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Lazio

Frosinone | Espulso Pericoloso Criminale Albanese

Continua senza sosta l’attività di prevenzione e repressione voluta dal Questore Domenico Condello a seguito della sparatoria di via Aldo Moro del 9 marzo scorso, in cui ha perso la vita un giovane albanese. In risposta all’escalation di violenza e criminalità, il Questore di Frosinone e il Prefetto Ernesto Liguori, in collaborazione con l’Ufficio Immigrazione della Questura diretto dal Primo Dirigente Carlo Bianchi, hanno adottato misure decisive per contrastare la criminalità organizzata.

Nella giornata di ieri, è stato eseguito il provvedimento di espulsione di K.A., un noto esponente della malavita albanese residente nel Capoluogo ciociaro da diversi anni. La decisione, convalidata dal Giudice di Pace di Frosinone, ha preso in considerazione la posizione amministrativa irregolare dello straniero e i suoi numerosi precedenti penali, tra cui furto, ricettazione, porto abusivo di armi, estorsione, sfruttamento della prostituzione e associazione a delinquere. K.A. era noto per aver costituito e capeggiato un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, attività che proseguiva anche all’interno del carcere di Frosinone grazie alla corruzione di un agente di polizia penitenziaria.

Dopo giorni di intense ricerche, l’uomo è stato rintracciato e scortato fino all’aeroporto di Fiumicino. Qui, gli uomini del Questore Condello hanno accompagnato K.A. a bordo di un volo diretto in Albania, partito alle ore 23.00. L’espulsione rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione e testimonia l’impegno delle autorità nel garantire la sicurezza pubblica e ripristinare la legalità.

Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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Cronaca

Itri (LT) | Arestato un cittadino per minacce e porto d’armi

CC Latina

Il 17 settembre a Itri (LT), i Carabinieri del N.O.R. – Sezione Radiomobile di Formia hanno avviato un’indagine su un uomo di 49 anni originario di Itri, accusato di minacce aggravate e di porto di armi od oggetti atti ad offendere. L’uomo è stato denunciato dopo un episodio avvenuto nel pomeriggio, durante il quale avrebbe minacciato di morte un parente di 55 anni. L’aggressore è stato trovato in possesso di un coltello di 14 cm, che è stato successivamente sequestrato dai militari. L’indagine ha portato alla sua identificazione e alla segnalazione alla magistratura competente.

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Cronaca

Carpineto Romano (RM) | Due denunciati per taglio illegale di alberi

I Carabinieri della Stazione di Carpineto Romano, con il supporto del Nucleo Carabinieri Forestale locale, hanno recentemente individuato e denunciato due individui della provincia di Latina, accusati di furto aggravato di alberi da fusto. I due, di 53 e 28 anni, sono stati sorpresi mentre trasportavano legname appena tagliato, utilizzando un veicolo e tre muli.

Durante le operazioni di controllo, i militari hanno trovato attrezzi da taglio nascosti nel veicolo e circa 20 quintali di legna, proveniente da 20 alberi di leccio. Il legname è stato restituito al proprietario del terreno, mentre il veicolo e i muli utilizzati sono stati sequestrati.

I due sospetti sono stati denunciati per furto aggravato in concorso. È fondamentale ricordare che, in attesa di una condanna definitiva, gli indagati devono essere considerati innocenti. Questa operazione fa parte di un ampio piano di prevenzione contro il taglio illegale di alberi, che proseguirà nei prossimi giorni e si estenderà anche ai comuni vicini di Montelanico, Gorga, Gavignano, Segni e Colleferro.

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