali.

Immediatamente dopo l’incidente, sono intervenuti i sanitari che hanno trasportato Chiocchetti in ospedale, mentre i carabinieri e gli ispettori dell’Uopsal hanno avviato le indagini. Nonostante gli sforzi dei medici, il 46enne è morto a causa delle gravi lesioni.

La tragica notizia ha scosso profondamente la comunità della Val di Fassa. I funerali di Nicholas Chiocchetti sono stati fissati per martedì 23 luglio, per dare l’ultimo saluto a un uomo molto stimato e amato nella sua comunità.

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Cronaca

Mazara del Vallo (TP) | Messina Denaro: nel box usato come covo trovati soldi e impronte

È morto Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra aveva 62 anni

Nel box di via Castelvetrano a Mazara del Vallo, che si sospetta fosse utilizzato dal boss Matteo Messina Denaro nei mesi precedenti al suo arresto, avvenuto il 16 gennaio dell’anno scorso a Palermo, gli inquirenti hanno scoperto non solo un’arma perfettamente funzionante con 50 munizioni, ma anche documenti, una somma considerevole di denaro e materiale biologico. Questi elementi potrebbero rivelarsi fondamentali per il proseguimento delle indagini riguardanti le reti di protezione che hanno permesso al latitante di restare nascosto per quasi trent’anni.

Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il fermo di Giuseppe Di Giorgi, 49 anni, che è ritenuto il proprietario del garage e rimane quindi in carcere. L’individuazione del complesso residenziale è avvenuta grazie a una chiave trovata al boss durante la sua cattura alla clinica La Maddalena. Dopo un’attenta ricerca, è emerso che questa chiave apriva il cancello elettrico del gruppo di immobili. Altre chiavi sono state rinvenute presso la sorella del boss, Rosalia Messina Denaro, e dal geometra Andrea Bonfede, che ha prestato l’identità al boss negli ultimi anni, permettendogli di ricevere le cure per il tumore diagnosticato nel 2020.

Attualmente, l’attenzione degli investigatori si sta spostando su un secondo garage, che potrebbe essere collegato al primo e risultare nella disponibilità di un parente di Di Giorgi. Questo nuovo capitolo delle indagini rimane da approfondire, mentre l’ultimo arrestato ha dichiarato di aver trovato l’arma per strada e di averla poi portata a casa.

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Cronaca

Perugia | Confiscati beni per oltre 120 mila euro a capo criminale ancora ricercato

P.S.R., un uomo di origini calabresi e residente da tempo nel fermano, è al centro di una complessa operazione delle forze dell’ordine. Gravano su di lui accuse gravi, tra cui estorsione, detenzione illecita di armi e munizioni, sequestro di persona, lesioni e violenza privata. Nonostante la sua gang criminale sia stata smantellata, P.S.R. rimane ancora ricercato.

Recentemente, la Guardia di Finanza di Ancona, su disposizione della Procura Generale di Perugia, ha eseguito un provvedimento di confisca dei beni emesso dalla Corte d’Appello di Perugia. Il valore complessivo dei beni confiscati supera i 120 mila euro. P.S.R., riconosciuto come capo di un’associazione per delinquere coinvolta nell’acquisto, trasporto e rivendita di cocaina nelle province di Macerata, Ancona e Fermo, ha accumulato un patrimonio illecito significativo.

La misura è frutto di un’indagine approfondita condotta dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Ancona, in collaborazione con il personale della Guardia di Finanza presso la Procura Generale di Perugia. L’investigazione ha rivelato una notevole discrepanza tra i redditi dichiarati e il tenore di vita del condannato, che ha portato alla scoperta di beni consistenti come un’abitazione in provincia di Macerata, un’autovettura di lusso (Porsche) e liquidità finanziarie pari a 72.000 euro, per un valore totale di circa 120 mila euro.

Inoltre, P.S.R. è destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Perugia, con una condanna a quasi 15 anni di reclusione. Le forze dell’ordine continuano le ricerche per catturarlo, mentre tutti gli altri membri del sodalizio criminale sono già stati assicurati alla giustizia.

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