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Cronaca

Sassari | Assalto armato, è caccia a 20 banditi

Nel nord Sardegna e nella provincia di Nuoro prosegue la caccia da parte delle forze dell’ordine al commando armato che ieri sera ha attaccato il caveau dell’istituto di vigilanza Mondialpol a Caniga, nelle vicinanze di Sassari. Durante l’assalto, il commando ha aperto il fuoco contro un’auto dei carabinieri, che è stata pesantemente colpita, e contro una pattuglia della polizia stradale intervenuta sul posto.

Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile della questura di Sassari, che sta cercando di ricostruire i movimenti della banda prima e dopo il raid. Si sa che il commando era composto da circa venti individui armati di kalashnikov, vestiti di nero e indossanti giubbini antiproiettile. Poco prima delle 20:30, hanno utilizzato un escavatore per avvicinarsi al muro di recinzione dell’edificio Mondialpol di Caniga, abbattendolo e sfondando la struttura.

Mentre due malviventi manovravano l’escavatore, almeno sei membri della banda hanno scavalcato la recinzione con una scala e sono entrati nell’edificio Mondialpol sparando per intimidire le guardie giurate. Sono stati esplosi diversi colpi contro la garitta di sorveglianza, ma l’agente all’interno è rimasto illeso grazie ai vetri antiproiettile.

I rapinatori hanno prelevato cinque o sei sacchi contenenti denaro, presumibilmente destinati al pagamento delle pensioni nei prossimi giorni; al momento non è stata quantificata l’entità del bottino. I sacchi sono stati trasportati fuori utilizzando l’escavatore e caricati su un furgone Fiat Ducato bianco, con cui la banda si è data alla fuga in direzione Cagliari.

Durante la rapina, una pattuglia dei carabinieri e una della polizia stradale hanno raggiunto il luogo dell’assalto da direzioni opposte. I banditi hanno risposto aprendo il fuoco contro le auto, mirando agli agenti a livello umano.

Altri membri del commando, almeno una decina, hanno bloccato le principali vie di accesso alla zona di Caniga, incendiando veicoli e sparseggiando chiodi sull’asfalto per ritardare l’arrivo delle forze dell’ordine e facilitare la loro fuga.

Cronaca

Roma | 48enne arrestato per furto e frode sulle carte di credito

Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Porta Pia, a seguito di un’indagine coordinata dai PM della Procura di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 48enne italiano, accusato di furto aggravato, furto con destrezza e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.

L’indagine è stata avviata dopo una denuncia presentata il 6 febbraio scorso da una specializzanda del Policlinico Umberto I. La donna aveva raccontato di aver riposto il proprio portafoglio in uno zaino, lasciato in una stanza dell’ambulatorio della I° Clinica Medica, prima di iniziare il turno pomeridiano. Al termine del turno, si è accorta che il portafoglio era stato rubato e ha ricevuto diversi alert sul suo smartphone relativi all’utilizzo della sua carta prepagata.

Grazie all’app dedicata, la vittima ha potuto verificare che le transazioni erano state effettuate in una tabaccheria e in un bar nei pressi del Policlinico. Gli investigatori, esaminando le immagini dei sistemi di videosorveglianza dei due esercizi commerciali, hanno rilevato che le fattezze fisiche del presunto autore del reato coincidevano in entrambi i casi. Le informazioni e le descrizioni fornite hanno permesso agli agenti di mostrare un album fotografico a un testimone, che ha riconosciuto l’autore del reato.

Il sospetto è stato rintracciato e identificato come un 48enne romano. Al termine delle formalità di rito, l’Autorità Giudiziaria ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere.

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Campania

Napoli | Vigile urbano alla guida da ubriaco investe e uccide la 27enne Lucia Passariello: arrestato

foto Facebook

Un vigile urbano di 26 anni ha investito e ucciso Lucia Passariello, una donna di 27 anni e madre di una bambina di 7 anni, mentre guidava in stato di ebbrezza. L’incidente è avvenuto nella tarda serata di venerdì nel Comune di Camposano, in provincia di Napoli. Le due bambine, figlia e nipote della vittima, rispettivamente di 7 e 10 anni, sono rimaste illese ma sono in stato di shock.

L’uomo, incensurato, è stato arrestato per omicidio stradale e posto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. È stato anche sospeso dal servizio dal Comune di Portici, dove lavorava come vigile urbano da circa 6-7 mesi con un contratto di formazione lavoro a tempo determinato. Secondo una prima ricostruzione, Lucia Passariello stava attraversando la strada in via Croce San Nicola quando è stata travolta dalla Suzuki Splash guidata dal 26enne. L’impatto è stato così violento che la donna è stata sbalzata in un terreno oltre un muro alto un metro e mezzo, morendo sul colpo.

Il giovane investitore, con un tasso alcolemico di 1,7 g/l, si è fermato immediatamente dopo l’incidente e si è consegnato ai carabinieri della compagnia di Nola, che lo hanno accompagnato in ospedale per ulteriori analisi. Il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo, ha immediatamente sospeso il vigile urbano dal servizio e ha espresso il suo cordoglio alla famiglia della vittima e alla comunità di Camposano, manifestando la sua vicinanza al sindaco della cittadina colpita dalla tragedia.

Il fratello della vittima, Pasquale Passariello, ha scritto un commovente messaggio su Facebook: “Dio porta con sé sempre le persone più belle, ancora non ci posso credere… un pezzo di me è andato via con te, sorellina mia. Mi mancherai e ti giuro che ti farò giustizia anche se a ben poco serve. Ti amo, sorellina mia”.

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Cronaca

Fasano | C’è un Indagato nella Morte di Clelia Ditano: la ragazza caduta nel vano ascensore

C’è un indagato nell’inchiesta condotta dalla Procura di Brindisi sulla morte di Clelia Ditano, la 25enne deceduta nella notte tra domenica e lunedì scorsi a Fasano, in seguito a una caduta di oltre 10 metri dal vano ascensore della palazzina in cui abitava con i genitori in via Piave, a Fasano (Brindisi). La notizia è stata riportata da alcuni quotidiani locali, e l’ipotesi di reato è omicidio colposo.

Secondo quanto appreso, gli accertamenti tecnici si concentreranno prima di tutto sull’ascensore per verificare le cause del malfunzionamento e il possesso delle autorizzazioni necessarie, e poi sul telefonino della ragazza. Come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, in vista dell’autopsia, è stato notificato un avviso di garanzia all’amministratore della palazzina come atto dovuto.

Inoltre, è stato reso noto che una parte delle spese per il funerale sarà coperta da un giovane di 26 anni, originario di Milano e titolare di un’attività di tatuatore a Mesagne. Il ragazzo ha spiegato di non conoscere personalmente Clelia Ditano, ma di essersi “molto immedesimato” nella sua tragica storia poiché anche lui ha sofferto la perdita prematura della sorella, morta quattro anni fa a soli 19 anni.

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