Piemonte
Barolo (CN) | Con Ruote d’epoca Villanova d’Albenga in viaggio nelle terre del Nebbiolo
Una giornata immersi nel fascino delle terre del Barolo respirando aria vintage con le auto d’epoca. Domenica 30 giugno a Barolo, in Piemonte, è in programma il tradizionale raduno dedicato anche alle moto e non. Il 30 giugno torna il raduno di auto d’epoca a Barolo, in provincia di Cuneo. Un evento inserito nel calendario del club delle Ruote d’Epoca di Villanova d’Albenga e organizzato in collaborazione con il Comune di Barolo per un massimo di 50 auto. Gli equipaggi iscritti avranno la possibilità di visitare diversi luoghi grazie ad un interessante percorso turistico, culturale e gastronomico curato nei minimi dettagli da Massimo e Pierfrancesco Silvestro.
A fare da cornice al raduno il magnifico castello che domina l’ampio sistema di colline coltivate ad uve Nebbiolo che fu costruito nella sua prima fase attorno all’anno 1000. I partecipanti al raduno scopriranno anche alcune curiosità a cominciare dal nome del paese che deriverebbe dal celtico “bas reul”, luogo basso, come di fatto è rispetto ad altri paesi della zona.
All’interno del castello oggi ha sede l’Enoteca Regionale del Barolo , dove è selezionata la produzione più pregiata dei vini locali, di cui il re è sicuramente l’omonimo Barolo Docg. Un paese di personaggi illustri.
Dei nobili Falletti marchesi di Barolo meritano speciale menzione i due ultimi : Ottavio Alessandro Carlo Falletti , morto nel 1828, senatore dell’Impero francese sotto Napoleone I, membro della R. Accademia delle Scienze, autore di un opuscolo critico sopra Vittorio Alfieri e di parecchie opere anonime; e il suo unico figlio Tancredi Carlo, morto nel 1838, autore anch’esso di varie opere, grande filantropo e caritatevole come il padre.
Il raduno di auto e moto d’epoca di Barolo è dunque un motivo in più per apprezzare e conoscere da vicino la storia di un paese tra i più rinomati della regione piemontese. La giornata sarà caratterizzata dall’esposizione delle vetture e delle moto partecipanti, quindi dalla sfilata in corteo, dall’incontro con tutti gli equipaggi che si scambieranno informazioni e foto ricordo. Il ritrovo per tutti è in piazza Colbert alle 8 per l’iscrizione e la consegna dei gadget. Alle 11 è previsto l’aperitivo organizzato dal Comune e dalla Pro Loco di Roddi. Il pranzo invece è previsto presso la cascina Pian Polvere a Monforte d’Alba alle 13. Un’occasione per partecipare anche ad una lotteria con ricchi premi.
Cronaca
Torino | Tentato furto in pasticceria: arrestato Polacco
Nella notte tra il 17 e il 18 settembre, Torino è stata teatro di un tentato furto in una pasticceria situata in corso Vittorio Emanuele II. Gli agenti della Polizia di Stato, in servizio di pattuglia, sono intervenuti dopo aver udito il rumore di vetri infranti. Poco dopo aver notato un uomo in atteggiamento sospetto, i poliziotti hanno trovato segni evidenti di effrazione, tra cui una saracinesca forzata e una vetrina infranta.
Il sospetto, un cittadino polacco di 22 anni, è stato fermato e successivamente arrestato. Nei pressi del luogo sono stati rinvenuti attrezzi, come un bastone e mattoni avvolti in abbigliamento, presumibilmente utilizzati per compiere il furto.
Al momento, il giovane è in attesa di ulteriori sviluppi legali, con il procedimento penale ancora nelle fasi preliminari. La presunzione di innocenza resta in vigore fino a sentenza definitiva.
Cronaca
Torino | Arresti e Denunce nel Quartiere Aurora per Spaccio di Stupefacenti
Continua l’intensa attività della Polizia di Stato a Torino per contrastare e prevenire lo spaccio di sostanze stupefacenti. Nelle ultime ore, nel quartiere Aurora, lungo l’asse di Lungo Dora Napoli all’altezza di Corso Giulio Cesare, il personale del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia ha arrestato due giovani e denunciato un terzo per spaccio di droga. Tutti e tre i soggetti, di nazionalità marocchina, sono stati coinvolti in operazioni distinte ma legate al traffico di hashish.
Primo Arresto: Spaccio al Corso Giulio Cesare
Il primo arresto ha riguardato un giovane di 23 anni, notato dagli agenti mentre stazionava vicino alla fermata del tram in Corso Giulio Cesare. Dopo essere stato avvicinato da un ragazzo italiano, i poliziotti hanno osservato uno scambio sospetto, che si è rivelato essere vendita di hashish. Durante la perquisizione, sono stati rinvenuti circa 7 grammi di hashish nascosti negli slip del 23enne e 60 euro, presumibile provento dell’attività illecita. L’acquirente è stato trovato in possesso di un grammo di hashish.
Secondo Arresto: Droga nascosta nel Distributore di Sigarette
Nello stesso luogo, poche ore dopo, gli agenti hanno individuato un altro giovane marocchino, sottoposto all’obbligo di firma, mentre prelevava droga da un distributore automatico di sigarette. Il presunto spacciatore aveva nascosto 6,3 grammi di hashish e aveva con sé 75 euro in contanti. Anche l’acquirente, un cittadino straniero, è stato trovato con 1,2 grammi di hashish.
Denuncia di un 34enne: Violazione del DACUR
Infine, nel corso di un controllo straordinario congiunto con l’Esercito Italiano in Lungo Dora Napoli, un 34enne nordafricano è stato sorpreso mentre cercava di disfarsi di 5 grammi di hashish. Il soggetto, già noto alle forze dell’ordine e colpito da un DACUR (Divieto di Accesso alle Aree Urbane), è stato denunciato sia per spaccio di stupefacenti sia per la violazione del provvedimento del Questore.
I tre soggetti sono attualmente indagati nell’ambito delle indagini preliminari, e fino a una sentenza definitiva si presume la loro innocenza.
Le attività di controllo della Polizia proseguiranno in modo continuo per contrastare il fenomeno dello spaccio in città.
Cronaca
Torino | Dirigente medico indagato per truffa
Il 13 settembre, la vicenda ha preso piede quando i Carabinieri del Reparto Operativo di Torino hanno notificato una misura cautelare a Francesco Savino, 63 anni, direttore della struttura semplice del dipartimento di pediatria e scienze pediatriche dell’Ospedale Pediatrico Regina Margherita. L’accusa formulata contro di lui è quella di truffa aggravata ai danni dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, derivante da presunti abusi nell’attestazione della sua presenza in servizio.
Savino è accusato di aver certificato la propria presenza mediante badge, mentre in realtà si allontanava per motivi personali non legati alla professione. Questa condotta, che ha portato all’emissione di un avviso di garanzia e alla misura cautelare dell’obbligo di permanenza nella città di Torino, è particolarmente grave considerato il suo ruolo dirigenziale, che implica una supervisione diretta sul personale.
Le indagini hanno rivelato oltre settanta episodi di presunta irregolarità, tutti attualmente sotto esame da parte dell’Autorità Giudiziaria. In risposta alle accuse, l’Azienda Città della Salute di Torino ha prontamente avviato un procedimento disciplinare e ha sospeso Savino in via cautelativa, in attesa degli sviluppi del procedimento giudiziario.
Il caso sottolinea l’importanza della trasparenza e dell’integrità all’interno delle strutture sanitarie, e mette in luce le misure adottate per garantire la correttezza e il rispetto delle norme, anche da parte dei dirigenti.
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