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Cronaca

Palermo | Rapinata tabaccheria di piazza Ottavio Ziino: titolare ferito

“Questa è una rapina”: con queste parole ha avuto inizio l’incubo per un commerciante della zona Malaspina, che questa mattina è stato vittima di un brutale assalto da parte di tre malviventi all’interno della sua tabaccheria situata al civico 35 di piazza Ottavio Ziino. Indossando maschere per coprire i volti, i rapinatori hanno superato la barriera divisoria in vetro e sono piombati all’interno del locale con un unico obiettivo: fare bottino. Hanno razziato tutto il denaro disponibile, pari a 700 euro in contanti, prima di fuggire via, lasciando dietro di sé il terrore e le ferite del titolare e di un vicino che ha tentato di intervenire.

Roberto Giannettino, il proprietario della tabaccheria, ha raccontato l’orrore subito a PalermoToday: “Sono entrati urlando e ridendo”, ha dichiarato, “e due di loro hanno subito superato la barriera, afferrando il cassetto delle monete e lanciandomelo contro, ferendomi al ginocchio. Il terzo rapinatore ha tentato di fare altrettanto, ma senza successo. Quando sono riuscito a uscire dal retro del bancone, ho avuto uno scontro con uno di loro, che però è riuscito a liberarsi e a scappare”.

Fortunatamente, Giannettino è riuscito a chiamare i soccorsi in tempo. Tuttavia, un altro negoziante, udendo le grida del tabaccaio, si è precipitato in suo soccorso. “Abbiamo cercato di bloccare la loro via di fuga”, ha spiegato il tabaccaio, “ma l’ultimo rapinatore ha estratto una bomboletta spray che ha cercato di utilizzare contro di noi. Fortunatamente, si è inceppata, impedendogli di proseguire. Per sfuggire, ha spinto un macellaio che ha il negozio accanto al mio, facendolo cadere e ferendolo. Rimasto da solo nella tabaccheria, mi ha supplicato di non fargli del male, affermando di essere un bravo ragazzo, prima di fuggire via”.

I tre criminali sono quindi fuggiti a bordo di un’Alfa Romeo Mito nera in direzione di via Serradifalco, mentre i carabinieri, allertati dal commerciante, si stavano dirigendo sul posto. Le registrazioni delle telecamere, sia interne che esterne, sono state consegnate ai militari, che stanno ora cercando di identificare i responsabili di questo vile assalto. Giannettino ha riferito alle autorità che i malviventi parlavano fluentemente italiano e indossavano abiti di marca.

Calabria

Tropea | Prodotti surgelati nocivi: sequestro di 108 kg tra prodotti ittici e ortofrutticoli

La polizia ha recentemente sequestrato un carico di 108 chili di prodotti ittici e ortofrutticoli surgelati, trasportati in violazione delle normative igienico-sanitarie. L’operazione è avvenuta a Tropea, una delle località turistiche più rinomate della Calabria, dove il carico era destinato ad alcune attività commerciali.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti del Posto Fisso di Tropea, che hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti. A supporto delle operazioni, è intervenuto personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, per valutare la situazione dal punto di vista alimentare.

Gli alimenti sono stati considerati non idonei al consumo umano e sono stati posti sotto sequestro, in attesa di un decreto di distruzione. Questa azione si inserisce in un più ampio impegno delle autorità locali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire potenziali rischi sanitari per i consumatori. La polizia invita a mantenere alta l’attenzione riguardo alla provenienza e alla conservazione dei prodotti alimentari, soprattutto in aree turistiche dove la qualità è fondamentale.

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Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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Cronaca

Trieste | Arresto di un giovane Pakistano per rapina

GdF Trieste

Un giovane pakistano di 18 anni è stato arrestato a Trieste per il presunto reato di rapina in concorso. L’episodio si è verificato la sera del 12 settembre, quando un ragazzo siriano ha informato la Polizia di essere stato minacciato da due individui armati di un taglierino.

Secondo la testimonianza della vittima, gli aggressori lo hanno bloccato contro un muro, costringendolo a consegnare circa 200 euro. Gli agenti, impegnati in un servizio di pattuglia, hanno immediatamente avviato la ricerca dei sospetti, che si erano dati alla fuga in direzioni opposte.

Uno dei presunti rapinatori è stato rintracciato e fermato poco dopo. Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato 180 euro, parte della somma rubata. Il giovane, tuttavia, si è mostrato agitato durante il fermo, danneggiando la camera di sicurezza e provocando ulteriori complicazioni legali.

Il pakistano è stato quindi condotto nel carcere di Trieste, mentre la Questura sta valutando misure di prevenzione in relazione al suo profilo di pericolosità. La situazione rimane in fase di indagine, nel rispetto della presunzione di innocenza.

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