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Calabria

Roma | E’ Dante Spinelli, il sinti accusato per l’omicidio di Caterina Ciurleo: caccia ai complici

Dante Spinelli, 28 anni, noto come ‘Peppe’, appartiene a una conosciuta famiglia di sinti italiani. Secondo le indagini della squadra mobile di Roma e della procura, sarebbe stato lui a sparare cinque colpi di pistola nel pomeriggio di giovedì a Villaggio Falcone, uno dei quali ha colpito la Smart su cui si trovava Caterina Ciurleo, 81 anni, uccidendola.

Spinelli, con precedenti penali e residente a pochi metri dal luogo del delitto, è stato rintracciato e arrestato dopo un’indagine nel sottobosco criminale di Roma Est. L’episodio sembra essere parte di una faida per il controllo del territorio, presumibilmente legata allo spaccio di droga.

Il nome di Spinelli appare anche in un’ordinanza del 2020 che ricostruiva un giro di spaccio da 100.000 euro al mese a Villaggio Falcone, operazione che portò a numerosi arresti. Secondo le indagini, ‘Peppe’ operava nella zona di Ponte di Nona, nascondendo armi di vario tipo e calibro, pur mantenendo un ruolo defilato.

L’attuale indagine, ben più grave, è volta a ricostruire la morte di Caterina Ciurleo, un’anziana innocente vittima di una guerra tra bande. Il caso è stato affidato alla direzione distrettuale antimafia di Roma. Grazie alle videocamere, è stato possibile risalire ai veicoli coinvolti e identificare chi era a bordo. I colpi sono stati sparati da una Fiat, con una pistola calibro 9 corto. Gli spari, secondo le indagini, sono partiti tutti dalla stessa arma, senza un conflitto a fuoco. L’obiettivo dell’agguato era l’occupante di una Golf.

Le autorità stanno cercando di identificare i complici di Spinelli e il suo bersaglio, oltre a scoprire dove si è nascosto per 24 ore e se l’agguato era premeditato.

Caterina Ciurleo, vedova e nonna, viveva a Torre Maura. Testimone di Geova, si era trasferita a Roma da Reggio Calabria. Al momento dell’attacco, era in compagnia di un’amica, una 63enne, anche lei testimone di Geova. Le due donne stavano tornando a casa dopo una visita. I parenti e gli amici di Caterina sono distrutti e chiedono giustizia. L’incidente è avvenuto in pochi istanti: la Smart su cui viaggiavano si è trovata tra una Golf e una Fiat 500 che sgommavano. Cinque colpi di pistola sono stati sparati e uno ha colpito Caterina. Nonostante la corsa in ospedale e due operazioni, è morta il giorno dopo.

In pochi secondi, il sedile del passeggero, dove si trovava Caterina, si è intriso di sangue. Nonostante gli sforzi per salvarla, è deceduta poco dopo le 10 del mattino successivo. Mentre le indagini proseguono, la comunità di Villaggio Falcone è stretta nel dolore per questa tragedia.

Attualità

Reggio Calabria | Il “Tito Minniti” è l’aeroporto che cresce di più in Italia e chiuderà il 2024 con un +115%

Il 2024 si è rivelato un anno positivo per gli aeroporti della Calabria, con un aumento significativo del numero di passeggeri. I dati recentemente rilasciati mostrano un incremento dell’8,5%, con i volumi di traffico che sono passati da 3,3 milioni a 3,639 milioni. Questo risultato è stato evidenziato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha sottolineato il potenziale di sviluppo del sistema aeroportuale calabrese.

In particolare, l’aeroporto di Reggio Calabria, noto come “Tito Minniti”, ha registrato una crescita straordinaria. Si prevede che alla fine dell’anno il numero di passeggeri raggiunga i 640.000, segnando un impressionante +115% rispetto al 2023. Anche Crotone ha contribuito a questo trend positivo, con un incremento del 48,1%, portando il totale dei passeggeri a oltre 314.000.

Occhiuto ha messo in evidenza che tali risultati sono frutto di accordi strategici con compagnie aeree, come Ryanair, che ha deciso di ampliare le proprie operazioni in Calabria. Queste iniziative non solo mirano a rendere gli scali calabresi più competitivi, ma hanno anche l’obiettivo di attrarre un numero maggiore di turisti, riconoscendo la Calabria come una meta di rilevanza turistica.

Un aspetto significativo di questa crescita è rappresentato dall’aumento dei collegamenti intermodali, che favoriscono l’integrazione tra i diversi mezzi di trasporto e stimolano il turismo tra le regioni vicine, come la Sicilia. Il progetto di creare un’area integrata dello Stretto sta prendendo forma, con il “Tito Minniti” come punto di riferimento aereo, facilitando l’accesso per i viaggiatori provenienti dalla Sicilia.

In sintesi, i dati positivi sul traffico passeggeri evidenziano non solo un recupero post-pandemia, ma anche il potenziale della Calabria come hub turistico. La crescita degli aeroporti calabresi rappresenta un passo importante verso lo sviluppo economico della regione, con l’obiettivo di consolidare il turismo come uno dei principali motori di crescita.

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Calabria

Bagnara Calabra | Allacci abusivi alla rete pubblica, 4 denunce

Un’operazione congiunta tra i carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra e il personale dell’Enel ha portato alla denuncia di quattro residenti della località Solano per aver effettuato allacci abusivi alla rete elettrica. Queste manovre illecite permettevano loro di alimentare le proprie abitazioni senza pagare per il servizio.

Inoltre, durante le verifiche, è emerso che un commerciante locale, titolare di un panificio, stava utilizzando un bypass per alimentare la sua attività, causando un danno economico significativo alla società fornitrice di energia. Il valore del danno è stato stimato attorno ai 100mila euro.

L’arresto del panificatore è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria. Tutti gli indagati, oltre ad affrontare le conseguenze penali per furto aggravato, dovranno anche risarcire il consumo elettrico stimato.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza nel settore energetico e le misure necessarie per contrastare comportamenti fraudolenti che danneggiano non solo le aziende ma anche i cittadini che rispettano le norme.

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Calabria

Corigliano Rossano (CS) | Maltrattamenti in famiglia, offese alla moglie e costrizione a lasciare il posto di lavoro, arrestato

Un episodio inquietante si è concluso con l’arresto di un uomo di 40 anni, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della sua compagna. L’operazione, condotta dai carabinieri della Stazione di Corigliano Scalo in collaborazione con il Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, ha visto il coinvolgimento della Procura della Repubblica di Castrovillari.

Le indagini hanno rivelato un quadro drammatico: la vittima, una giovane madre, ha vissuto per lungo tempo sotto un regime di vessazioni sistematiche. Le umiliazioni subite si sono manifestate in comportamenti aggressivi e denigratori, volti a minare la sua autostima e a creare una forte dipendenza economica. La situazione è degenerata fino a spingerla a chiedere aiuto, determinata a liberarsi da una condizione insostenibile per sé e per i suoi figli.

Grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine e il supporto della Procura, è stata predisposta una misura cautelare in carcere per l’arrestato. Questa decisione è stata presa per prevenire ulteriori atti di violenza e garantire la sicurezza della donna e dei suoi bambini, che ora si trovano in una comunità protetta, lontani da ogni pericolo.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto le richieste della Procura, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare, e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Castrovillari. Questo intervento sottolinea l’importanza della tutela delle vittime di violenza domestica e il ruolo cruciale delle istituzioni nel combattere tali fenomeni.

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