Calabria

Carcere di Catanzaro | Soldi e droga come ricompensa per la guardia infedele

L’operazione che ha portato alla luce un intenso traffico di droga, cellulari e sim card all’interno del carcere “Ugo Caridi” di Catanzaro è stata denominata “Open Gates”. Questo emerge dall’inchiesta condotta dal comando provinciale dei carabinieri e dal Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria, che ha rivelato la complicità di numerosi pubblici ufficiali, tra cui l’ex direttrice della casa circondariale, Angela Paravati, e l’ispettore Simona Poli, entrambe finite in carcere con l’accusa di concorso esterno in associazione per delinquere per aver favorito il sistema illecito.

In totale sono 76 gli indagati, di cui 16 pubblici ufficiali. Maurizio Corasaniti, 54 anni, di Catanzaro, assistente capo del corpo di polizia penitenziaria, è stato arrestato e accusato di essere uno degli organizzatori delle due associazioni criminali attive all’interno del carcere. È stato descritto come una persona dedita all’uso di sostanze stupefacenti e all’utilizzo di molteplici utenze telefoniche per mantenere i contatti con i familiari dei detenuti.

Corasaniti avrebbe avuto il compito fondamentale di introdurre droga, cellulari e sim card all’interno del carcere, consegnandoli ai detenuti in cambio di denaro che veniva versato su carte postepay a lui riconducibili. Nonostante abbia rifiutato di far entrare telefoni cellulari in una occasione, si occupava principalmente del traffico di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno rivelato che Corasaniti aveva ricevuto cellulari e schede telefoniche da Giada Pino e Angelo Pino, provenienti da Soverato, per poi consegnarli al detenuto Riccardo Gaglianese. Gli incontri per lo scambio di merce avvenivano spesso con Giada Pino, mentre il detenuto Abdelilah Fanine svolgeva un ruolo di collegamento tra Corasaniti e gli altri detenuti.

In cambio dei suoi servizi, Corasaniti riceveva denaro e cocaina. In un’occasione, un altro indagato, Stefano Mattarello, gli offre “un regalo di bianca” per accelerare la consegna della merce. In un’altra occasione, Corasaniti chiede come compenso “1500 subito ricarica Postepay domani, più 15 gr di bianca insieme al pacco dei cell”, ribadendo di essere consapevole dei rischi e di voler essere compensato adeguatamente.

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