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Cronaca

Roma | Incendio nel carcere minorile di Casal del Marmo: 3 ragazzi in ospedale

Un incendio è scoppiato nel reparto detentivo del carcere minorile di Casal del Marmo a Roma, rischiando di trasformarsi in una tragedia. Il sindacato SAPPE ha reso noto che l’incendio è stato provocato da tre detenuti in segno di protesta.

Maurizio Somma, segretario del Lazio, ha spiegato: “I tre detenuti hanno causato un incendio interno al carcere, obbligando all’evacuazione del reparto e al trasferimento dei tre in ospedale. Gli agenti intervenuti sono stati eroici, evitando un incendio devastante grazie anche al supporto dei colleghi che dormivano in caserma. La Polizia Penitenziaria di Casal del Marmo, nonostante le difficoltà, è riuscita ad evitare il peggio, e questo è encomiabile”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha commentato: “L’ennesima grave vicenda avvenuta a Roma evidenzia le priorità della sicurezza, spesso trascurate, con cui ogni giorno devono fare i conti gli agenti della Polizia Penitenziaria. Questo grave episodio è la conseguenza dello smantellamento delle politiche di sicurezza dei penitenziari. La riduzione della sicurezza interna con vigilanza dinamica, regime aperto, maggiorenni detenuti nei carceri minorili e l’assenza di un adeguato numero di agenti favorisce inevitabilmente eventi critici, che sono costanti e continui”.

Capece ha sottolineato che “nel Lazio, solo nel secondo trimestre del 2024, si sono verificati numerosi eventi critici nelle carceri regionali: 254 episodi di resistenza e ingiurie, 23 proteste collettive, 5 rifiuti di rientrare in cella, 10 poliziotti feriti con prognosi fino a 7 giorni e altri 8 agenti con prognosi fino a 20 giorni”.

Per il leader del SAPPE, che incontrerà nei prossimi giorni a Roma il Capo del DGMC Antonio Sangermano, “la situazione penitenziaria regionale e nazionale mette in luce una tensione crescente che è ormai evidente. È necessario intervenire con urgenza per tutelare i poliziotti penitenziari, orgoglio non solo del SAPPE e del Corpo, ma dell’intera Nazione”. Capece ha sollecitato “provvedimenti urgenti”, tra cui “un inasprimento delle pene per i detenuti che aggrediscono il personale durante la permanenza e l’espiazione della pena in carcere”. Ha concluso affermando: “Serve una forte e visibile presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”.

Cronaca

Catania | Spaccio di droga: hashish e marijuana negli slip, due arresti

La Polizia di Stato di Catania ha recentemente effettuato un’importante operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, portando all’arresto di due giovani catanesi, rispettivamente di 21 e 28 anni. I due sono stati fermati in piazza Santa Maria di Gesù durante uno dei controlli periodici finalizzati a contrastare l’illegalità diffusa nella zona.

Durante l’intervento, gli agenti hanno notato un comportamento sospetto nei due, che apparivano particolarmente nervosi. Il conducente dell’auto, il 28enne, risultava privo di patente, mai conseguita. La situazione si è ulteriormente complicata quando gli agenti hanno avvertito un forte odore di marijuana proveniente dal veicolo.

Alla richiesta di chiarimenti sulla presenza di sostanze stupefacenti, il passeggero di 21 anni ha consegnato spontaneamente una bustina di marijuana. Tuttavia, il suo tentativo di nascondere ulteriori sostanze non è sfuggito all’attenzione dei poliziotti, che hanno proceduto a una perquisizione personale. Questa operazione ha rivelato la presenza di sette bustine di hashish e una bustina di marijuana, oltre a una somma di 770 euro, ritenuta provento dell’attività illecita.

Le ispezioni si sono estese anche all’auto e alle abitazioni dei due. Sotto il sedile dell’auto, è stato trovato un borsello con ulteriore marijuana, mentre nell’abitazione del più giovane è stato sequestrato un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga.

Entrambi i soggetti sono stati arrestati e posti ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo, mentre le indagini proseguono per fare luce su eventuali ulteriori attività illecite. Questa operazione evidenzia l’impegno costante della Polizia di Stato nel combattere il traffico di droga e garantire la sicurezza nella comunità.

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Cronaca

Porto Recanati | Diversi posti di controllo hanno portato all’identificazione complessivamente di 62 persone

Ieri pomeriggio, Porto Recanati ha visto un’importante mobilitazione delle forze dell’ordine, impegnate in un’operazione che ha unito attività di controllo e intervento per il soccorso pubblico. La Questura di Macerata, il Commissariato di Polizia di Civitanova Marche, insieme a diversi reparti e unità specializzate, hanno attuato un vasto dispositivo per garantire la sicurezza dei cittadini, in particolare in risposta alle avverse condizioni meteorologiche che hanno colpito la zona.

Le forti piogge hanno reso necessaria la presenza costante di pattuglie, che hanno monitorato il centro storico e le aree di maggiore affluenza, ora notevolmente ridotte a causa del maltempo. Gli agenti hanno effettuato controlli mirati, in particolare presso i complessi residenziali multietnici, contribuendo all’identificazione di 62 persone e alla verifica di 18 veicoli, con la contestazione di alcune infrazioni stradali.

Oltre alle operazioni di controllo, le forze dell’ordine hanno anche prestato soccorso alle persone colpite dagli allagamenti, offrendo assistenza a chi si trovava in difficoltà. Questo approccio integrato dimostra l’impegno delle autorità nel garantire non solo la sicurezza, ma anche il benessere della comunità, in un momento di emergenza.

Le attività continueranno nei prossimi giorni, mantenendo alta l’attenzione su sicurezza e assistenza, per affrontare le sfide poste dalle condizioni climatiche avverse.

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Cronaca

Macerata | Albanese senza fissa dimora già noto alle forze dell’ordine accompagnato in Albania

Negli ultimi giorni, l’Ufficio Immigrazione ha potenziato le operazioni di controllo in diverse aree della provincia di Macerata, con l’obiettivo di garantire la sicurezza pubblica e contrastare l’immigrazione irregolare. Queste azioni, coordinate dal Ministero dell’Interno, hanno coinvolto anche esercizi commerciali, portando a importanti risultati.

Durante un’operazione, le forze dell’ordine hanno identificato un cittadino albanese all’interno di un ristorante. L’uomo, senza fissa dimora, era già noto alle autorità per diversi reati, tra cui risse e spaccio di sostanze stupefacenti. La sua presenza sul territorio era considerata pericolosa, tanto da portare il Questore di Macerata a rifiutare il rinnovo del suo permesso di soggiorno.

Il 18 settembre, in collaborazione con il personale del Commissariato di Polizia, l’ufficio ha eseguito il decreto di espulsione emesso dal Questore. Dopo la convalida del Giudice di Pace, l’uomo è stato accompagnato alla frontiera di Ancona e scortato fino a Durazzo da personale specializzato.

Queste operazioni di rimpatrio rappresentano un passo cruciale nel rafforzare la sicurezza pubblica e nel contrastare la criminalità legata all’immigrazione irregolare e allo spaccio di droga. La Polizia di Stato continua a impegnarsi con determinazione per tutelare la comunità, dimostrando un approccio rigoroso nella lotta contro queste problematiche.

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