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Campania

Napoli | Ucciso per un parcheggio il custode del Parco Archeologico di Pompei, chiesto ergastolo per i 4 imputati

Il sostituto procuratore generale Ginevra Abbamonti ha richiesto l’ergastolo per tutti e quattro gli imputati al processo di secondo grado in corso presso la Corte di Assise di Appello di Napoli per l’omicidio di Maurizio Cerrato, il custode del Parco Archeologico di Pompei ucciso con una coltellata al petto a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, il 19 aprile 2021, in seguito a una lite per un parcheggio.

La massima pena è stata richiesta per Giorgio e Domenico Scaramella, Antonio e Francesco Cirillo. In primo grado, tutti erano stati condannati a 23 anni di carcere.

Il magistrato ha richiesto il riconoscimento del concorso “pieno” nell’omicidio di Cerrato per Giorgio Scaramella, colui che aveva chiesto e ottenuto l’intervento degli altri aggressori dopo la prima lite. In primo grado, questo ruolo era stato considerato “anomalo” dai giudici.

Per gli altri tre imputati, è stata richiesta l’aggravante dei futili motivi. Durante l’udienza erano presenti la moglie e la figlia di Cerrato, Tania Sorrentino e Maria Adriana Cerrato, quest’ultima testimone dell’omicidio.

Gli avvocati Giovanni Verdoliva e Antonio Marinaro, legali rispettivamente della moglie e della figlia della vittima e della sorella di Cerrato, hanno commentato che la Procura generale ha condiviso la ricostruzione secondo cui tutti e quattro gli imputati hanno partecipato all’omicidio di Maurizio. Hanno inoltre espresso soddisfazione per il fatto che la ricostruzione fornita da Maria Adriana è stata confermata dalla formulazione della richiesta del magistrato.

Dopo la requisitoria del sostituto procuratore di Napoli, l’avvocato Gianmario Siani della fondazione Polis ha sostenuto le richieste della Procura. Alla prossima udienza, il 17 giugno, è prevista la discussione delle parti civili rimanenti: gli avvocati Giovanni Verdoliva, Antonio Marinaro e il legale del comune di Torre Annunziata. Se ci sarà tempo, è prevista anche la discussione di uno degli avvocati dei quattro imputati, l’avvocato Maria Montuoro, che difende Francesco Cirillo.

Campania

Stasera a Scampia il concerto con Geolier, Tony Effe e tanti altri

Questa sera si terrà a Scampia la terza edizione del RED BULL 64 BARS LIVE, uno degli eventi più attesi e apprezzati della scena rap italiana. L’appuntamento, sold out come le precedenti edizioni, conferma il successo e la credibilità di questo format creato da Red Bull. Ancora una volta, il palco ospiterà una line-up stellare che comprende artisti di punta come Gué, Kid Yugi, Massimo Pericolo, Tony Effe e Artie 5IVE, tutti protagonisti indiscussi delle classifiche musicali e della scena urban del nostro Paese.

Il format RED BULL 64 BARS è diventato un vero e proprio punto di riferimento per il rap in Italia, proponendo freestyle in una delle sue forme più pure: 64 barre di puro rap, senza fronzoli, che mettono alla prova le abilità tecniche e creative degli artisti. A precedere l’evento principale ci sarà un pre-show ricco di esibizioni, con artisti emergenti come Badman, Bigmadwolf, Cecchy, Ceru167, Coco, J Lord e molti altri. Tra gli ospiti speciali ci saranno Geolier, Lele Blade, Poison Beatz e Nello Taver, per una serata che si preannuncia ricca di momenti indimenticabili.

La location scelta per l’evento è Piazza Ciro Esposito a Napoli, nel cuore di Scampia, un quartiere che ha accolto sin dalla prima edizione questo appuntamento con grande entusiasmo. La scelta della piazza non è casuale: l’evento fa parte di un progetto più ampio di valorizzazione dei talenti e della creatività musicale partenopea, con l’obiettivo di promuovere Napoli a livello internazionale.

Anche quest’anno, Plenitude è partner dell’evento, confermando il suo impegno verso la sostenibilità. L’azienda fornirà un impianto fotovoltaico che alimenterà parte dell’illuminazione dell’ingresso, lasciando poi l’impianto a una scuola locale come segno di gratitudine verso il territorio. Inoltre, Plenitude offrirà l’opportunità di vivere l’Electric Driving Experience, un’esperienza di guida su vetture elettriche, per promuovere la mobilità sostenibile.

Il live show sarà disponibile in streaming e on-demand sul canale YouTube di Red Bull, Red Bull Droppa, permettendo a tutti di seguire le performance degli artisti anche da casa.

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Campania

Napoli | Rinvenuta mitragliatrice e auto rubate in un covo nascosto

GdF Napoli

In un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Napoli, è stato scoperto un covo a Cardito, frazione di Carditello, dove sono stati rinvenuti una mitragliatrice, munizioni e auto rubate. Le indagini si sono intensificate nelle aree considerate a più alto rischio, portando all’ispezione di un terreno isolato, nascosto da una fitta vegetazione, che celava tre veicoli sospetti.

Due delle auto risultavano rubate, mentre la terza era soggetta a un ordine di sequestro non ancora eseguito. Durante la perquisizione, all’interno di uno dei veicoli sono stati trovati bossoli esplosi, segno di un possibile utilizzo illecito delle armi. Il ritrovamento più preoccupante è stato quello di una pistola mitragliatrice STEN calibro 9, insieme a due caricatori e circa 150 munizioni, occultata tra cespugli e travi di legno.

L’arma, capace di sparare fino a 500 colpi al minuto, sembrava aver subito modifiche artigianali. Sarà sottoposta a una perizia approfondita per verificare un suo possibile utilizzo in recenti episodi criminali nell’area nord di Napoli, teatro di tensioni nei comuni limitrofi come Grumo Nevano, Sant’Antimo, Caivano e Casandrino.

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Attualità

Blitz contro la camorra a Napoli, 60 arresti

Sessanta persone sono state arrestate dalla Polizia di Stato, nell’ambito di un’operazione contro la camorra, a Napoli. Gli indagati, raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale partenopeo, sono accusati, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al furto, concorso esterno in associazione mafiosa, tentato omicidio, possesso ingiustificato di armi e ordigni esplosivi, estorsione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, furto e ricettazione.
L’indagine, condotta tra il 2021 e il 2022, ha documentato l’esistenza e l’operatività di un clan camorristico, operante nell’area orientale del capoluogo e in alcuni comuni della provincia.
– foto: screenshot da video Polizia di Stato –

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