Connect with us

Calabria

Catanzaro| Umg: indagato l’ex rettore Aldo Quattrone 

La comunità scientifica è stata scossa da recenti accuse di manipolazione della ricerca a fini privati, che coinvolgono il professor Aldo Quattrone, ex rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro. Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza e la Procura di Catanzaro hanno emesso un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti di Quattrone, ipotizzando reati di peculato e abuso d’ufficio.

L’inchiesta, ancora nelle sue fasi iniziali, ruota attorno alla presunta concessione di trattamenti preferenziali ai pazienti dello studio privato del professor Quattrone. Secondo l’accusa, questi pazienti avrebbero avuto un accesso privilegiato a moderne apparecchiature diagnostiche, come il Tomografo e la Risonanza magnetica 3.0 Tesla, utilizzate principalmente per scopi di ricerca scientifica.

La vicenda ha origine da una convenzione firmata nel 2013 tra l’Università Magna Graecia di Catanzaro e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) per la ricerca sulle malattie neurologiche. Tale collaborazione prevedeva l’utilizzo di locali dell’Università e di apparecchiature tecnologicamente avanzate, con l’obiettivo di condurre studi accurati su pazienti affetti da patologie neurologiche.

Tuttavia, secondo gli inquirenti, vi sarebbero stati illeciti nella selezione dei pazienti destinati alle attività di ricerca. Emergerebbe infatti che la maggior parte dei pazienti beneficiari delle apparecchiature del Cnr proveniva dallo studio privato del professor Quattrone. Questo solleva sospetti di un conflitto di interessi, poiché Quattrone ricopriva contemporaneamente ruoli chiave sia nell’ambito della ricerca pubblica che in quello privato.

L’accusa suggerisce che la selezione dei pazienti potrebbe non essere stata guidata esclusivamente da criteri scientifici, ma anche dall’interesse personale di Quattrone a favorire i suoi pazienti privati. Tale presunta condotta potrebbe aver compromesso l’obiettività e l’integrità della ricerca scientifica, minando la fiducia nel sistema accademico e nella ricerca stessa.

Al momento, il caso rimane aperto e soggetto a ulteriori indagini. Tuttavia, solleva importanti questioni etiche e professionali riguardanti la responsabilità dei ricercatori nell’assicurare l’equità e la trasparenza nel processo di selezione dei pazienti e nell’impiego delle risorse pubbliche destinate alla ricerca scientifica.

Calabria

Bagnara Calabra (RC) | Denunciate Quattro Persone per Furto di Energia Elettrica, Arrestato un Commerciante

I Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra, in collaborazione con il personale dell’Enel, hanno denunciato quattro persone residenti nella località Solano per furto aggravato di energia elettrica. Le indagini, condotte nell’ambito di un’attività mirata di controllo, hanno rivelato che gli indagati avevano realizzato allacci abusivi alla rete pubblica per alimentare illegalmente le proprie abitazioni.

Nel corso dello stesso controllo, le forze dell’ordine hanno scoperto che un commerciante locale, titolare di un panificio, utilizzava un bypass per alimentare il proprio esercizio commerciale. Questo stratagemma ha causato un danno economico significativo alla società erogatrice del servizio, stimato in circa 100.000 euro. Il commerciante è stato immediatamente arrestato, e il suo arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria.

Tutti gli indagati, oltre ad essere chiamati a risarcire il consumo di energia stimato, dovranno rispondere del reato di furto aggravato. L’operazione rientra nelle attività di controllo e monitoraggio che l’Arma dei Carabinieri svolge costantemente per contrastare gli allacci abusivi e il furto di energia elettrica, reati che causano danni economici rilevanti e compromettono la corretta erogazione dei servizi pubblici essenziali.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, per tutti gli indagati vale il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.

Continua a leggere

Calabria

Crotone | 31 arresti per associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga

I Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, con il supporto delle unità di Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno eseguito un’importante operazione contro la criminalità organizzata, portando all’arresto di 31 persone. L’operazione è stata condotta sulla base di un provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Le persone arrestate sono accusate, a vario titolo, di “associazione per delinquere di tipo mafioso”, “estorsione”, “usura”, “danneggiamento”, “traffico di stupefacenti” e reati legati al possesso e uso di armi e sostanze esplodenti. Per 15 degli indagati è stata disposta la custodia in carcere, per 7 gli arresti domiciliari, mentre per 9 è stato imposto l’obbligo di dimora.

L’operazione rappresenta un duro colpo alle attività criminali della mafia locale, in particolare per quanto riguarda il controllo del traffico di droga e le pratiche di estorsione. Le indagini, attualmente nella fase preliminare, proseguiranno per accertare ulteriori dettagli sulle attività del gruppo mafioso coinvolto.

I particolari dell’operazione verranno illustrati durante una conferenza stampa che si terrà oggi, 20 settembre, alle ore 11:00 presso la Procura della Repubblica di Catanzaro.

Continua a leggere

Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Arrestato 37enne per spaccio di droga

Nella giornata odierna, i Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Sambiase hanno arrestato un uomo di 37 anni in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione è scaturita da una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dell’individuo, che ha portato al rinvenimento di circa 30 grammi di cocaina, insieme a piccole quantità di hashish e marijuana.

Durante la perquisizione, i militari hanno anche trovato materiale per il taglio, il peso e il confezionamento della droga. Tutto il materiale sequestrato è stato inviato per ulteriori analisi per confermare la composizione e la quantità esatta delle sostanze stupefacenti.

L’arrestato è stato inizialmente trasferito alla Casa Circondariale di Catanzaro. Successivamente, in sede di udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Lamezia Terme ha confermato la validità dell’arresto. Su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, l’indagato è stato sottoposto a misure cautelari che includono l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e l’obbligo di presentazione periodica alla Polizia Giudiziaria.

Questa operazione dimostra il continuo impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il benessere della comunità. Si ricorda che l’indagato, come previsto dalla legge, non può essere considerato colpevole fino alla pronuncia di una sentenza definitiva.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY