Europa

Elezioni Europee | Chiarimento del Viminale: “Giorgia sulla scheda? Voto valido”, Vannaci pensa di mettere “Generale”

Fonti del Viminale hanno chiarito che inserire solo il nome sulla scheda elettorale per le prossime elezioni europee non annulla il voto. Secondo il manuale del ministero dell’Interno per i presidenti di seggio, il voto è valido anche con espressioni identificative come diminutivi o soprannomi, previamente comunicati agli elettori, purché si possa comprendere la volontà effettiva dell’elettore. Dopo che il premier Giorgia Meloni ha suggerito di scrivere solo il nome di battesimo sulla scheda, c’è stato chi ha sollevato dubbi sulla validità del voto. Tuttavia, ci sono precedenti che confermano la validità di tale pratica, come una pronuncia del Consiglio di Stato del 2007 che ha considerato valido un voto espresso con il solo nome proprio “Anna”.Ciò in considerazione dell’articolo 64 del decreto del presidente della Repubblica numero 570 del 1960, secondo cui “la validità dei voti contenuti nella scheda deve essere ammessa ogni qual volta se ne possa desumere la volontà effettiva dell’elettore”.

Ed ecco che potrebbe aggiungersi anche l’ipotesi per il Generale Roberto Vannacci della Lega:

Roberto Vannacci: “mettere il nome ‘Generale’ sulla scheda? Perché no? Ci sto pensando”. 

La presidenza del Consiglio ha dichiarato di valutare la richiesta di Marco Rizzo riguardante la riduzione delle firme necessarie per la presentazione delle liste elettorali per le prossime elezioni europee. Rizzo ha proposto di dimezzare le firme richieste a 37.500, sottolineando che ciò comporterebbe comunque un numero maggiore di sottoscrizioni rispetto alle ultime elezioni politiche. Palazzo Chigi ha assicurato che valuterà la richiesta senza preclusioni.

DI TENDENZA

Exit mobile version