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Cronaca

Palermo | Allarme quartiere Sperone, gli investigatori temono l’apertura di una faida

A Palermo Polizia e Militari sono in allerta massima dopo l’omicidio avvenuto allo Sperone. Si tratta di gruppi criminali che, secondo le prime indagini, potrebbero appartenere a due fazioni diverse, pronte a scontrarsi anche in pieno giorno. Le strategie sottili sembrano non essere più una caratteristica dei leader delle organizzazioni criminali cittadine.

Gli investigatori non escludono la possibilità di una ritorsione in seguito alla sparatoria di Camillo Mira. Potrebbe essere stata pianificata una nuova azione punitiva dalla fazione collegata alla vittima e al suo compagno ancora in gravi condizioni. La sfacciataggine dimostrata nel compiere il crimine in pieno giorno in una zona centrale della città suggerisce che potrebbero essere coinvolti individui estremamente audaci e pericolosi, con una propensione alla violenza senza restrizioni.

Al momento non ci sono segnali concreti di una nuova azione organizzata, ma l’ipotesi non può essere esclusa del tutto. Lo Sperone è noto per essere un territorio controllato strettamente dalle varie piazze di spaccio, e questo potrebbe essere il vero motivo del raid armato, con il debito dell’agenzia scommesse dei Mira come scintilla scatenante. L’operazione antidroga “Nemesi” svolta recentemente nella zona ha permesso di identificare la struttura dell’associazione criminale, con un vertice che gestiva la distribuzione della droga, le strategie di spaccio e il ricavato dell’attività.

Tre anni fa, durante l’operazione “Nemesi”, erano coinvolti tre gruppi criminali distinti, ognuno guidato da una famiglia che gestiva autonomamente la propria area di spaccio. Questo potrebbe suggerire che i vertici delle organizzazioni e i loro metodi non siano stati modificati nel tempo, e che ci sia stata un’espansione delle attività illegali in aree precedentemente non controllate. Questo scenario potrebbe aver portato alla violenza armata.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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