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Attualità

Reddito di Maternità | Proposta di legge di Forza Italia, il PD: “è un ricatto alle donne”

Il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, ha presentato un disegno di legge per l’istituzione del “reddito di maternità”. Questo beneficio economico, concesso su richiesta alle donne cittadine italiane residenti, potrà essere richiesto presso un consultorio pubblico, una struttura sanitaria abilitata dalla Regione, o un medico di fiducia. L’obiettivo è mobilitare risorse e trovare soluzioni di sostegno per le donne, affrontando il disagio economico e sociale che alimenta la crisi demografica in Italia. Gasparri presenterà la proposta in una conferenza stampa mercoledì 3 luglio alle 13.

La reazione del Partito Democratico è stata immediata. La senatrice Cecilia D’Elia ha criticato la proposta definendola “pura propaganda fatta sulla pelle delle donne” e ha sottolineato come arrivi da chi ha abolito il reddito di cittadinanza. La collega Valeria Valente ha aggiunto che Gasparri sta provocando proponendo un reddito di maternità di 1000 euro al mese fino ai cinque anni del bambino per le donne con problemi economici che decidono di non abortire.

Il capogruppo del PD a Palazzo Madama, Francesco Boccia, ha definito la proposta “aberrante”, accusando Gasparri di invadere perversamente la vita delle donne e di ricattarle economicamente. Boccia ha sottolineato che la serenità per mettere al mondo un figlio dipende da misure concrete come il contrasto al lavoro precario e all’emergenza abitativa, non da incentivi economici legati alla scelta di non abortire.

Gasparri ha replicato con durezza, accusando Boccia di essere ignorante e offensivo. Ha precisato che il disegno di legge non abolisce la legge 194 sull’aborto e non impedisce a nessuna donna di abortire, ma offre semplicemente un’opportunità di sostegno economico. Gasparri ha ribadito che la sua proposta intende attuare concretamente il soccorso alle donne previsto dalla legge 194.

La proposta di legge ha suscitato un acceso dibattito, con Gasparri che accusa Boccia di essere un “arrogante nemico della vita” e Boccia che condanna la proposta come un insulto alle donne. Le tensioni tra Forza Italia e il Partito Democratico continuano a crescere su questo tema sensibile.

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“Inchiesta Gioventù Meloniana: Procura di Roma richiede girato integrale

La Procura di Roma ha richiesto integralmente il girato dell’inchiesta giornalistica “Gioventù Meloniana” realizzata da Fanpage.it, senza alcun taglio o oscuramento. L’inchiesta ha svelato comportamenti antisemiti, razzisti e nostalgici del Ventennio fascista all’interno dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia.

Una giornalista infiltrata ha documentato militanti di Gioventù Nazionale, alcuni vicini a figure politiche di rilievo, compiere il saluto romano, intonare cori in onore di Hitler e Mussolini, cantare inni fascisti e fare apologia del terrorismo nero. Inoltre, si è sollevato il sospetto di un uso illegittimo dei fondi del servizio civile per sostenere le attività del movimento giovanile, come testimoniato da Flaminia Pace, responsabile di uno dei circoli romani, nel girato dell’inchiesta.

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L’Arcivescovo Carlo Maria Viganò Scomunicato dopo gli attacchi a Papa Francesco

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò è stato scomunicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede a seguito di ripetuti attacchi al Papa Francesco e al Concilio Vaticano II, dei quali ha rifiutato l’autorità. La Congregazione ha emesso una dichiarazione ufficiale in cui accusa Viganò di scisma, sottolineando le sue dichiarazioni pubbliche contrarie alla comunione con il Papa e alla legittimità dell’autorità ecclesiastica.

Carlo Maria Viganò, 83 anni, noto per le sue posizioni conservative, è stato nominato arcivescovo da Giovanni Paolo II nel 1992 e ha ricoperto incarichi importanti, tra cui nunzio apostolico in Nigeria e negli Stati Uniti. La sentenza di scomunica è stata emessa nonostante il suo rifiuto di comparire davanti alla Congregazione per rispondere alle accuse.

Le tensioni tra Viganò e Papa Francesco sono esplose pubblicamente, con l’arcivescovo che ha accusato il Papa di eresia e ha criticato apertamente le sue decisioni ecclesiastiche, inclusa la gestione degli abusi sessuali nella Chiesa e il documento sulla benedizione delle coppie omosessuali.

Viganò ha definito il Concilio Vaticano II come un “cancro ideologico” e ha descritto la Chiesa sotto Papa Francesco come una “metastasi”. La sua opposizione al Papa e alle riforme del Concilio Vaticano II ha portato alla sua condanna per scisma da parte della Santa Sede.

L’arcivescovo ha reagito alle accuse dichiarando che considera un onore essere processato per le sue convinzioni e ha criticato il processo canonico come “extragiudiziale”.

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Calabria | Piena e violenta attività dello Stromboli, allertati anche gli ospedali di Vibo Valentia e Reggio Calabria

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha emesso un’ordinanza che impone diversi divieti a causa dell’attività intensa e violenta dello Stromboli. È stato vietato scalare il vulcano e avvicinarsi alle spiagge durante le ore notturne. È stato anche proibito l’approdo delle imbarcazioni turistiche non di linea che effettuano escursioni giornaliere, così come la sosta e l’ancoraggio vicino alla costa.

Per precauzione, sono stati allertati i servizi sanitari e ospedalieri nella città metropolitana di Messina, così come i sindaci dei Comuni costieri e le prefetture di Palermo, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Salerno. Attualmente, il Comitato operativo nazionale è riunito per monitorare gli sviluppi dell’emergenza. Sull’isola, la Guardia Costiera ha dispiegato motovedette, navi e mezzi aerei, mentre il numero dei vigili del fuoco è stato raddoppiato.

La Protezione Civile ha annunciato che sta verificando tutti i materiali, mezzi, risorse sanitarie, personale e basi logistiche, oltre a pianificare l’assistenza ai soggetti vulnerabili per garantire la piena prontezza operativa in caso di ulteriori sviluppi critici.

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