Cronaca

Trieste | Omicidio di Alpi e Hrovatin ancora senza verità

La commemorazione del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, per Miran Hrovatin durante una cerimonia in municipio ha portato alla luce il ricordo di un uomo brutalmente assassinato mentre svolgeva il suo lavoro di giornalista in Somalia, insieme alla collega Ilaria Alpi, trent’anni fa. Hrovatin e Alpi erano partiti in Somalia per documentare una guerra civile e investigare sul traffico di armi e rifiuti tossici. Tuttavia, furono eliminati da un commando e, nonostante gli anni trascorsi, l’omicidio rimane ufficialmente senza colpevoli e senza verità.

Il sindaco ha sottolineato il coraggio dei reporter come Hrovatin e Alpi nel portare alla luce i conflitti e le ingiustizie nel mondo, nonostante i rischi che comporta il loro lavoro. Ha richiamato l’attenzione sul numero sempre crescente di giornalisti e operatori dei media uccisi o imprigionati nel corso degli anni, sottolineando l’importanza di difendere il diritto all’informazione e alla verità.

Alla cerimonia hanno partecipato anche il figlio di Hrovatin, Ian, e la moglie, Patrizia, che hanno ricordato il lavoro e l’impegno del giornalista nel raccontare storie di vita e dignità umana anche nei contesti più difficili e pericolosi, come Sarajevo e Mogadiscio. Ian ha sottolineato che suo padre non deve essere ricordato solo per la sua morte, ma per il suo impegno nel dare voce agli afflitti e nel mostrare la forza d’animo delle persone in situazioni di crisi.

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