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Cronaca

Palermo | Agguato alla polizia municipale nel quartiere San Giuseppe.

Ieri sera è stato organizzato un agguato alla polizia municipale di Palermo, in risposta ai ripetuti interventi delle forze dell’ordine per spegnere e rimuovere le vampe di San Giuseppe, enormi falò di legna, mobili vecchi e suppellettili accatastati da giorni e dati alle fiamme nei quartieri popolari della città.
Una telefonata al 112 ha segnalato un’auto in fiamme nel rione Brancaccio, con la presunta presenza di feriti.
Una pattuglia della sezione infortunistica, composta da due poliziotte, è intervenuta. Tuttavia, le strade attorno all’auto incendiata, una Smart, erano state bloccate con alcuni cassonetti, rendendo difficoltose le manovre. Il furgone della polizia municipale è stato preso di mira con sassi e i vetri sono stati distrutti. Le due vigilesse, miracolosamente illese, sono riuscite a risalire sul mezzo e a trovare riparo nel vicino deposito delle ferrovie dopo essere state inseguite. Agenti di polizia e vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere l’auto in fiamme, e è stato anche dispiegato un elicottero. Solo dopo un’ora il furgone dell’infortunistica ha potuto lasciare il deposito.
Le autorità stanno ora cercando gli autori del lancio di sassi contro il mezzo della polizia municipale. Dal comando della Polizia municipale affermano: “È stata un’aggressione all’azione messa in campo dalle forze dell’ordine, che hanno contrastato tutto il giorno l’accensione pericolosa delle vampe. Non c’era via d’uscita. Si è trattato di un agguato studiato e messo in atto per colpire chi si sarebbe presentato per primo sul finto incidente”. È emerso che la Smart incendiata risultava rubata.

Cronaca

Udine | Arrestato un ladro

GdF Udine

Nella giornata di martedì 17 settembre, la Polizia di Stato di Udine ha arrestato un uomo di 47 anni, originario del Marocco, coinvolto in un furto avvenuto il 4 settembre in via Portogruaro, nel quartiere Gervasutta. L’arresto è avvenuto dopo che la polizia, allertata da segnalazioni di residenti, ha sorpreso il sospettato insieme a un complice all’interno di un furgone, intento a rubare materiale. Durante la perquisizione, sono state trovate tessere per carburante e una bicicletta di valore rubata.

Il G.I.P. aveva inizialmente imposto misure cautelari ai due uomini, ma a causa delle ripetute violazioni da parte del cittadino marocchino, il Tribunale ha disposto la custodia cautelare in carcere. Nella giornata di ieri, grazie a un controllo da parte della Squadra Volante, l’uomo è stato rintracciato e tradotto presso la Casa Circondariale di via Spalato. Le autorità continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza nella zona.

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Cronaca

Tragico Caso di Vignale: Arrestata la madre di due neonati

Chiara Petrolini, una giovane di 22 anni, è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso i suoi due neonati, i cui corpi sono stati trovati sepolti nel giardino della sua abitazione a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. L’episodio ha suscitato indignazione e shock nella comunità locale.

Le indagini hanno rivelato che la Petrolini, durante la sua seconda gravidanza, avrebbe nascosto la sua condizione per paura del giudizio altrui. Dopo il parto, ha dichiarato di aver sepolto i neonati, sostenendo che entrambi erano nati morti. Tuttavia, le autopsie hanno contraddetto questa versione, indicando che il secondo bambino era nato vivo.

Il procuratore di Parma ha sottolineato che le evidenze raccolte potrebbero suggerire una premeditazione, considerando anche le ricerche fatte online dalla giovane su come nascondere la gravidanza e accelerare il parto. Inoltre, sono emerse informazioni sul suo stile di vita durante la gravidanza, che includeva l’uso di sostanze incompatibili con lo stato di gestazione.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità, con commenti di incredulità e dolore da parte di familiari e amici. La madre del fidanzato di Chiara ha espresso un sentimento di sollievo per l’arresto, evidenziando la gravità della situazione.

La storia di Chiara Petrolini solleva interrogativi inquietanti sulla salute mentale e il supporto sociale per le giovani madri, rendendo necessario un dibattito più ampio su questi temi delicati.

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Cronaca

Vicenza | Chiusura temporanea di un bar a Trissino

Questura di Vicenza

Nella mattinata di ieri, il Questore della Provincia di Vicenza ha emesso un provvedimento che prevede la chiusura per sette giorni di un bar/ristorante situato a Trissino. La decisione è stata presa in seguito a un intervento dei Carabinieri avvenuto l’8 agosto, quando una rissa nel parcheggio del locale ha portato a due persone ferite, una delle quali con una prognosi di sette giorni.

Le indagini hanno portato all’identificazione di 13 individui coinvolti nell’incidente, evidenziando una situazione di disordini che ha spinto le autorità a prendere misure preventive. Questa chiusura temporanea, disposta in conformità con la normativa sulla sicurezza pubblica, mira a garantire un ambiente più sicuro per la comunità e a prevenire ulteriori episodi di violenza.

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