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Abruzzo

Teramo | Un motociclista da cross è morto finendo contro una catena tra due alberi.

Una gita domenicale in compagnia degli amici, a bordo della sua moto da cross, una delle sue grandi passioni, si è trasformata in tragedia per Damiano Bufo, un giovane di 25 anni originario di Castiglione Messer Raimondo e residente a Pineto, in provincia di Teramo, morto ieri a causa di un incidente stradale. Bufo è finito contro una catena che delimitava una proprietà privata mentre si trovava in un’area rurale a Bisenti, sempre nel Teramano.

L’incidente è avvenuto poco dopo le 16, quando il giovane si trovava nella località di San Nicola di Bisenti, al confine con Castiglione. Secondo una prima ricostruzione, mentre era in sella alla sua moto con il casco regolarmente indossato su una strada sterrata, Bufo ha urtato accidentalmente con il collo la catena fissata tra due alberi che barricava il sentiero. Nonostante l’intervento immediato del 118, arrivato sul posto sia con un’ambulanza da Bisenti sia con l’elisoccorso decollato da Pescara, per il ragazzo non c’è stato nulla da fare a causa delle gravi lesioni riportate.

I carabinieri della Compagnia di Giulianova sono intervenuti per i primi accertamenti e hanno posto sotto sequestro la moto e la catena. Le indagini successive sono affidate ai militari del Nucleo investigativo di Teramo, che stanno esaminando diverse linee investigative: identificare il proprietario effettivo del terreno, individuare chi abbia collocato la catena sulla strada privata e accertare se ci siano state violazioni della legge.

Sembrerebbe che il giovane sia entrato nel terreno privato da un ingresso laterale anziché dalla strada principale. L’anziano proprietario del terreno, deceduto alcuni mesi fa, aveva posizionato la catena per delimitare l’area dopo ripetuti casi di sconfinamento e intrusioni. I parenti dell’uomo, suoi eredi, non rilasciano dichiarazioni in attesa delle indagini. La procura di Teramo ha aperto un fascicolo sotto la supervisione del pm Monia Di Marco; al momento non ci sono indagati e si sta procedendo nell’ambito dell’incidente stradale.

La comunità di Bisenti e soprattutto quella di Castiglione Messer Raimondo, dove il ragazzo ha vissuto fino a pochi anni fa, sono sotto shock. Molto conosciuto nel paese, il giovane era profondamente legato a quel territorio e vi faceva ritorno ogni volta che ne aveva l’occasione, come ieri. Il sindaco di Castiglione, Vincenzo D’Ercole, ha annunciato che sarà proclamato il lutto cittadino in attesa di conoscere la data dei funerali.

Abruzzo

Ancona | Dà in escandescenza in Ospedale: intervengono i poliziotti del Posto Fisso

Nel pomeriggio di ieri, i poliziotti del Posto Fisso dell’Ospedale Torrette di Ancona, con il supporto degli agenti della Volante, sono intervenuti per calmare un uomo in forte stato di agitazione. I poliziotti hanno notato due uomini nei pressi del Pronto Soccorso, coinvolti in un’accesa lite, con uno di loro che gridava frasi in arabo mentre l’altro tentava di calmarlo. Dopo averli identificati come due fratelli tunisini di circa 40 e 45 anni, si è scoperto che uno dei due, recatosi all’ospedale per degli accertamenti medici, aveva improvvisamente scatenato la sua ira, prendendosela con il fratello e danneggiando con calci e pugni alcune auto parcheggiate.

I medici sono intervenuti per fornire le cure necessarie all’uomo, mentre gli agenti hanno garantito la sicurezza del personale sanitario, evitando che la situazione degenerasse. Il pronto intervento della polizia, insieme al presidio fisso presente nell’ospedale, ha assicurato la sicurezza dell’area e la tranquillità per medici e infermieri.

Il sistema di sicurezza integrato dell’Ospedale Torrette, che include la collaborazione tra Polizia di Stato e guardie giurate, ha dimostrato la sua efficacia, consentendo di prevenire situazioni di rischio e garantendo il regolare svolgimento delle attività sanitarie. Secondo il Questore di Ancona, l’attenzione della Polizia di Stato è costante in tutti i luoghi di rilevanza per la comunità marchigiana, al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.

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Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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Abruzzo

Teramo | 20enne evade dai domiciliari e viene arrestato dopo fuga di mezza giornata

Nella notte, la Squadra Mobile della Questura di Teramo ha arrestato un giovane italiano di 20 anni per il reato di evasione. Il ragazzo, che si trovava ai domiciliari nella sua abitazione di Bellante con l’applicazione del braccialetto elettronico, ha tagliato il dispositivo nel pomeriggio di ieri e si è dato alla fuga. Era sottoposto agli arresti domiciliari per una rapina in concorso commessa il 10 agosto scorso, per la quale era stato fermato dalla stessa Squadra Mobile.

Secondo le accuse, il 20enne e un complice avrebbero fatto irruzione nell’abitazione di una vittima conosciuta da uno di loro, aggredendola violentemente con calci, pugni e colpi alla testa con un bastone. La vittima era stata anche ferita con un coltello alla schiena, prima che i due malviventi rubassero pochi euro, un telefono cellulare e le chiavi di casa.

Dopo una rapida indagine, il giovane è stato rintracciato a Martinsicuro presso l’abitazione della fidanzata. Completate le procedure di arresto, è stato trasferito alla Casa Circondariale di Teramo, dove è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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