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Cronaca

Roma | Controlli Straordinari alla Stazione Termini: Arresti e Denunce

I Carabinieri del Gruppo di Roma, insieme alle unità cinofile di Roma Santa Maria di Galeria, hanno effettuato un servizio di controllo straordinario mirato a contrastare ogni forma di illegalità e degrado nell’area della stazione ferroviaria Roma Termini e nelle zone limitrofe. Questa operazione rientra nell’ambito di una strategia di contrasto al degrado, abusivismo e illegalità predisposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma e condivisa in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto Lamberto Giannini.

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Durante l’attività, i Carabinieri hanno arrestato tre persone e denunciato altre diciassette. Tra gli arrestati, un 37enne italiano è stato sorpreso a rubare capi di abbigliamento da un negozio nella Galleria Forum Termini, e un 39enne marocchino è stato arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Grosseto per reati contro il patrimonio. Inoltre, un 23enne del Gambia è stato bloccato dopo aver rubato prodotti da una profumeria.

I Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno denunciato due uomini, un cittadino italiano e un cittadino romeno, trovati in possesso di un coltello all’interno della stazione ferroviaria. Inoltre, otto persone sono state denunciate per inosservanza del D.a.c.ur. (Daspo Urbano) emesso dal Questore di Roma, e altre sette per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Roma.

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Durante i controlli, due cittadini stranieri sono stati sanzionati per possesso di modiche quantità di droga, e altre sedici persone sono state multate per violazione del divieto di stazionamento nei pressi della stazione Termini, con notifica dell’ordine di allontanamento per 48 ore e una sanzione amministrativa di 100 euro.

In totale, i Carabinieri hanno identificato 318 persone e controllato 178 veicoli nel corso delle operazioni.

Campania

Giugliano in Campania | 4 misure cautelari per associazione di tipo mafioso

I Carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno arrestato quattro persone in un’operazione contro la criminalità organizzata, in particolare contro il clan Mallardo, attivo nel territorio di Giugliano in Campania. L’operazione è stata effettuata in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

I soggetti arrestati sono accusati di associazione di tipo mafioso e di tentate estorsioni aggravate, mirate a intimidire imprenditori per garantirsi pagamenti illeciti, consentendo loro di continuare a operare senza subire ritorsioni.

È importante notare che il provvedimento è una misura cautelare nell’ambito delle indagini preliminari. Gli arrestati sono considerati presunti innocenti fino a una eventuale condanna definitiva e hanno la possibilità di impugnare l’ordinanza.

Questa operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività mafiose e tutelare la legalità e la sicurezza economica nella regione, sostenendo le imprese oneste e riducendo l’influenza delle organizzazioni criminali sul territorio.

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Cronaca

Padova | Scoperta frode sul Reddito di Cittadinanza

GdF Padova

Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Padova ha portato alla luce un caso di indebita percezione del reddito di cittadinanza, con un ammontare di oltre 130.000 euro. I militari, in collaborazione con l’INPS, hanno avviato indagini su diversi residenti dell’Alta padovana che, tra il 2021 e il 2023, hanno usufruito di questo sostegno economico.

Le indagini hanno rivelato irregolarità significative, tra cui la mancata comunicazione di informazioni cruciali necessarie per la corretta erogazione del beneficio. In alcuni casi, è emerso il possesso di beni di valore, come autoveicoli di grossa cilindrata, che avrebbero dovuto essere dichiarati.

Di conseguenza, 17 individui sono stati segnalati alla Procura di Padova per possibili violazioni. L’operazione sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nel monitorare l’uso delle risorse pubbliche e combattere le frodi ai danni dei cittadini bisognosi. Si precisa che gli indagati sono presunti innocenti fino a eventuale condanna definitiva.

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Calabria

Calabria | ‘Ndrangheta: Operazione nel crotonese, 31 misure

I Carabinieri del Comando provinciale di Crotone, supportati da unità provenienti da altre province calabresi, hanno eseguito un’operazione di vasta portata che ha portato all’arresto di 31 individui legati a cosche mafiose del territorio. Il provvedimento, richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e convalidato dal Gip, prevede 15 custodie in carcere, 7 arresti domiciliari e 9 obblighi di dimora.

Le indagini sono iniziate dopo un episodio estorsivo ai danni di un imprenditore di Cutro, rivelando una rete complessa di attività illegali tra cui estorsione, usura e traffico di stupefacenti. Questo scenario si è delineato dopo l’arresto del boss Nicolino Grande Aracri e ha messo in luce la rivalità tra la famiglia Martino, già legata a Grande Aracri, e un’altra cosca locale.

L’inchiesta, condotta attraverso intercettazioni e attività di osservazione, ha fatto emergere la capacità della famiglia Martino di esercitare il controllo sul territorio mediante intimidazioni, estorsioni e traffico di droga. Inoltre, i militari hanno documentato la disponibilità di armi da parte degli indagati, confermando l’operatività dell’associazione mafiosa in questione.

La scoperta di danneggiamenti a veicoli appartenenti a membri di spicco della famiglia Martino ha fornito ulteriori elementi per comprendere le dinamiche interne e le relazioni tra le varie cosche della provincia. Questo intervento dei Carabinieri rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione.

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