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Cronaca

Palermo | Omicidio allo Sperone, fuori pericolo l’uomo gravemente ferito: a breve l’interrogatorio

Da alcuni giorni, Alessio Salvo Caruso sta mostrando segni di miglioramento e ha ripreso conoscenza. Appena ha riaperto gli occhi, ha scoperto di essere oggetto di due distinte ordinanze di custodia cautelare in carcere. Caruso, gravemente ferito nell’agguato che ha portato all’omicidio di Giancarlo Romano, capo della famiglia mafiosa di corso dei Mille, sarà presto convocato per essere interrogato dai magistrati.

È emerso che Caruso, nel recente blitz contro il clan di Brancaccio, aveva stretto rapporti molto stretti con Romano. Quest’ultimo, approfittando delle lacune di potere causate dagli arresti precedenti, stava rapidamente guadagnando posizioni all’interno delle gerarchie di Cosa nostra. Lo scontro tra i due gruppi sarebbe nato a causa del pizzo richiesto da entrambi sugli incassi delle scommesse clandestine della famiglia Mira, culminando infine nella sparatoria di via XXVII Maggio, allo Sperone, il 26 febbraio.

Il procuratore aggiunto Marzia Sabella e i sostituti Enrico Bologna e Francesca Mazzocco stanno indagando sulla vicenda. Mentre Romano è deceduto sul colpo a causa dei colpi sparati da Camillo Mira, come quest’ultimo ha confessato, Caruso è rimasto gravemente ferito e per giorni è stato tenuto in coma farmacologico. Dopo essersi risvegliato, le sue condizioni sembrano essere migliorate e ora sembra non essere più in pericolo di vita.

A causa del suo stato di salute, finora non è stato possibile interrogare Caruso né riguardo all’omicidio di Romano e alla sparatoria precedente, in cui si suppone abbia ferito Camillo Mira, né riguardo alle accuse emerse durante il blitz dei carabinieri.

Cronaca

Udine | Arrestato un ladro

GdF Udine

Nella giornata di martedì 17 settembre, la Polizia di Stato di Udine ha arrestato un uomo di 47 anni, originario del Marocco, coinvolto in un furto avvenuto il 4 settembre in via Portogruaro, nel quartiere Gervasutta. L’arresto è avvenuto dopo che la polizia, allertata da segnalazioni di residenti, ha sorpreso il sospettato insieme a un complice all’interno di un furgone, intento a rubare materiale. Durante la perquisizione, sono state trovate tessere per carburante e una bicicletta di valore rubata.

Il G.I.P. aveva inizialmente imposto misure cautelari ai due uomini, ma a causa delle ripetute violazioni da parte del cittadino marocchino, il Tribunale ha disposto la custodia cautelare in carcere. Nella giornata di ieri, grazie a un controllo da parte della Squadra Volante, l’uomo è stato rintracciato e tradotto presso la Casa Circondariale di via Spalato. Le autorità continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza nella zona.

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Cronaca

Tragico Caso di Vignale: Arrestata la madre di due neonati

Chiara Petrolini, una giovane di 22 anni, è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso i suoi due neonati, i cui corpi sono stati trovati sepolti nel giardino della sua abitazione a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. L’episodio ha suscitato indignazione e shock nella comunità locale.

Le indagini hanno rivelato che la Petrolini, durante la sua seconda gravidanza, avrebbe nascosto la sua condizione per paura del giudizio altrui. Dopo il parto, ha dichiarato di aver sepolto i neonati, sostenendo che entrambi erano nati morti. Tuttavia, le autopsie hanno contraddetto questa versione, indicando che il secondo bambino era nato vivo.

Il procuratore di Parma ha sottolineato che le evidenze raccolte potrebbero suggerire una premeditazione, considerando anche le ricerche fatte online dalla giovane su come nascondere la gravidanza e accelerare il parto. Inoltre, sono emerse informazioni sul suo stile di vita durante la gravidanza, che includeva l’uso di sostanze incompatibili con lo stato di gestazione.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità, con commenti di incredulità e dolore da parte di familiari e amici. La madre del fidanzato di Chiara ha espresso un sentimento di sollievo per l’arresto, evidenziando la gravità della situazione.

La storia di Chiara Petrolini solleva interrogativi inquietanti sulla salute mentale e il supporto sociale per le giovani madri, rendendo necessario un dibattito più ampio su questi temi delicati.

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Cronaca

Vicenza | Chiusura temporanea di un bar a Trissino

Questura di Vicenza

Nella mattinata di ieri, il Questore della Provincia di Vicenza ha emesso un provvedimento che prevede la chiusura per sette giorni di un bar/ristorante situato a Trissino. La decisione è stata presa in seguito a un intervento dei Carabinieri avvenuto l’8 agosto, quando una rissa nel parcheggio del locale ha portato a due persone ferite, una delle quali con una prognosi di sette giorni.

Le indagini hanno portato all’identificazione di 13 individui coinvolti nell’incidente, evidenziando una situazione di disordini che ha spinto le autorità a prendere misure preventive. Questa chiusura temporanea, disposta in conformità con la normativa sulla sicurezza pubblica, mira a garantire un ambiente più sicuro per la comunità e a prevenire ulteriori episodi di violenza.

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