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Cronaca

Fasano (BR) | Morta dopo caduta nel vano ascensore, acquisiti dati tecnici impianto

I carabinieri e i tecnici dello Spesal hanno proseguito tutta la notte i rilievi nella palazzina di via Piave a Fasano, in provincia di Brindisi, dove la notte scorsa la 25enne Clelia Ditano è morta cadendo nel vano ascensore da un’altezza di oltre 10 metri.

Oltre ai genitori della vittima, già ascoltati poche ore dopo l’incidente, i carabinieri hanno acquisito i primi dati tecnici relativi all’ascensore, anche in collaborazione con i responsabili della ditta di manutenzione. L’ascensore è stato posto sotto sequestro per permettere di svolgere tutti gli accertamenti necessari a chiarire se si è verificato un guasto tecnico improvviso e il motivo della mancata attivazione del sistema di sicurezza. L’indagine è coordinata dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza, che a breve potrebbe disporre l’autopsia sul corpo della giovane.

Le indagini mirano a ricostruire gli ultimi istanti di vita di Clelia Ditano che, nella notte tra domenica e lunedì, dopo essere salita in casa per lasciare la borsa e altri effetti personali, voleva scendere nuovamente al piano terra ma è precipitata nel vuoto, poiché la cabina dell’ascensore non era presente al quarto piano come lei credeva.

Cronaca

Catania | smantellata centrale di riciclaggio di auto di lusso rubate

foto divulgata dai carabinieri

I carabinieri della compagnia di Giarre hanno smantellato una sofisticata centrale di riciclaggio di autovetture di lusso, operante nel territorio di Fiumefreddo di Sicilia. La scoperta è avvenuta grazie alle indagini condotte dai militari della stazione di Fiumefreddo, che avevano già sospettato l’esistenza di una banda specializzata nel furto e nella “trasformazione” di veicoli per nasconderne l’origine illecita.

Le indagini sono iniziate da una serie di posti di controllo durante i quali erano state fermate auto apparentemente “pulite” ma successivamente risultate rubate o appropriatamente indebite. Questi controlli hanno portato all’individuazione di un garage utilizzato come centrale operativa per il riciclaggio. Il garage, intestato a una persona non coinvolta nei fatti, è stato perquisito e al suo interno è stata rinvenuta un’Alfa Romeo Stelvio. Questa vettura, originariamente noleggiata e mai restituita, era stata dotata di una targa e di una targhetta con numero di telaio appartenenti a un’altra vettura dello stesso modello ma di colore diverso, registrata in un’altra regione.

Nel locale, i militari hanno trovato una serie di strumenti e materiali utilizzati per il riciclaggio delle auto, tra cui telecomandi di vari marchi, carte di circolazione in bianco pronte per essere compilate, una stampante per la modifica dei documenti e un aerografo di precisione per alterare i numeri di telaio. Sono stati rinvenuti anche componenti di altre vetture di lusso, sui quali sono ancora in corso ulteriori accertamenti.

Tutto il materiale rinvenuto, insieme al garage, è stato posto sotto sequestro. Le indagini hanno permesso di identificare due membri della banda: un uomo di 39 anni, in possesso delle chiavi del garage, e un altro di 49 anni. Entrambi sono stati denunciati in stato di libertà per riciclaggio alla Procura della Repubblica di Catania.

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Cronaca

Roma | Lotta allo spaccio da parte dei Carabinieri nei quartieri della Capitale. 11 persone arrestate

repertorio

I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito una serie di controlli contro il traffico di droga nei quartieri centrali e periferici della Città che hanno portato all’arresto, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, di 11 persone gravemente indiziate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel quartiere Quarticciolo, i Carabinieri della Compagnia Casilina hanno arrestato ben 7 persone e sequestrato 125 dosi di sostanze stupefacenti.
In via Manfredonia, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste, in seguito ad un mirato servizio di osservazione, hanno arrestato un 19enne, insieme a una 25enne che faceva da vedetta, dopo essere stati notati dai militari occultare dello stupefacente in una cavità di un muro vicino, dove sono state rinvenute 44 dosi fra cocaina e crack. Con le medesime modalità, in via Molfetta, i Carabinieri hanno arrestato altre due persone, un 39enne e un 23enne, i quali sono sati notati cedere, previo scambio di denaro, di alcune dosi di sostanze stupefacenti. Sempre in via Molfetta, i Carabinieri hanno arrestato uno stranieri dopo essere stato notato prelevare da un nascondiglio di fortuna ricavato da un arbusto, alcune dosi di sostanze stupefacenti, dal quale sono state rinvenute 10 dosi di crack.
Qualche giorno dopo, sempre i Carabinieri della Stazione Tor Tre Teste hanno arrestato un 36enne che, notando i militari in via Manfredonia, ha tentato di darsi alla fuga. I militari lo hanno rincorso e bloccato, rinvenendo 29 dosi di crack e 200 euro in contanti ritenuti provento di attività illecita. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Casilina, al Quarticciolo, hanno arrestato un uomo notato mentre effettuava delle cessioni di stupefacente che prelevava ogni volta da un nascondiglio ricavato in un cespuglio. All’interno del nascondiglio sono state rinvenute 31 dosi di cocaina e una di crack. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Montesacro, in seguito ad una mirata attività investigativa, hanno arrestato un 59enne, trovato in possesso di alcune dosi di cocaina, hashish e alcuni semi di marijuana, insieme a 1050 euro in contanti. Sempre i Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro, invece, in via Capraia, in via Francesco Calasso e in viale Jonio, in distinte operazioni, hanno fermato a bordo delle rispettive autovetture, un 62enne, un 28enne e un 21enne, trovati in possesso di diverse dosi di sostanze stupefacenti, che sono state sequestrate.
Tutti gli arresti sono stati convalidati.

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Cronaca

Roma | 48enne arrestato per furto e frode sulle carte di credito

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Porta Pia, a seguito di un’indagine coordinata dai PM della Procura di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 48enne italiano, accusato di furto aggravato, furto con destrezza e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.

L’indagine è stata avviata dopo una denuncia presentata il 6 febbraio scorso da una specializzanda del Policlinico Umberto I. La donna aveva raccontato di aver riposto il proprio portafoglio in uno zaino, lasciato in una stanza dell’ambulatorio della I° Clinica Medica, prima di iniziare il turno pomeridiano. Al termine del turno, si è accorta che il portafoglio era stato rubato e ha ricevuto diversi alert sul suo smartphone relativi all’utilizzo della sua carta prepagata.

Grazie all’app dedicata, la vittima ha potuto verificare che le transazioni erano state effettuate in una tabaccheria e in un bar nei pressi del Policlinico. Gli investigatori, esaminando le immagini dei sistemi di videosorveglianza dei due esercizi commerciali, hanno rilevato che le fattezze fisiche del presunto autore del reato coincidevano in entrambi i casi. Le informazioni e le descrizioni fornite hanno permesso agli agenti di mostrare un album fotografico a un testimone, che ha riconosciuto l’autore del reato.

Il sospetto è stato rintracciato e identificato come un 48enne romano. Al termine delle formalità di rito, l’Autorità Giudiziaria ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere.

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