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Piemonte

Torino | Non ha abbastanza soldi e lo lascia a piedi prima del trapianto: rintracciato autista taxi

A Torino, un muratore originario del Mali è stato abbandonato in strada da un tassista che avrebbe dovuto portarlo in ospedale per un trapianto di rene. Il motivo? Il cinquantenne non aveva abbastanza denaro per pagare la corsa: aveva solo 14 euro anziché i 20 indicati dal tassametro, mancandogli sei euro. L’incidente è avvenuto nelle prime ore del 3 marzo e il tassista è stato identificato grazie al presidente della cooperativa Taxi Torino, Roberto Sulpizi, che ha fornito le informazioni alla polizia municipale, attualmente impegnata nelle indagini.

La cooperativa Taxi Torino, che conta circa 1.460 soci su 1.600 tassisti nell’area metropolitana, ha riscontrato difficoltà nel rintracciare il conducente poiché il cliente non è stato preso tramite chiamata radio, ma è stato caricato a piedi in un parcheggio. Il muratore, di nome Kanda, doveva recarsi alle Molinette per il trapianto, ricevendo la chiamata quella stessa notte. Durante il viaggio, si è reso conto di non avere abbastanza soldi per coprire il costo del tragitto. Nonostante avesse spiegato al tassista la sua urgente necessità di raggiungere l’ospedale, sembra che non sia stato creduto. Il tassista lo avrebbe quindi lasciato in corso Bramante e sarebbe ripartito con il suo zaino, che conteneva la documentazione medica per il trapianto, poi ritrovata dalla polizia municipale il giorno successivo.

Fortunatamente, Kanda ha avuto un’altra occasione per il trapianto ed è attualmente ricoverato in dialisi. Sulpizi ha raccontato di essersi scusato con lui per l’accaduto e aveva programmato un incontro, ma i medici hanno sconsigliato l’incontro. Nonostante tutto, Kanda ha mostrato molta umanità nelle sue parole, senza esprimere rabbia.

Cronaca

Torino | Dirigente medico indagato per truffa

Il 13 settembre, la vicenda ha preso piede quando i Carabinieri del Reparto Operativo di Torino hanno notificato una misura cautelare a Francesco Savino, 63 anni, direttore della struttura semplice del dipartimento di pediatria e scienze pediatriche dell’Ospedale Pediatrico Regina Margherita. L’accusa formulata contro di lui è quella di truffa aggravata ai danni dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, derivante da presunti abusi nell’attestazione della sua presenza in servizio.

Savino è accusato di aver certificato la propria presenza mediante badge, mentre in realtà si allontanava per motivi personali non legati alla professione. Questa condotta, che ha portato all’emissione di un avviso di garanzia e alla misura cautelare dell’obbligo di permanenza nella città di Torino, è particolarmente grave considerato il suo ruolo dirigenziale, che implica una supervisione diretta sul personale.

Le indagini hanno rivelato oltre settanta episodi di presunta irregolarità, tutti attualmente sotto esame da parte dell’Autorità Giudiziaria. In risposta alle accuse, l’Azienda Città della Salute di Torino ha prontamente avviato un procedimento disciplinare e ha sospeso Savino in via cautelativa, in attesa degli sviluppi del procedimento giudiziario.

Il caso sottolinea l’importanza della trasparenza e dell’integrità all’interno delle strutture sanitarie, e mette in luce le misure adottate per garantire la correttezza e il rispetto delle norme, anche da parte dei dirigenti.

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Cronaca

Novara | Bar chiuso per qustioni di sicurezza

Questura di Novara

Il Questore di Novara ha emesso un provvedimento che ordina la chiusura di un bar situato nella zona della stazione ferroviaria per un periodo di sette giorni. La decisione è stata presa il 18 settembre 2024 e si basa sull’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, mirato a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza cittadina.

La misura è stata adottata in risposta a numerosi esposti e segnalazioni riguardanti il degrado del locale e i frequenti episodi di disturbo. Tra i fattori che hanno portato alla chiusura temporanea c’è stato un grave incidente avvenuto il 9 agosto, quando una lite tra avventori, culminata in alterchi anche all’esterno, ha richiesto l’intervento della Polizia e della Polizia Locale. L’alterco, che ha coinvolto cittadini in stato di ebbrezza, ha portato anche a episodi di resistenza a pubblico ufficiale.

Ulteriori indagini hanno rivelato che il bar era diventato un punto di ritrovo per individui con precedenti penali, contribuendo così alla crescente inciviltà e al disturbo pubblico nella zona. Il provvedimento mira a ripristinare l’ordine e a sottolineare l’importanza del controllo e della responsabilità nella gestione di attività commerciali di questo tipo.

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Cronaca

Torino | Detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, arrestato 23enne

La notte del 17 settembre 2024, una pattuglia della Polizia di Stato di Torino ha arrestato un cittadino marocchino di 23 anni, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti con l’intento di spaccio. L’arresto è avvenuto lungo Lungo Dora Napoli, un’area del centro cittadino.

Durante il turno serale, gli agenti del Commissariato Centro, impegnati in attività di controllo, hanno notato il giovane, già conosciuto alle forze dell’ordine, risalire dalla sponda del fiume e dirigersi verso il ponte Carpanini. I poliziotti hanno deciso di seguirlo e hanno visto il 23enne avvicinarsi a una passerella pedonale, dove tentava di nascondere qualcosa.

Gli agenti sono intervenuti immediatamente e, nonostante il tentativo del giovane di disfarsi della sostanza, sono riusciti a sequestrare tre panetti e mezzo di hashish, per un totale di circa 350 grammi. Il 23enne, con precedenti condanne per reati legati allo spaccio, è stato arrestato e portato in questura.

Il procedimento penale è ora nelle fasi preliminari, e il giovane resta presunto innocente fino a una sentenza definitiva. L’operazione sottolinea l’impegno continuo delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droga e garantire la sicurezza pubblica.

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